Michael Moore esamina cosa è successo agli Stati Uniti dopo l'11 Settembre. Inoltre descrive i rapporti tra Bush e Bin Laden e come siano diventati nemici mortali.
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Con questo documentario Moore non si dimostra di certo la persona più obiettiva al mondo. Nel complesso esso appare come una vera e propria campagna anti-Bush. Cioò è dimostrato dal fatto che tutti i politici intervistati nel documentario sono democratici, è ovvio che questi criticherann ogni scelta di bush, come in Italia la sinistra critica ogni cosa fatta dalla destra e viceversa, anche se non dovrebbe essere così è questo quello che accade. Al limite del ridicolo poi la scena in cui si fa vedere Baghdad prima dell'attacco degli U.S.A. come una città nella quale tutti vivono felici, tralasciando il fatto che in Iraq ci fosse da 15 anni una dittatura da parte di Saddam a mio avviso al livello di quella che a suo tempo c'era in Germania con Hitler. Da evitare o da vedere tenendo conto che il regista ha ingigantito di molto ogni avvenimento.