Un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni '20, una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l'ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un'epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood.
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Un film affascinante e molto ben confezionato, un po' patinato, comunque non privo di sostanza. Alla prima parte si fa preferire per mio gusto personale di gran lunga la seconda, più riflessiva e meno frenetica, con una migliore introspezione dei personaggi, a cui mi era stato impossibile affezionarmi nella prima parte, dove si sussegue una baraonda di effettoni burlesque che dopo un po' stanca. In effetti dopo un'ora di film ero molto tentato di abbandonare, invece sono poi rimasto contento di non aver mollato. Chazelle ha talento e ha il jazz nel sangue, si vede anche dal ritmo che sa imprimere al film. Non è certamente il mio genere di film, ma riconosco la bontà dell'operazione, il gran lavoro e talento che ci sono dietro, e il risultato senz'altro apprezzabile. I miei highlight: la scena del serpente, quella delle infinite prove con la Robbie del primo ciak col sonoro, la scena del "vomito" al pranzo di gala (divertentissima, grande la Robbie), e il toccante monologo della giornalista di gossip a Brad Pitt. Non è un film privo di difetti comunque, ne evidenzio due: 1) la ricostruzione degli anni '20-'30 mi è parsa sotto vari aspetti approssimativa. In particolare, i costumi non propriamente dell'epoca e soprattutto le acconciature dei capelli: la Robbie e non solo ha i capelli mossi evidentemente piastrati e con dei tagli che non mi sembrano anteriori agli anni '80. Ma le hanno mai viste delle foto di come la gente si vestiva e si acconciava negli anni '20 e '30?; 2) molte, troppe esagerazioni ed eccessi messi in scena. Alcune scene sembrano veramente esagerate, sembra di stare in dei baccanali dell'antica Roma con dei depravati totali. Ora, non so se Chazelle si sia basato su ricostruzioni storiche e documentate della Hollywood dell'epoca per queste scene, ma l'immagine che abbiamo degli anni '20 e '30 è molto diversa, sembravano tutti pudichi, umili e contenuti. Poi l'effetto filmico è notevole, ma talvolta pare che il regista pur di stupire e scandalizzare abbia finito per spezzare una corda tirata troppo.