u-boot 96 (1981)

3 ore e 20 che scorrono via come se fossero 2, già questo basta per capire che ci troviamo davanti a un grande film.
Non solo un film che parla di sottomarini, probabilmente anche il migliore del suo genere, ma uno dei pochi film che mostra la Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista dei tedeschi, senza i classici stereotipi del cinema americano.
La realizzazione e la regia sono impeccabili, dal realismo degli ambienti ai movimenti della m.d.p. che alterna lunghe carrellate all'interno del "tubo" ai primi piani dei volti sempre più consumati. Gli ultimi tre quarti d'ora poi trasmettono un senso di claustrofobia che toglie il fiato.
Dimostrazione, insieme a "La storia infinita", che Petersen avrebbe fatto meglio a rimanere in Germania a girare i suoi film.