Il film racconta le vicende incrociate di una ventina di personaggi, accomunati dal traumatico ed imprevedibile riapparire di un ex fidanzato o di un'ex fidanzata nella loro vita.
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Brizzi intreccia storie manco fosse un novello Altman o Inarritu e cita Balke Edwards ma non riesce a farlo in modo sottile e deve rimarcarlo ("oh, se non lo avete capito sto citando la gag dell' ispettore Clouseau, se vi sfuggisse chiamo pure il gatto col nome del domestico cinese")... "battute" prevedibili, noia che fa capolino, ma soprattutto un cast di stampo televisivo che fa a gara di cagneria, gara vinta dalla Brilli, senza rivali. Orlando sembra Marlon Brando confronto al medio livello medio della recitazione in questo film. Solite furbate geografiche con Salemme ficcato a forza senza alcun motivo se non quello di fare da specchietto per le allodole per gli spettatori del sud, secondo la ricetta collaudata da De Laurentiis. Trishtezza assoluta. Ho letto qualcuno scomodare la memoria di Dino Risi... vabbè...