Dal romanzo omonimo di Whitney Otto. Incerta se accettare una proposta di matrimonio, studentessa passa l'estate in casa della nonna e della prozia che con le loro amiche cuciono la sua trapunta di nozze, ciascuna rimembrando il passato.
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Dalla regista di "Istantanee" un dramma che alterna sorrisi e lacrime, con un cast delle grandi occasioni che riunisce alcuni gloriosi volti femminili del cinema del passato (Bancroft, Simmons, Burstyn, Nelligan) con le nuove leve del cinema contemporaneo (Ryder, Danes, Mathis). Indubbiamente coinvolgente e pieno di malinconica nostalgia, con una inaspettata capacità di scavo della psicologia femminile di ieri e oggi. Ma resta l'impressione che lo straordinario potenziale drammatico delle varie vicende, al centro della tessitura di una bellissima coperta, non sia sfruttato in pieno. Ovviamente splendida la prova recitativa delle attrici e felice il tocco fiabesco finale. Lo sforzo produttivo e la passione però non sono bastate a garantire il successo ad un film che lo avrebbe meritato, e la carriera della sua regista si è praticamente arenata qui.