1932. L'avvocato Atticus Finch vive tranquillamente a Maycomb, in Alabama, coi suoi figli Scout e Jem. Questi sospendono talvolta i loro giochi per tentare di avvicinarsi a quella che chiamano "la casa degli spettri", dove sanno che è rinchiuso Boo Radley, un malato di mente, che essi non hanno mai visto.
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VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR: Miglior attore protagonista (Gregory Peck), Migliore sceneggiatura non originale, Migliore scenografia
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO: Miglior attore straniero (Gregory Peck)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film promotore di amicizia internazionale, Miglior attore in un film drammatico (Gregory Peck), Miglior colonna sonora (Elmer Bernstein)
Sicuramente un capolavoro. "Il buio oltre la siepe" è un film assolutamente completo che analizza perfettamente più di una tematica. La più interessante concerne la discriminazione razziale, analizzata con grandissima tecnica dal regista che riesce a trasportare perfettamente su pellicola degli aspetti che, a differenza di 45 anni dall'uscita della pellicola, rimangono di un'attualità impressionante. Se qualcuno è dell'opinione che "Il miglio verde" è la migliore pellicola che tratta questo tema, deve assolutamente guardarsi "Il buio oltre la siepe". Oltretutto la vicenda giudiziaria è narrata con un ritmo incalzante e appassiona tantissimo lo spettatore che vive quasi in prima persona le vicende. In tal senso risultano fondamentali le ottime interpretazioni di Gregory Peck (qua in una delle sue prove migliori) e degli ottimi co-primari (mi ha particolarmente colpito l'attrice che interpreta Maudie, che sembra esser uscita fuori da un film neo-realista italiano). Un altro aspetto che il film di Mullagan analizza è la maturazione del giovane Jem, pure lui ottimamente assistito da un bravissimo ragazzino, che incontra i primi problemi della vita da adulto. E infine, il terzo tema che il film tocca (strettamente collegato al primo) è quello della diversità. Oltre ad analizzare quella tra uomini di diverso colore, "Il buio oltre la siepe" analizza anche le sensazioni che una persona prova di fronte allo "sconosciuto" che, in fin dei conto, non corrisponde necessariamente al "malvagio". Insomma, un gran film che deve essere assolutamente visto.