30 giorni di buio (2007)

David Slade confeziona uno degli horror più feroci e cupi dello scorso decennio e si riappropria della figura del vampiro brutto, sporco e cattivo come non si vedeva da tempo.

In una cittadina sperduta dell'Alaska ci si prepara al periodo di assenza di luce solare. Un gruppo di vampiri pianifica l'assalto in cerca di sangue fresco con cui sfamarsi. Lo sceriffo Hartnett insieme alla bella Melissa George tenteranno di resistere alla furia brutale degli oscuri esseri immortali, cercando di mettere al sicuro gli abitanti.
L'ambientazione innevata costruisce un'atmosfera magnetica e angosciante in cui scene d'azione si susseguono in un vortice di sangue e fiamme. Bravi i due protagonisti ma il capo dei vampiri Danny Huston è il personaggio che ho preferito, per carisma e cattiveria.

Slade alla regia è impeccabile e regala ottimi momenti come il prologo inquietante con la nave immobile tra i ghiacci, la sequenza dall'alto delle razzie e le aggressioni dei mostri, e tutta la parte finale, che tra scontri e momenti splatter regala anche un bel attimo di poesia durante l'alba tanto attesa. La notte è finita ma i mostri sono ancora in giro.