gorbaciof regia di Stefano Incerti Italia 2010
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gorbaciof (2010)

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locandina del film GORBACIOF

Titolo Originale: GORBACIOF

RegiaStefano Incerti

InterpretiToni Servillo, Mi Yang, Geppy Gleijeses, Nello Mascia, Gaetano Bruno, Hal Yamanouchi, Antonio Buonomo, Agostino Chiummariello, Salvatore Ruocco, Francesco Paglino, Salvatore Striano

Durata: h 1.25
NazionalitàItalia 2010
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2010

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Trama del film Gorbaciof

Marino Pacileo, detto Gorbaciòf a causa di una vistosa voglia sulla fronte, è il contabile del carcere di Poggioreale a Napoli. Pacileo, schivo e silenzioso, ha una sola passione: il gioco d'azzardo. Quando scopre che il padre di Lila, la giovane cinese di cui è innamorato, non può coprire un debito contratto al tavolo da gioco, Pacileo sottrae i soldi dalla cassa del carcere e li dà alla ragazza. Dal quel momento, tra partite sbagliate, riscossione di tangenti e rapine, inizia una spirale discendente dalla quale non riuscirà più ad uscire.

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Voto Visitatori:   6,32 / 10 (41 voti)6,32Grafico
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Voti e commenti su Gorbaciof, 41 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Effeverde  @  11/05/2020 10:01:26
   4½ / 10
Straordinario come suo solito Toni Servillo, ma....a Incè, metticela un'altra citazione (a parte quella clamorosa nel finale, ve ne dico io una altrettanto rilevante che prima di me nessuno aveva riportato: "Lost in translation"). Lo stile è alla fine fine quello di Garrone e di Sorrentino, quindi penso convenga tornare a vedersi "Gomorra" e "Le conseguenze dell'amore", a questo punto.

Trixter  @  26/03/2012 08:02:56
   5½ / 10
Non è che ogni volta che c'è Servillo il film debba per forza di cose essere bello. E questo è il caso. E' vero, il grande Toni da una mano con la propria espressività ed il proprio carisma a far si che la pellicola non naufraghi miseramente, però va riconosciuto che il film di Incerti è decisamente mediocre. Storia senza condimento, ripetitiva, per nulla emozionante. E non basta neppure un convincente Gleijeses e la deliziosa Mi Yang per sollevare le sorti di un film che, di fatto, rappresenta il nulla cosmico. Finale ridicolo.

emanuelesg  @  02/03/2011 16:12:53
   4½ / 10
Film scopiazzato e l'unico tocco di originalità viene dato rendendo gorbaciof un film semi-muto.Ovviamente Servillo salva il film da un voto inferiore al 4, ma purtroppo è un film di basso livello.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  23/02/2011 18:03:04
   3 / 10
Rimango sbigottito per la media alta dei voti...credo che ormai dipenda molto dal carisma del nome Servillo...ogni cosa che tocca diventa oro...
La prima cosa che mi sono chiesto alla fine del film è stata: "ma Servillo, che può permettersi di scegliere, l'ha letta bene la sceneggiatura del film prima di imbarcarsi in un film così?" Anche se parlare di sceneggiatura appare davvero generoso...davvero un brutto film con alcuni passaggi anche imbarazzanti con alcune scene di una lentezza esasperante...e un finale davvero imbarazzante...
Un voto in meno sul giudizio perchè in questo prodotto ci vedo ipocrisia...perchè quando si va a vedere un cinepanettone almeno si sa bene quello che si va a vedere e non ci si aspetta nulla di più...ma qui si è usato il nome di Servillo per creare delle aspettative che non ci saranno mai perchgè il prodotto, a mio avviso ovvio, è un proditto veramente di bassa qualità.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  30/10/2010 10:22:48
   4½ / 10
Sullo sfondo di una Napoli anonima, nel degrado di umanità perse e sbandate si dirama la vita vuota e inutile di Gorbaciof, vuota e inutile come questo film.
In primo luogo qui ci troviamo al cospetto di un film costruito sul personaggio di Servillo sia nella sceneggiatura che nella messa in scena cinematografica.
Incerti sceglie lo stile della camera a mano con primi piani assillanti dei protagonisti e con un Servillo in scena per il 90% del film.
Il continuo seguire, dovrebbe aiutare l'immedesimazione del pubblico, in realtà ( chi vi scrive trova la camera a mano insopportabile per un intero film,)sminuendo il valore dei comprimari, rende il tutto tremendamente freddo e non aiuta affatto l'immedesimazione!
Bisogna saper coniugare lo stile del racconto con il suo livello comunicativo e Incerti non trova la giusta sintesi così come non riesce a sfruttare in pieno le capacità di Servillo volendolo sfruttare troppo.

Un film assolutamente incolore che lascia del tutto insoddisfatti.

zeta  @  27/10/2010 17:28:33
   5½ / 10
Un film molto, per non dire quasi esclusivamente, centrato sulla mimica di Toni Servllo. Lui è straordinario, ma in un film con pochie brevi dialoghi, gli altri attori non reggono. A partire dalla protagonista femminile, delicata bellezza cinese, cui è stata donata un'unica monocorde espressione. Il film si traforma presto in un monologo silenzioso di Servillo, ricordando un po' Le conseguenze dell'amore. Ma Incerti non regge il confronto con la regia di Sorrentino e il risultato è un film che scorre via senza lasciare particolari tracce.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  27/10/2010 12:14:01
   5½ / 10
Quella classica dell'occasione mancata è una delle prime sensazioni che si avvertono al termine di "Gorbaciof". Che ci sia nel metodo nella costruzione della pellicola è fuor di dubbio, ma è fuor di dubbio anche il fatto che ciononostante la pellicola abbia una resa emozionale assai scarsa. La ricercatezza in termini e di fotografia e di regia in molte sequenze, infatti, non poggia su alcuna struttura solida, che sia essa di scenggiatura, piuttosto che di pathos filmico. Il risultato è una pellicola asettica come ogni mero esercizio di stile che si rispetti.

A portare avanti la pellicola è Toni Servillo. E' un attore strepitoso. Si costruisce il personaggio e lo fa suo, dalle espressioni da macchietta che assume a quel modo di parlare veloce e a tratti incomprensibile, dalla gestualità decisa alla camminata impettita e particolarmente ridicola. Senza la sua presenza si farebbe davvero fatica ad arrivare alla fine del film, nonostante la durata dello stesso.

Nota di demerito per il finale, che tra citazioni alquanto goffe ed una evidente inconsistenza, risulta essere davvero debole. Troppo debole anche per il livello già non propriamente entusiasmante della pellicola.

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/11/2010 16.23.13
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  16/10/2010 12:32:54
   5½ / 10
Prevale la sensazione di un esercizio di stile fine a se stesso.
Sono stato molto indeciso nel dare il voto, perché se mi limitassi a come il film è girato, c'è indubbiamente una regia molto buona, che sa - per tutta la durata di un racconto che si prende i suoi tempi - creare attesa e intrigare attraverso le ellissi, i silenzi, i rumori, in una descrizione di Napoli che rimanda anche a Mario Martone, soprattutto quello di "L'amore molesto".
Però verso metà film la vicenda mostra la corda, comincia a girare su se stessa.
Mentre le logiche che presiedono ai traffici di denaro rimangono alquanto misteriose, si attenderebbe una svolta (che non arriva mai) a cambiare ritmo. Il film rimane su un registro meramente descrittivo, ma quel che descrive non basta francamente a creare sostanza.

Lo stile infatti, che Incerti padroneggia sì molto bene, rimanda tanto a Sorrentino (soprattutto per l'uso delle musiche e delle atmosfere) quanto soprattutto a Garrone (molti contesti e personaggi sembrano outtakes di Gomorra). Senza aggiungere nulla di veramente proprio.
Il personaggio di Servillo poi è troppo uguale a quello de Le conseguenze dell'amore, ed è un peccato perché quest'attore straordinario (che istrione, a teatro!) viene confinato a ruoli che non lo valorizzano appieno.

Sul finale che dire? E' un bizzarro incrocio tra una ben nota scena di "Pulp Fiction" e la conclusione di "Carlito's Way" (che diventa all'improvviso, quest'ultimo, il principale referente di "Gorbaciof"), girato in salsa sorrentiniana.
E si resta interdetti, a interrogarsi quali valori suoi specifici abbia questo film citazionista e autocompiaciuto.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/10/2010 17.30.03
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