gli amanti passeggeri regia di Pedro Almodovar Spagna 2013
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gli amanti passeggeri (2013)

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locandina del film GLI AMANTI PASSEGGERI

Titolo Originale: LOS AMANTES PASAJEROS

RegiaPedro Almodovar

InterpretiPenélope Cruz, Antonio Banderas, Paz Vega, Blanca Suárez, Lola Dueñas, José María Yazpik, Cecilia Roth, Javier Cámara, Hugo Silva, Antonio de la Torre, Miguel Ángel Silvestre, Carlos Areces, Carmen Machi

Durata: h 1.30
NazionalitàSpagna 2013
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2013

•  Altri film di Pedro Almodovar

Trama del film Gli amanti passeggeri

A bordo di un aereo che dalla Spagna porta a Città del Messico, un gruppo molto variegato di persone si ritrova ad affrontare una situazione imprevista di pericolo. Le loro reazioni di fronte alla possibilità degli ultimi minuti di vita sono le più disparate e danno origine a variopinte confessioni che diventano il modo migliore per  scacciare l'idea della morte.

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Voto Visitatori:   5,47 / 10 (39 voti)5,47Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su Gli amanti passeggeri, 39 opinioni inserite

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Paolo70  @  17/04/2016 21:33:08
   6 / 10
L'inizio del film prometteva bene con delle battute comiche. In seguito la trama è diventata ripetitiva alternando scene ironiche e in parte drammatiche a delle scene noiose. Sicuramente non indimenticabile

vale1984  @  06/09/2015 16:41:12
   6 / 10
a tratti divertenti, a tratti banali... originale se non altro.

topsecret  @  08/05/2015 19:37:53
   6½ / 10
Camei insignificanti a parte (Banderas e Cruz) il resto delle performance mi sono sembrate spigliate e convincenti, merito non solo degli interpreti ma anche di dialoghi piccanti e situazioni tanto divertenti quanto grottesche. Tutto sotto la direzione di un Almodovar senza inibizioni che miscela humor e sessualità in maniera gradevole ed accettabile.
Una visione simpatica che non manca d'intrattenere discretamente.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/05/2015 19:25:18
   6 / 10
Originale commedia nello stile Almodovar che, dopo una primissima parte soporifera, migliora a mano a mano. Finale un po' così così che non mi fa andare oltre la sufficienza.

marimito  @  15/11/2014 22:57:32
   6 / 10
Capace di mettere in scena l'assurdo sempre con senso, questa volta Almodóvar orchestra personaggi, destini e dialoghi a cinquemila metri di altezza in una senssualità gioiosa ma spesso banalmente ed eccessivamente spinta che trova l'appagamento nell'amplesso, rimandando la morte o o anche solo l'idea di lei e del suo approssimarsi.
L' ho visto essere capace di molto meglio.

Ciaby  @  03/10/2013 23:02:08
   8 / 10
Dai! La media è scandalosamente bassa!

Film divertentissimo, liberatorio, che ripesca (in veste leggermente più controllata) l'Almodovar anarchico degli esordi, a tratti veramente geniale.
Sceneggiatura al vetriolo, che scade volutamente nella macchietta e nel grottesco: sconcerta prima, convince poi.

Personaggi irresistibili (soprattutto la modella scorbutica ormai sull'orlo della vecchiaia e la sensitiva), diretto, fotografato e recitato alla perfezione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2013 23.17.37
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Carletto  @  23/08/2013 06:56:36
   7 / 10
A me è piaciuto. E' divertente, ben fatto e ben recitato. L'importante è che non annoia. Almodovar, con questa pellicola, ritorna un po' agli inizi.
Riguardo alla "volgarità" e le parolacce non è che in TV, ad ogni ora del giorno e della notte, ce ne siano di meno.... Non sarà un capolavoro, ma "scivola" via senza problemi.

sydd  @  13/05/2013 04:09:46
   7 / 10
Film leggero, ma che si lascia vedere, con alcune trovate davvero carine. Se lo si prende per quello che è, non delude; se vi aspettate il grande capolavoro intriso di significato, lasciate perdere. Non è un Almodovar minore, ma semplicemente diverso rispetto agli ultimi. Molto ben recitato e diretto (e ci mancherebbe). L'aspetto volutamente grottesco del film (che qualcuno confonde con volgarità) è senz'altro l'aspetto migliore del film, e qui si riconosce chiaramente il tocco del regista.

seifier  @  11/04/2013 19:58:23
   6½ / 10
Film che si lascia guardare piacevolmente, non annoia mai e scorre linearmente accompagnato da più di qualche risata. Molto Buona l'interpretazione dei "gaystuart" che fungono da perno centrale per tutta la durata del film. Non manca la surrealità a volte divertente ma forse portata un pò troppo allo stremo nel finale. Deludente la "partecipazione" (circa 2 minuti) di Banderas e la Cruz.

gaffe  @  07/04/2013 22:53:22
   6 / 10
Almodovar torna ai primi film scanzonati e leggeri dei primi anni '80 senza i tanti fronzoli melodrammatici a cui ci ha abituati.

Che succede se in un aereo si rischia la morte da un momento all'altro? bene ci si diverte come si può, droga,sesso,alcol e ironia, sarà un pò banalotto ma è un film volutamente senza troppe pretese, può piacere o no ma tutta sta volgarità io non l'ho vista, forse si conosce poco il regista.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  04/04/2013 23:52:00
   7½ / 10
Stroncato da chi preferisce un Almodovar d'autore a quello più sgangherato degli esordi. L'ironia non è certo di quelle fine, anche volgarotta, ma la simpatia di tutto il cast e più di una trovata rendono godibile, a tratti spassosa, questa folle storia di omosessuali, dominatrici, vergini e amanti.

Per gli amanti del regista spagnolo c'è di che divertirsi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  04/04/2013 21:09:36
   6½ / 10
Un ritorno alle origini di Almodovar, non ho mai amato quel tipo di cinema un pò troppo sopra le righe e per gli stessi motivi non posso entusiasmarmi per questo amarcord cinematografico del passato del regista spagnolo.

Una carnevalata popolata da clichè frociaroli abbastanza a buon mercato che se fosse stato girato da qualsiasi altro regista sarebbe stato preso di mira da tutte le associazione LGBT.
Un pò (molto) greve, un pò frivolo, a tratti noiosetto ma strappa qualche sorriso e ha quello spirito del cinema di Almodovar che nonostante tutto mette allegria.

3 risposte al commento
Ultima risposta 08/04/2013 20.00.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  31/03/2013 12:18:59
   6 / 10
Mi dispiace tantissimo dare un votuccio ad uno dei miei registi preferiti, ma questo film è stato veramente poco convincente. Almodovar è voluto ritornare all'origine, alla commedia eccentrica e variopinta, ma ha peccato di ridondanza, superficialità e banalità. Sono presenti tutti i temi cari al regista ma sono eccessivamente estremizzati e trattati con mediocrità. Io lo preferisco decisamente quanto si cimenta in opere drammatiche e mi auguro che torni a farlo.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  30/03/2013 08:35:45
   6 / 10
Mpo1  @  30/03/2013 01:34:12
   7½ / 10
Almodovar ritorna alle origini, alla commedia irriverente dei suoi film degli anni '80. Più che un ritorno è un'auto-citazione, a cui manca in parte il divertimento di quei film, anche perché il contesto è molto diverso: oggi, al contrario di allora, c'è poco da ridere… Inoltre quello che era trasgressivo 30 anni fa lo è molto meno oggi (forse…). Comunque è un film super-camp e senza freni, un "aereo più pazzo del mondo" in salsa almodovariana, al cui confronto impallidiscono le banali commediole italiane.
La trama è una chiara metafora della attuale situazione economica e sociale spagnola, che poi non è tanto diversa da quella italiana…
Non bello quanto il precedente "La Pelle che abito", ma sempre meglio dei drammi piagnoni che una parte del pubblico sembra ancora preferire.

paride_86  @  28/03/2013 00:49:55
   6 / 10
E' un Almodovar un po' fiacco quello de "Gli amanti passeggeri": sono finiti i tempi delle commedie anni '80, probabilmente perché manca proprio quello spirito all'epoca in cui viviamo.
Restano, dunque, dei bravi attori, ottimi arredi e qualche battuta azzeccata, ma nulla di più.
Per una serata senza pensieri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  25/03/2013 02:01:07
   7 / 10
Si può ridere della (e sulla) disperazione?
Questo ossimoro traduce tutti i pregi e tutti i limiti dell'ultima pellicola di Almodovar.

Pubblicizzato come il ritorno di Almodovar alla commedia degli esordi con tanto di rentrée per tutti i suoi attori-feticcio, in realtà traspare e trasuda di tutto il pessimismo di cui il non più giovane regista spagnolo ci ha fatto parte almeno da "La mala educaciòn" in qua: l'aereo che gira a vuoto sui cieli spagnoli per colpa dell'imperizia di due operai troppo impegnati nelle loro vicende private per occuparsi dei propri doveri pubblici, altro non è che la Spagna di oggi, e i passeggeri che lo popolano altro non sono che gli abbrutiti cittadini iberici divorati da egoismi, ignoranza e corruttele varie (in una intervista Almodovar ha precisato pure che nota precise somiglianze tra la situazione italiana e quella del suo Paese: et pour cause, verrebbe da dire!).

Come sempre, maggiore indulgenza viene riservata ai personaggi femminili e a una coppia gay maschile in vena nientemeno che di convolare a giuste nozze (roba da fantascienza per l'Italia). Ma, a parte questo, non si salva nessuno e la meschinità di ogni personaggio (annegato in una volutamente estremizzata stereotipizzazione) viene solo alleggerita da tic, ossessioni, dialoghi e situazioni surrealissimi, con un tocco "gayo" veramente notevole e divertente. E su tutto l'ancor più surreale finale che è la summa dell'ironia tagliente (e disperata) di Almodovar:


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Il disincanto di Almodovar è attutito solo dalla risoluzione umana e familiare del banchiere in fuga che accetta alla fine il suo destino nelle patrie galere riuscendo a riconciliare la figlia con se stesso e con la madre dopo anni di separazione e rancori. Il tutto con l'intercessione determinante di una prostituta d'alto bordo regina del sadomaso che rinuncia al ricatto come stile di vita per abbandonarsi all'amore verso l'uomo che avrebbe dovuto ucciderla, suprema metafora del prendersi cura dell'altro che negli anni edonistici dei fasti economici abbiamo dimenticato, chi più, chi meno.

Interessante in questo film il discorso sulla verità che Almodovar propone attraverso il personaggio dello stewart che non può mentire a causa di un trauma subìto: non sempre la verità spiattellata in faccia in qualsiasi momento risolve i problemi, sono necessari anche l'intelligente delicatezza della diplomazia unita all'onestà dell'anima, valori che presuppongono una reale conoscenza degli interlocutori, valori perduti in anni di coltivato egoismo.

E ancor più interessante la visione pansessuale che il regista spagnolo ci regala non lesinando in situazioni che virerebbero allo scabroso andante se non fossero controbilanciate da un'ironia divertita, sferzante e veramente liberatoria: non è il sesso a essere scandaloso, ma le cortine di ipocrita moralismo che lo avvolgono. Una volta diradate quelle nebbie, esso diventa gioco e relazione; al punto da favorire l'emergere di sentimenti profondi e di progetti di vita da costruire con la persona amata, indipendentemente dal suo sesso biologico.

Molte situazioni e molti dialoghi risentono della difficoltà di rendere in italiano situazioni e riferimenti tipicamente spagnoli, il che è un peccato. Anche il doppiaggio non mi ha convinto, soprattutto quello di Banderas e di Javier Càmara. Strepitosi i titoli di testa e di coda (un marchio di fabbrica per molto cinema spagnolo, a dire il vero), la colonna sonora e la stupenda coreografia degli stewart gay sulle note dei Bee Gees.

Da vedere senza troppe pretese ricordando che i tempi della liberazione dal franchismo e della crescita economica sono ormai lontani, e che far ridere sulle sabbie mobili di una crisi apparentemente irrisolvibile non è cosa semplice, neanche per un genio come Almodovar. Purtroppo.

aleintothewild  @  24/03/2013 23:21:56
   10 / 10
Bellissimo, divertente, geniale. Attori strepitosi! Nn fidatevi della media bassa, andate a vederlo

7 risposte al commento
Ultima risposta 27/03/2013 22.35.15
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jiko  @  24/03/2013 12:23:04
   8 / 10
Almodovar torna alla commedia e al suo primo cinema, quello degli anni '80, e la sua firma è riconoscibilissima: dialoghi irresistibili, situazioni surreali, personaggi volutamente estremi e bizzarri. Unico difetto del film, se proprio devo trovarne uno, manca un pò di ritmo, praticamente si svolge tutto all'interno dell'aereo. A me è piaciuto, mi sono divertito e ho riso dall'inizio alla fine, peccato solo per Banderas e Penelope Cruz, una rapida apparizione nei primi minuti e poi spariti, avrei voluto vederli a bordo...

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