arrival regia di Denis Villeneuve USA 2016
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arrival (2016)

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locandina del film ARRIVAL

Titolo Originale: ARRIVAL

RegiaDenis Villeneuve

InterpretiAmy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma

Durata: h 1.56
NazionalitàUSA 2016
Generefantascienza
Al cinema nel Gennaio 2017

•  Altri film di Denis Villeneuve

Trama del film Arrival

Quando un misterioso oggetto proveniente dallo spazio atterra sul nostro pianeta, per le susseguenti investigazioni viene formata una squadra di élite, capitanata dall'esperta linguista Louise Banks (Amy Adams). Mentre l'umanità vacilla sull'orlo di una Guerra globale, Banks e il suo gruppo affronta una corsa contro il tempo in cerca di risposte – e per trovarle, farà una scelta che metterà a repentaglio la sua vita e, forse, anche quella del resto della razza umana.

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Voto Visitatori:   6,79 / 10 (136 voti)6,79Grafico
Miglior montaggio sonoro (Sylvain Bellemare)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior montaggio sonoro (Sylvain Bellemare)
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Voti e commenti su Arrival, 136 opinioni inserite

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stef123  @  25/01/2017 16:57:05
   6 / 10
Molte idee prese da Contact (1997) di Zemeckis ed alcune dal piu' recente Interestellar (2014) di Nolan. Questo film non offre molto di nuovo. Citando Zemeckis questo film più che un "Ritorno al Futuro" sembra un ritorno al passato.
Il regista è certamente abile nel costruire immagini efficaci, ma la sceneggiatura è piena di buchi, con incongruenze sulle ipotesi di tempo circolare che è un asse portante del film. Vi sono anche inutili ammiccamenti verso il pubblico e parti prolisse.
Resta comunque un film ben confezionato che non lascerà traccia di sé.

TheGame  @  25/01/2017 15:56:08
   6½ / 10
A differenza di Nolan, Villeneuve ci consiglia i guanti per scaldarci le mani e non un frigorifero e il giochino funziona senza tanti patemi, malgrado un eccesso di melò, un'indulgenza di stampo filoamericano e qualche bug concettuale.

the saint  @  25/01/2017 09:45:33
   7 / 10
ho messo un voto troppo basso a quel capolavoro di Prisoners.. (8)

questo un punto in meno lo è per forza!!

manca qualcosa, però si vede il tocco del super regista!

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  24/01/2017 23:36:37
   7 / 10
Villeneuve prende tanto dai vecchi classici e ne costruisce una trama nuova, filosofica, carica di messaggi. E' un film che non ha battaglie ne scontri, ma tanti messaggi e un finale diverso da tutti gli altri film del genere. A volte lento, tanto che la maggior parte del film viene usata per comprendere la lingua aliena, per arrivare ad una fine troppo veloce, in cui si tenta di spiegare anche l'inspiegabile, tanti sono i buchi di sceneggiatura che tuttavia presenta la pellicola.
Buona novità, ma con qualche riserva e non è certo quel capolavoro che tutti stanno additando, rapiti da una filosofia solo per buonisti ed intellettuali di nuova generazione.

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  24/01/2017 21:49:57
   8 / 10
più che un film sulla fantascienza è un film sulla comunicazione, sulla mancanza di sulla difficoltà di relazionarsi con gli altri che in questo caso sono alieni. c'è molta filosofia, anche buddista, in questo film che non è per tutti ma mi ha molto entusiasmato a Venezia. brava la Adams come sempre e il sonoro come protagonista è parte integrante della pellicola. averne di film del genere

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/01/2017 13:43:48
   6½ / 10
Di nuovo, Villeneuve ci mostra quanto sia bravo con le riprese, la fotografia, il suono. Lo fa truccando un film stravisto (Ultimatum alla Terra + qualche altre cose prese qua e là) così da farlo sembrare molto meglio di quel che è. La storia (cambiata, malamente, rispetto al romanzo) non sta in piedi per quanti buchi abbia. Resta solo l'idea della circolarità (ok, ne prendo atto) a discapito del resto. Renner è totalmente inutile. Sta tutto e soltanto sulle spalle della brava Adams. Poi, come già detto, ci si può limitare a godersi il bello show e trarne qualche ispirazione.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  24/01/2017 12:21:37
   6½ / 10
Non male ma nel finale poteva essere spiegato meglio
E' comunque un film da vedere e ben diretto

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4 risposte al commento
Ultima risposta 30/01/2017 12.00.08
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gaesor  @  24/01/2017 09:56:25
   6 / 10
Ho apprezzato il messaggio che il film vuole lasciare.
Il cast é stato all'altezza ma il film poteva essere migliore.

pernice89  @  24/01/2017 09:13:24
   8½ / 10
Davvero sorprendente. Non è facile fare un buon film di fantascienza, al giorno d'oggi, ma questo Arrival ci è riuscito. Non è ben fatto solo dal punto di vista scientifico, ma anche umano, riesce anche a commuovere. Sempre molto brava Amy Adams. Assolutamente consigliato.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  23/01/2017 22:31:55
   7½ / 10
Film abbastanza d'impatto che non ho metabolizzato subito ma che mi è restato in testa, maturando come un buon vino, per tutta la sera. Alla fine devo ammettere che è un ottimo prodotto che merita assoluatmente la visione.

romrom  @  23/01/2017 21:54:23
   8 / 10
Bene, finora il miglior film dell'anno. peccato per alcuni luoghi un po' troppo comuni (filoamericanesimo dilagante) e la figura dello scienziato Jeremy Renner che mi e' sembrato poco convincente.

Scuderia2  @  23/01/2017 21:04:51
   6½ / 10
SPOILER

Una specie aliena di tipo mollusco-cefalopode decide di farci una visita preliminare.
Sembra che tra 3000 anni avranno bisogno degli umani ed è quindi doverosa una presentazione.
Han fatto bene a muoversi per tempo perché adesso come adesso mi sa che siamo un attimino impreparati a dare una mano.
Sui grattacieli di 450 metri che stazionano a pochi metri da terra senza muovere un filo d'erba ci stiamo ancora lavorando,e i nostri rapporti con le seppie si fermano ai piatti di pesce.
Ma avranno sicuramente ragione loro, hanno strumenti avanzati.
Memoria
Tempo
Ordine
Si dice che chi padroneggia bene la lingua inglese faccia i sogni in inglese;chi è in grado di padroneggiare l'eptapodese (il linguaggio alieno) può prevedere gli eventi.
Gli alieni sono qui per fornirci la loro miglior arma:il loro codice di comunicazione.
L'atmosfera è bella tesa, freddissima e rumorosa ma i cerchi alla testa sono dietro l'angolo nebbioso.
Acquisire nel futuro le nozioni necessarie alla creazione del futuro stesso. Tutto in simultanea.
Ok.
Sarebbe una bella capacità. Pericolosa e di grande responsabilità. Che va oltre al lutto personale da facile impatto emotivo.
Compito:dimenticare gran parte del film e memorizzare l'originalità di alcune scene.

Visioni periferiche al nero di seppia.

marcogiannelli  @  23/01/2017 18:30:28
   8 / 10
Dal punto di vista tecnico nulla da dire.
Forse all'inizio la narrazione è troppo veloce per poi favorire la parte clou del film, ma posso capire la scelta del regista.
Se volete distruzione e roba da Independence Day, NO, è il film sbagliato per voi.
Questo è un film di fantascienza maturo e d'autore, un film che parla di intimità, di scelte che si fanno nella vita e di comunicazione.
Un film da vedere.

Jumpy  @  23/01/2017 01:09:54
   7 / 10
Complessivamente merita, ma non mi ha convinto del tutto.
Sostanzialmente è incontri ravvicinati del III tipo approfondito in chiave sentimentale filosofica.
Dal mio punto di vista ha troppe facilonerie per decantarlo come un capolavoro

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dagon  @  22/01/2017 20:29:04
   7½ / 10
Buona prova di Villenue con un film di fantascienza "intellettuale". Mi è spiaciuto non vedere alla fotografia il fido Deakins che è di un alto pianeta (sic!) rispetto a Young.
Non tutto è condotto alla perfezione, alcuni peccati sono veniali

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almeno una scelta è abbastanza gratuita e fuori tempo massimo

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però in tanta monnezza, soprattutto nel genere, questo film è da salutare positivamente.

Elmatty  @  22/01/2017 18:53:42
   9 / 10
Villeneuve ci sa fare con la fantascienza e questo film mi ha dato ottime speranze per Blade Runner 2049...
Arrival è un film che ti colpisce per lo sviluppo della storia più che nello script in senso stretto, quest'ultimo infatti non è niente di così originale ed è stato trattato in altre pellicole in passato.
Però Villeneuve ci regala una visione non scontata con spruzzatine della potenza espressiva visiva di Malick qua è la che regalano intensità al tutto e una costruzione alla Nolan in altri.
Il tutto scorre magnificamente, coinvolge, crea inquietudine, emoziona.
Il climax si mantiene fino alla fine con una serie di colpi di scena forse un po' prevedibili ma messi in maniera appropriata.
Tecnicamente parlando è superlativo nelle inquadrature, nelle ambientazioni, negli effetti speciali.
La regia poi è superlativa, apparentemente semplice ma molto efficace.
Gli attori sono tutti nella parte con una magnifica Amy Adams ed una buona prova di Renner (anche se il suo ruolo appare inutile per quasi tutta la pellicola), Whitaker un po' sacrificato nel senso che qualsiasi altro attore avrebbe recitato altrettanto bene in una parte così convenzionale.
Gli avrei dato anche 10 ma ci sono alcune cose che avrei fatto diversamente per i miei gusti.


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Insomma la fantascienza ritorna prepotentemente con questo Arrival e Villeneuve si dimostra un cineasta molto ma molto talentuoso e, come ho già detto all'inizio, mi fa ben sperare nel seguito di Blade Runner da lui diretto.
Questa pellicola affronta questa tematica come in pochi nella storia ci sono riusciti come Zemeckis per Contact o Spielberg in Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.
Straconsigliato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  21/01/2017 22:32:03
   9½ / 10
«Siete quelli che devono scavare nella volta celeste?» «Sì, siamo noi». Con Arrival, Denis Villeneuve annienta Nolan e Malick e ci consegna un capolavoro di fantascienza sul linguaggio, dove la fantascienza si consuma nel presente, negli esseri umani che siamo, che saremo, che accetteremo di essere.
"Nulla cancella il passato. C'è pentimento, c'è espiazione e c'è perdono. Questo è tutto, ma è abbastanza". La memoria, il tempo, sono gli unici doni che meritiamo da una civiltà fuori dalla nostra atmosfera. È con quelli che attraversiamo i prati, la materia, la malattia, la maternità, la morte, l'amore, i disegni di una bambina che ci ritrae e scegliamo. E capiamo. "Nonostante io conosca il viaggio lo accetto, e ne accolgo ogni momento".

sepho  @  21/01/2017 13:46:35
   7½ / 10
Concept già visto con Incontri ravvicinati del terzo tipo e Contact, ma Villeneuve ci mette tecnica e passione.

Molto interessante il concetto del tempo inteso come linguaggio e non come un'unità di misura. " Se inizi a pensare in una determinata lingua, inizi a riprogrammare la tua mente" ed è proprio quello che fa la protagonista quando inizia a capire gli alieni. La comunicazione è un pilastro su cui basare l'interazione.
Fotografia meravigliosa.

Se avessero scelto un'altra protagonista il film ne avrebbe sicuramente giovato. Siamo ben lontani dalla prova meravigliosa di Jodie Foster in Contact.

TheLegend  @  21/01/2017 04:44:26
   8 / 10
Film che sa comunicare e proprio per questo mi ha affascinato.
Finalmente un film di genere che non è soltanto esplosioni e guerre interstellari ma che si spinge ben oltre.

suboost  @  21/01/2017 01:48:12
   7½ / 10
buon film, tratta la fantascienza più come espediente che come pilastro della sceneggiatura, lento, riflessivo, molto amaro, introduce due temi molto forti;

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L'unica nota stonata a mio avviso, il complotto, poco credibile nelle motivazioni e liquidato con poche scene preparatorie e il finale veramente amarissimo.
consigliato, non il solito film di fantascienza anche se vagamente ne ricorda molti altri...
mi ha dato qlc speranza per blade runner 2

Darkobarzane  @  21/01/2017 01:30:58
   6½ / 10
Poco più della sufficienza per un film noioso pieno di errori concettuali. Infantile

halflife  @  20/01/2017 22:03:57
   8 / 10
Finalmente...un ottimo film. Si fa seguire tranquillametr..intenso...intelligente...idea geniale...bello veramente... mai banale

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/01/2017 19.01.36
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anima79  @  20/01/2017 11:24:43
   10 / 10
Visto prima in Inglese e poi di nuovo in Italiano, spero che il messaggio di questo film venga capito e ascoltato da molti in tutto il mondo.

Macs  @  19/01/2017 22:37:09
   8 / 10
Difficile esprimere a parole quanto sia bello questo film. Proprio perché vive soprattutto di aspetti emotivi, ed eccelle allo stesso tempo nel lato tecnico. Dopo "Prisoners" ed "Enemy", Villenueve si conferma regista di talento raffinatissimo. La storia di per sé non è nulla di nuovo - il racconto del primo incontro tra la razza umana e quella aliena - ma la reinterpretazione che ne è stata data rasenta il geniale. Il ritmo è compassato, l'azione ben poca, perché il film si regge su alcune idee - poche ma eccezionali - e nella loro resa, realistica e convincente, coinvolgente e appassionante. Di film sull'incontro con gli alieni ce ne sono a bizzeffe, ma questo è il primo ad affrontare un aspetto cruciale del contatto: quello della (difficoltà.. quasi impossibilità della) comunicazione. Un film molto "semiotico" in questo senso, con la riflessione sui poteri del linguaggio, fondativi del modo in cui interpretiamo il mondo e perfino viviamo l'esperienza temporale. Accompagnato poi da un comparto tecnico di prim'ordine: gli stupendi piani sequenza nella base USA, la fotografia traslucida, e le interpretazioni della Adams e di Whitaker, due "alieni" di bravura. La colonna sonora, poi, insieme agli effetti sonori, è magnifica - francamente merita l'Oscar - e contribuisce in modo decisivo alla costruzione dell'atmosfera, insieme all'ambientazione nebbiosa, quasi impalpabile e sospesa del sito nel Montana in cui avviene il contatto. Non è un film perfetto, naturalmente: forse un po' affrettato il coinvolgimento iniziale di Louise e Ian alla fondamentale missione (sembra vengano scelti senza troppo "screening"), la parte centrale un po' troppo compassata e ripetitiva, e certi aspetti del finale potevano forse essere gestiti meglio. Ma del resto Villenueve ci ha abituato a opere decisamente "cerebrali" e ricchissime di spunti di riflessione, in questo film anche sul piano metafisico. Un film consigliatissimo. Emozionante. E vietatissimo ai bimbimn*ia.

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4 risposte al commento
Ultima risposta 21/01/2017 16.09.32
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/09/2016 22:34:04
   8 / 10
Non deve trarre in inganno la semplicità dell'incipit di Arrival, l'ennesimo sbarco di alieni, perchè da tale semplicità si snoda un film di fantascienza estremamente maturo ed ambizioso pur nelle sue imperfezioni. Può ricordare, molto alla lontana, Incontri ravvicinati del terzo tipo con una prospettiva diversa. Laddove nel film di Spielberg era la tipica famiglia americana ad intraprendere il viaggio verso l'evento straordinario e mettersi in contatto con gli alieni con l'aiuto degli scienziati, nel film di Villeneuve ci sono gli scienziati e nessuna famiglia. Diversamente dal film di Spielberg dove gli scienziati avevano trovato la loro stele di Rosetta attraverso la famosa sequenza musicale che apriva le porte ad una comunicazione con gli alieni, nel film di Villeneuve la stele di Rosetta deve essere trovata. Ovviamente il tono tra questi due film è diversissimo nel loro approccio. Arrival non è certo un prodotto orientato verso le famiglie.
Il fascino del film è nel trovare una linea di comunicazione con gli alieni, capire perchè sono sbarcati e quali sono le loro reali intenzioni. Questo senso di sottile inquietudine e di indeterminatezza pone la pellicola di Villeneuve di un viaggio verso l'ignoto con il personaggio della Adams a fare da tramite fra due mondi non solo tra quello alieno e quello terrestre, ma anche per trovare una linea di comunicazione fra nazioni e uomini che fra loro non comunicano. Un viaggio affascinante che gradualmente perde la propria linearità e adeguandosi al linguaggio ed alla concezione spazio-tempo degli alieni, a cui a sua volta lo spettatore deve adeguarsi. Passato e futuro si guardano l'uno davanti all'altro in quella circolarità temporale tipica del cinema del regista canadese. Come ripeto, non è un film perfetto che può presentare anche dei buchi, ma forse in questo aspetto che risiede il suo fascino. Non dare tutte le risposte e esporre interrogativi e riflessioni come la fantascienza matura insegna. Vietato ai bimbominkia.

4 risposte al commento
Ultima risposta 21/01/2017 12.25.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  19/09/2016 01:12:53
   7½ / 10
La forza visiva del nuovo film di Villenueve, con qualche punto di contatto con Malick, spiazza e attrae anche davanti certe ingenuita' esistenzialiste e demagogiche (fa ridere pensare agli Americani come dei pacifici mediatori). Il personaggio di Amy Adams, qui bravissima e meno glamour dell'ultimo film di Tom Ford, la sua Louise Banks e' la diretta ascendente di Ripley in "Alien" e Ryan di "Gravity". Come la Weaver e soprattutto la Bullock del film di Cuaron e' chiamata ad affrontare un'esperienza piu' forte della sua stessa vita. I
montaggio del film - almeno nelle didascalie - ricorda un altro grande film di fantascienza, "Interstellar". Combattuto tutto nella volonta' imperialista di capire le forze aliene, alias Gianni e Pinotto della situazione, in questo Universo dove i terrestri sembrano cercare nuovi "clienti" per le Superpotenze, il film e' davvero affascinante, e conferma il talento tecnico e visivo di Villenueve

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2017 11.02.47
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