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Presentatoci da una finta pubblicità di una finta ditta, "Acuna Boys" (mmmhhh, dove ho gia sentito questo nome?), che vende (così assicura lo slogan) "authentic jex - mex food", veniamo finalmente introdotti in questo nuovo corto/fake trailer, "Don't". "If you... are thinkin'... of goin'... into... this - house... DON'T!" Questo lavoro dell'abilissimo inglese Edgar Wright è molto meno malato del "Thanksgiving" di Roth, ma non per questo meno bello e splatter, anzi! Sembra che qui Wright habbia preso molto sul serio la cosa, girando un horror puro, e senza alcun accenno demenziale. Questo corto omaggia sia gli horror britannici (al'epoca denominati Britishploitation negli USA) che avevano sempre un don't di avvetenza nel titolo ("Don't go in the park... alone", "Don't go in the house", "Don't open that window", "don't go in the woods", "don't be afraid of the dark", "Don't open till Christmas" e cosi via) sia il filone case maledette italiano (quello in cui lavoravano anche Pupi Avati, Lucio Fulci e Umberto Lenzi). Durante la visione del corto, si assite ad una sequela di azioni compiute dagli attori (Jason Isaacs, Matthew Macfadyen, Katie Melua e Georgina Chapman), che incontrano svariati personaggi grotteschi, spettrali e mostruosi, e li fa sprofondare sempre più in un abisso di terrore, morte e follia
molto inquietanti il bambino armato di coltellaccio, la vecchia vestita da sposa che spacca crani a colpi di mannaia, il gioco dell'impiccato ma, soprattutto, la ragazza con le stigmati che secernono pus!
. Si va avanti sempre più in crescendo, fino ad'arrivare ad un twist finale di frenetico delirio, con tutti quei "Dont! Dont! Dont! DONT! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T! DON'T!!!" ripetuti fino alla nausea, tanto che anche tu vorresti urlare
il tizio che si cava gli occhi a mani nude è molto esplicativo
L'aura anni 70 è ben espressa, oltre che alle ottime location della tenebrosa magione gotica, anche dalla solita eccelente fotografia sgranata e "dark", e stavolta anche dal trattamento della pellicola che Wright stesso ha affermato di aver usato lenti antiquate e grafiche molto vecchie. Durante il montaggio, ha graffiato alcuni fotogrammi con balsa e acciaio e ha lasciato la pellicola per un giorno in un parcheggio, sempre sotto sorveglianza, cosicché fosse esposta alle intemperie e si rovinasse. Insomma, un pò come quando si fa invecchiare del buon vino^^ Eccezionali anche inquadrature, montaggio (ma c'era da dubitarne) ed'effetti speciali! Mi auguro tantissimo che Wright decida di farne un film vero è proprio un giorno perchè merita. E ricordate... "If you are thinkin' of seein' this film alone..DON'T!!"
P.S.: Simpaticissimi (e assolutamente da segnalare) anche i camei di Nick Frost (nel ruolo di un'inquietantissimo ciccione ritardato, incatenato in cantina che sevizia e mastica bambolotti di plastica), Simon Pegg (in quello di orrendo psicopatico, posseduto, concoltello e in salopette) e degli immancabili gemelli che compaiono nella famosa "trilogia del cornetto" diretta da Wright XD Per vedere al meglio tutti questi camei, consiglio vivamente la versione estesa del corto e (soprattutto) l'interessantissimo Making of, da non perdere ;)