i duellanti regia di Ridley Scott Gran Bretagna 1977
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i duellanti (1977)

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locandina del film I DUELLANTI

Titolo Originale: THE DUELLIST

RegiaRidley Scott

InterpretiAlbert Finney, Cristina Raines, Harvey Keitel, Keith Carradine

Durata: h 1.40
NazionalitàGran Bretagna 1977
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il duello" di Joseph Conrad
Al cinema nel Novembre 1977

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Trama del film I duellanti

È il duello senza fine tra un tenente ussaro, Armand D'Hubert, e l'ufficiale Gabriel Férraud. Quest'ultimo è un tipo particolarmente collerico e dopo aver sfidato D'Hubert la prima volta per un futilissimo motivo, lo continua a perseguitare con sfide successive. Finita la guerra, che li ha visti impegnati sugli stessi fronti nelle varie campagne napoleoniche in cui si coprono di decorazioni e promozioni (fino a scalare tutti i gradi della gerarchia militare), D'Hubert se ne torna a casa, ma Férraud, non ancora soddisfatto, trova il modo di farsi nuovamente vivo.

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Voto Visitatori:   7,99 / 10 (64 voti)7,99Grafico
Migliore regista straniero
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Voti e commenti su I duellanti, 64 opinioni inserite

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Thorondir  @  12/01/2017 12:53:09
   9 / 10
L'ossessione della sfida, lo sfoggio della forza nell'era napoleonica, il confronto tra due diversi tipi di uomo, l'istintivo Keitel e il più razionale Carradine. L'uno sembra fare il verso allo stesso Napoleone (basta guardare la meravigliosa inquadratura finale) e l'altro il senso di responsabilità e ragionamento che forse nell'ultimo periodo del Bonaparte gli sarebbe servito per fare scelte meno avventate che poi l'avrebbero portato alla disfatta. Un racconto non convenzionale neanche per l'epoca, freddamente asettico, fotografato e girato in maniera magistrale. Per me un capolavoro, il primo dei 3 che Scott girerà fino a Blade Runner.

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Ultima risposta 12/01/2017 13.18.50
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dagon  @  27/03/2015 18:47:54
   7½ / 10
In scala molto minore, può considerarsi il "Barry Lyndon" di Ridley Scott. Esordio di un regista che non ha proseguito la sua carriera sfruttando al massimo le sue indubbie potenzialità, una volta raggiunto il suo apice con "Blade runner", "I duellanti" traspone "il duello" di Conrad con grande eleganza figurativa. In realtà l'aspetto estetico è il vero motivo di interesse ed attrattiva di quest'opera, specie inserendola nell'anno di realizzazione (1977). Approccio pittorico, come fu quello di Kubrick, quindi fotografia ricercatissima e composizioni dell'immagine e della luce studiate minuziosamente, bravi Keitel e Carradine. Ad onor del vero, in alcuni momenti la noia fa capolino, ma rimane comunque un film di indiscutibile fascino visivo.

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Ultima risposta 28/03/2015 11.29.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  18/01/2015 19:23:23
   7 / 10
Ottima idea, regia, recitazione e contesto, eppure il frettoloso sviluppo degli eventi e la mancanza di spessore nel personaggio di Keitel (che in parte elimina la tensione scaturita dal conflitto senza senso tra i due) in qualche modo intaccano la memorabilita' di un comunque ottimo esordio per Ridley Scott (che a livello visivo poteva già permettersi di fare il prepotente).
Chiare le influenze da "Barry Lyndon", ma visto che e' stato realizzato su scala più piccola, "I Duellanti" a maestro Kubrick ha ben poco da invidiare.

Bello, anche se me lo aspettavo più...più.

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Ultima risposta 19/01/2015 17.05.14
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DogDayAfternoon  @  17/01/2015 16:38:23
   7½ / 10
Tratto dal breve quanto bello romanzo di Conrad (per inciso, molto meglio di Cuore di tenebra), l'esordio alla regia di Ridley Scott resta ancora oggi uno dei suoi film migliori.

Sicuramente nel girare I duellanti Scott aveva bene impresso nella mente le immagini di Barry Lyndon, molto simili infatti le ambientazioni, i costumi, la fotografia anche se naturalmente l'opera di Kubrick resta qualcosa di unico e inimitabile.

La storia è abbastanza scarna, un breve racconto di sì e no 80 pagine, ma pur nella sua semplicità è molto funzionale anche ad una trasposizione cinematografica.

Per scrivere e fare un film su un duello servono però due personaggi di spessore, e Feraud e D'Hubert indubbiamente lo sono: interpretati perfettamente da un grandissimo quanto spietato e irascibile Keitel ed un altrettanto bravo Carradine nella parte del personaggio più equilibrato, che nonostante il suo apparente maggior senno quando di mezzo ci va l'onore nemmeno lui sa più trattenersi.

Da appassionato di epoca napoleonica poi non ho potuto che apprezzare l'ambientazione storica, anche se speravo in qualche riferimento in più, mentre in realtà il film si concentra quasi solamente (e giustamente) sui due protagonisti.

A qualcuno può risultare pesante e ripetitivo, un eterno duello lungo una vita, ma nessuno può negare la bellezza oggettiva di questo film.

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Ultima risposta 17/01/2015 18.47.04
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JOKER1926  @  04/07/2014 21:08:37
   6½ / 10
Il primo Ridley Scott viene da lontano, siamo negli anni settanta, la sua prima produzione è di matrice storica. Matrice che ritroveremo spesso e volentieri con questo cineasta.

"I duellanti" è quindi la prima firma su pellicola di un regista molto capace e assolutamente poliedrico, lo stile de "I duellanti" sembrerà essere, comunque, un po' distante da ciò che saranno le altre produzioni, ma ci sono tutte le ragioni del mondo.
Scott con questo debutto non demerita però il prodotto del 1977 sembra essere una specie di ricordo storico della regia, una sorta di souvenir autentico. Oggigiorno assistere a "I duellanti" potrebbe appesantire chi guarda il tutto; ossia i ritmi sono bassissimi e la storia è una vera e propria forzatura, gli episodi si basano su un duello ripetitivo e quasi malato, ma al contempo abbastanza insensato.
Le grandi macchinazioni sono riservate per altre cose; tipo la scenografia e le ambientazioni che richiamano un mondo misterioso e di altri tempi, quasi fra il fiabesco e il gotico. La fotografia invece deve tutto alla sua scarsa nitidezza e alla suo sviluppo quasi artigianale, essendo alle volte quasi seppiata offre allo spettatore un ritratto d'autore. Diventa importante grazie alla sua miseria.
Per il resto è difficile oggi valutare in modo eccelso e sbalorditivo tale prodotto, come detto i tempi dell'azione viaggiano a velocità ridottissime e la costruzione della trama ha del teatro, cioè tutte le sequenze nascono e muoiono in funzione di questi fatidici duelli, ne sono sette. "I duellanti" in fondo avrebbe anche un'altra lettura, vuole essere una metafora e un richiamo, attraverso l'icona di Keitel di Napoleone Bonaparte, cioè l'ostinata ricerca della gloria che finisce in intermezzi e finali amari.

Ma il tempo per Scott, in sostanza, lo porterà a limare tutti i difetti fino a portarlo alla resa dei conti, ovvero alla produzione de "Il gladiatore" summa magistrale del cinema di questi giorni e di sempre.

13 risposte al commento
Ultima risposta 24/10/2014 00.51.54
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/02/2014 16:11:41
   7½ / 10
C'è tutto il meglio e il peggio di Ridley Scott: non un narratore eccezionale, segue la scia di altri visionari esteticamente impeccabili (Tim Burton); allo stesso tempo si è avvinti dalla messa in scena raffinata e visivamente incredibile (se è vero che un autore elitario come Greenaway ha speso parole di elogio per Scott, ci sarà un motivo valido).
Paragonato spesso, non a torto, al Barry Lyndon di Kubrick, ne condivide atmosfere e costumi "naturalistici" ma è molto più feroce e rabbiosa l'opera di Scott rispetto alla satira (di uno dei capolavori) di Kubrick: due personaggi totali come D'Hubert e Fèraud si fanno letteralmente a pezzi nell'arco di sedici anni furenti in cui l'Europa viene smembrata dalle mire napolenoiche (Fèraud/Keitel è la sua rappresentazione).
Sembra non esservi altro se non la cieca ossessione del duello e dell'onore da salvare: allora anche un personaggio praticamente bidimensionale come quello di Féraud, grazie all'abilità indiscussa del mitico Keitel, diventa indimenticabile.
Ma anche Carradine non scherza e, suo malgrado, deve tenergli testa.
Esordio di assoluto valore, insomma.

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Ultima risposta 18/02/2014 18.10.37
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Manticora  @  03/01/2014 09:17:11
   8½ / 10
Il primo film di ridley scott ha il sapore del dramma in costume, ma nasconde molto di più di queloo che vuole mostrare. I duellanti sono due uomini diversi ma contrapposti per la volontà di uno, Ferraud, ub Harvey Keithel al suo primo ruolo da protagonista, che per una sciocchezza vuole sfidare e uccidere D'Hubert, giovane soldato, che paradossalmente grazie a questa diatriba comincerà pian piano a scalare i gradi dell'esercito. Immerso in un atmosfera limpida e crtistallina, ottima la fotografia, il film ci trascina tra ambientazioni affascinanti, a cui Scott ha dedicato grande attenzione, Stanley Kubrik farà lo stesso diversi anni più tardi. Musiche pregevoli, costumi bellissimi, il libro di Conrad, autore che affascina Scott, diventa parabola dell'animo umano che cerca sempre lo scontro, anche quando non c'è nè motivo, e alla fine il tuo nemico sarà il tuo miglior amico. Un film imprescindibile nella filmografia di Ridley Scott.

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Ultima risposta 03/01/2014 10.45.23
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PignaSystem  @  13/07/2011 22:47:19
   7½ / 10
L'inizio folgorante di Scott è una vera perla da vedere e rivedere, ottimo.

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Ultima risposta 23/08/2011 23.25.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  06/11/2010 14:56:51
   8½ / 10
Sullo sfondo fascinoso del decadente periodo napoleonico, si snoda la vicenda di un'ossessione, contornata da un velo sottile di fatalismo e mistero...
Un esordio folgorante.

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Ultima risposta 08/11/2010 20.41.08
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Pico84  @  11/09/2010 12:34:00
   8 / 10
Per essere l'esordio caro ridley te la sei cavata molto bene altro che gladiatore!

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Ultima risposta 11/09/2010 12.43.48
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bulldog  @  16/07/2009 11:02:26
   7 / 10
Quello che preferisco di R.Scott,non eccelso.

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Ultima risposta 31/07/2009 13.29.06
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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  14/11/2007 23:10:23
   7½ / 10
Pellica di ottima fattura di Ridley Scott. Ottima recitazione e stupenda scenografia. Bella anche la sceneggiatura nella sua semplicità. Le note storte sono per la lentezza di alcuni momenti. Un film che non rivedrei.

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Ultima risposta 14/11/2007 23.11.05
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mademoiselanne  @  18/06/2005 15:19:40
   8 / 10
un film davvero fatto bene, sia dal punto di vista della ricostruzione storica, paesaggistica. secondo me, il tenente Feraud dava molto colore alla storia, con la sua testardaggine e la sua lucida fermezza.

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Ultima risposta 18/06/2005 15.24.10
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