american gothic (1988)

Più che un horror io l'ho trovato un film grottesco che prende per i fondelli sia il Cinema di genere (vedi l'esempio più famoso di "Non aprite quella porta") sia quella frangia di americani contadini e bigotti che probabilmente ancora prosperano nel midwest e nel profondo sud degli USA...
Più una commedia nera viste le varie volte che la pellicola in questione mi ha fatto ridere, spesso involontariamente, ma con questo non dico sia un brutto film ma sicuramente non un film più di tanto agghiacciante!
I personaggi hanno caratterizzazioni estreme e le interpretazioni sono sopra le righe...certo Fanny è un personaggio così ambiguo e macabro che una certa inquietudine la trasmette (trovarsi una così davanti sicuramente metterebbe alquanto a disagio), molto più banali e comici invece i due fratelli!
Grandi interpretazioni non ne ho viste a parte quelle di Ma e Pa che però si fermano alla prima parte del film per poi scemare anche perché messi leggermente in disparte fino al finale che ho trovato molto scontato e frettoloso con la tipica conclusione da "rape e revenge".
La regia di uno specialista del gotico come John Hough ha una qualità eccellente per buona parte del film...la prima mezzora (con titoli di testa alla "Shining" di ottima fattura) ha delle scenografie/ambientazioni ed una fotografia davvero incredibili e degne di horror d'autore, magari "Venerdì 13" avesse avuto una regia e degli aspetti tecnici di questi livelli (cito "Venerdì 13" perché le location sono simili)!
Anche tutta la fase iniziale in cui i giovani (mica tanto perché avranno avuto più di trenta anni) fanno la conoscenza degli anziani genitori puritani,che vivono come se il tempo si fosse fermato agli anni 20, ha un'ottima atmosfera straniante e da brivido...
Ottime premesse ed ottima regia ma tutto si riduce ad un atipico slasher boschivo visto che la critica sociale non entra troppo in profondità ed i personaggi non sono più di tanto definiti psicologicamente, a parte Cynthia che ha una storia alle spalle che avrà successivi sviluppi, e si riducono ad essere una famiglia di pazzi che all'occasione (ossia quando la loro "serena" convivenza in un finto passato/presente viene messa a rischio) si trasformano in divertiti assassini!
Ancora una volta il dito è puntato contro ai genitori bigotti ed ottusi oltre che iperprotettivi verso i figli, all'estremismo religioso e all'auto-chiusura di certe comunità rurali...ancora una volta la questione verrà risolta in una sfida tra giovani di città e vecchi di campagna, un pò stereotipata la storia direi io per poter dire troppo bene di questo film.
Comunque sia è un prodotto rispettabile, leggermente diverso e sopratutto ben confezionato...

Ennesimo esempio di come il tempo mascheri tutto. Più si va indietro e più l'errore viene perdonato. Qua si sorvola su una sceneggiatura bucherellata che si può permettere assurdità e comportamenti poco plausibili dei personaggi; che si può permettere di dimenticarsi uno di questi per strada per farlo poi trovare morto, ma sorprendentemente in grado di sbattere le palpebre; una sceneggiatura dove il cambiamento psicologico della protagonista è accettato nonostante sia ingiustificato ed inverosimile.
E' un film con musiche degne di una puntata dark di Hazzard, che si regge faticosamente sull'immagine della grottesca famiglia di Pa' e Ma', con figli perennemente bambini.
L'unico individuo a salvarsi sembra essere il regista, in grado di farsi apprezzare, ma non di nascondere i difetti lampanti della citata sceneggiatura.

Uscisse domani un film così, qua avrebbe la media del 2,9.

Discreto film dell'esperto Hough, con 2 mostri sacri come protagonisti.

Debitorio di Non aprite quella porta, il film disturba ed inquieta sino ad un finale comunque tutto sommato non proprio negativo.

Molto buone regia e fotografia, un pò lento il ritmo, ma la breve durata accorre in aiuto.

Poco sangue, poca violenza, poca originalità (solita famigliola isolata, ipercattolica e ritardata, che complica la vita a sfortunati turisti) ma l'insieme della confezione salva tutto.

Il regista ha anche fatto di meglio ma comunque il film vale una visione.

Una media decisamente alta per un filmetto che per anni e anni mi aveva sempre incuriosito particolarmente, grazie anche all'intrigante trailer presente in una mia vecchia VHS (Kickboxer 2). Spinto dai commenti positivi della community del sito, mi sono finalmente deciso a vederlo. Tuttavia l'entusiasmo che provavo in partenza è rimasto campato per aria durante tutta la visione. Un vero peccato, dato che il potenziale per fare un film degno di nota c'era eccome. In alcune scelte la pellicola, nel genere, si eleva a livelli eccelsi: un'atmosfera sinistra e inquietante, dei cattivi bigotti, fanatici e schizzati come non mai (grandioso il quintetto composto da Mà e Pà e dai bambinoni Woody, Fanny e Teddy) ed alcune trovate macabre e geniali degne di un horror che si rispetti (il bambino morto, il giro sull'altalena, il salto della corda, le nuove bambole, o la fine della penultima ragazza).
Purtroppo, queste qualità sono distribuite a tempi molto distanti l'un dall'altro, alternando momenti leggermente tesi ad altri sinceramente noiosi. Ma quello che penalizza di brutto la pellicola, oltre ad una parte centrale che va piuttosto a rilento, è la scelta e credibilità nei comportamenti dei protagonisti, stupidi ed idioti come non mai. Personaggi del genere è cosa ormai risaputa che debbano fare sempre le cose più assurde nelle situazioni meno adatte. Ma ragazzi, qui si toccano vette di imbecillità stratosferiche. Arrivano sull'isola in sei (scontato fin dall'inizio che sono in cinque di troppo). Mollano il più sfigato a sorvegliare l'idrovolante, gli altri partono alla ricerca di aiuto. Trovano la casa, entrano e cominciano a toccare pincionare e mettere tutto a soqquadro fregandosene altamente di chi ci abita. Poi, malgrado si accorgano che l'ospitale famiglia, che comunque li accoglie, è completamente pazza (avete detto Non Aprite Quella Porta?) e che un loro amico, nell'indifferenza generale più totale, muore ammazzato (anche se loro da mongoloidi non lo sanno), continuano a caz.zeggiare tranquillamente per altri due giorni interi prima di avere l'illuminazione e pensare che forse si trovano in pericolo. Intanto dell'altro amico lasciato da solo all'inizio del film non se ne ricordano nemmeno. Tutto va avanti così tra espressioni ebeti (soprattutto la protagonista rincog.lionita al massimo) e dialoghi ridicoli, per poi arrivare al buon finale, sbrigativo ma fortunatamente azzeccato e ben congegnato. Sarà difficile però arrivarci senza sonnecchiare. Forse risulterà più facile spegnere prima... Insomma, un difetto simile nella maggior parte dei casi sarebbe irrisorio, ma qui rende la visione davvero insopportabile. Tanta stupidità è più unica che rara.
Mi dispiace, perchè l'ottima idea aveva tutte le carte in regola per tramutarsi in un buon film. Se ci fosse stato un pizzico d humour in più, e si fosse soffermato più a lungo sulle abitudini ed usanze della famiglia (ripeto, davvero grottesca ed originale, unico motivo per guardare la pellicola) invece che sulle cretinate che avevano da dirsi sti cinque babbei, forse il risultato sarebbe stato migliore. Invece, si arriva a malapena alla sufficienza. Che spreco...

Che sia ben chiao che è un 6 - -

Almeno un 7 se lo merita di diritto! All’inizio sembra un normale film horror per teen-agers (dei ragazzi vogliono passare una vacanza su un’isola per dimenticare per un po’ i problemi, il mezzo di trasporto si guasta e devono cercare un telefono recandosi fatalità in una casa isolata) però si nota da subito una buona regia e una fotografia ben curata. Fin qui come voto era adeguato un 6.5.
Più avanti si conosce la famiglia Mà e Pà: da qui la vicenda si fa più interessante, si nota una “stranezza” da parte della coppia che fa ben intendere di non aver scelto l’ospitalità ideale. Però tutto questo non bastava di certo! Nella storia appaiono anche strani personaggi ultra-cinquantenni che credono di avere ancora una decina d’anni e vivono giocando con le bambole e con le corde da saltare. Gli attori sono discreti e da qui iniziano scene piene di tensione meritevoli. Un bel 7. Ma poi inizia il vero punto di forza del film… ragazzi, ho assistito ad un finale che, almeno dalla mia esperienza cinematografica, non si era mai visto prima!!!

SPOILER
Strabiliante il modo con cui ci fa dedurre come si sia originata la famiglia; lodevole poi come il regista sia stato capace di stupire lo spettatore. Infatti (almeno per me) è capitato ben tre volte di credere che il film finisse in quel preciso momento, e invece continuava con altre genialità prima di arrivare al vero finale! Voto: 8
Insomma qualcosa di veramente originale, un film che appunto mischia due tipi di horror diversi, quello teen-horror americano stile Venerdì 13 e un gotico qualunque, proprio come ci suggerisce il titolo. Un film dove il sangue viene messo in secondo piano, effettivamente non ha molta importanza, poteva essere del tutto assente. Sono la tensione e la vicenda il punto di forza.
Il voto però sarebbe stato più alto se non fosse mancato un elemento importante: l’inquietudine. Constatando che fosse gotico, e quindi dark, mi aspettavo molti più fattori disturbanti e invece sono quasi del tutto assenti, l’inquietudine si riscontra in due scene (spoiler di goat), ma non di più. Diciamo che si avvicina di più al grottesco, ma non troppo. È comunque qualcosa di mai visto prima. Da vedere almeno una volta.