district 9 (2009)

Il film è proprio come dice il voto: così, così, solo se non paghi.
Io ho pagato il biglietto, e quindi non sono molto felice della scelta fatta.
L'idea, in sè, non sarebbe nemmeno male: denunciare con toni ironici i problemi della nostra società (la paura per il diverso, i soprusi dei potenti, il potere dei mass media nel manipolare l'opinione pubblica, ecc ecc).
Il problema, sotto il profilo metodologico, sta nel fatto che tutto è urlato a squarciagola: "Sono un alieno, sono brutto, faccio schifo, ma anche io ho dei sentimenti ed una dignità!".
Quando vidi La notte dei morti viventi, la prima volta, avevo 15 anni, ed ebbi molta, ma molta paura. Punto.
Quando lo rividi, anni dopo, ebbi un po' meno paura, ma capii una cosa: l'uccisione dell'ultimo sopravvissuto (nero) della casa di campagna, non era casuale, ma significava qualcosa.
Ebbene, dei diversi livelli di lettura della storia raccontata, in District 9 non vi è traccia. Tutto è spudoratamente esplicito, tanto di diventare ovvio e scontato, e questo, per un film che mira alla denuncia sociale, è una pecca madornale.
Soprassedendo sul sottotesto, o meglio dovrei dire sopratesto, il film si presenta come un miscuglio imbarazzante di "La mosca", "Brazil" e "Guerre stellari", con una spruzzatina di "Transformers" nel finale.
Imbarazzante perchè gli effetti speciali non sono per niente speciali (e dal buon Peter Jackson ci si poteva certo aspettare di meglio). Imbarazzante perchè l'ironia diventa farsa. Imbarazzante perchè i momenti drammatici sono a dir poco osceni.

SPOILER
Unica nota positiva: il finale aperto che lascia intravedere possibilità catastrofiche per l'umanità, che già solo per aver dato un voto oltre la sufficienza a questo filmaccio, merita lo sterminio!
P.s.: le scene, numerose, girate con la camera a spalla, sono davvero inguardabili, da un lato perchè assolutamente poco funzionali agli avvenimenti narrati, e dall'altro perchè semplicemente scadenti.