il mago di oz regia di Victor Fleming USA 1939
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il mago di oz (1939)

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locandina del film IL MAGO DI OZ

Titolo Originale: THE WIZARD OF OZ

RegiaVictor Fleming

InterpretiJudy Garland, Jack Haley, Ray Bolger, Bert Lahr, Frank Morgan, Billie Burke

Durata: h 1.41
NazionalitàUSA 1939
Generemusical
Tratto dal libro "Il meraviglioso mago di Oz" di Lyman Frank Baum
Al cinema nel Luglio 1939

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Trama del film Il mago di oz

La prodigiosa avventura della giovane Dorothy che finisce nel mondo di Oz per salvare il suo cane Totò. Nella ricerca del Mago che regna sul paese, la bimba trova la compagnia dello Spaventapasseri, dell'Uomo di latta e del Leone pauroso.

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 •  NEL FANTASTICO MONDO DI OZ, 1985

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Voto Visitatori:   7,97 / 10 (68 voti)7,97Grafico
Miglior colonna sonoraMiglior canzone (Over The rainbow)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Miglior colonna sonora, Miglior canzone (Over The rainbow)
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Voti e commenti su Il mago di oz, 68 opinioni inserite

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hghgg  @  11/12/2016 21:44:50
   7½ / 10
Fresco fresco di nuova visione, per altro necessaria visto il tempo passato dall'ultima volta in cui mi avventurai nelle terre oltre l'arcobaleno. Per qualche anno non mi sono accontentato che di surrogati (il prequel di Raimi e cose anche peggiori...) ma la nuova uscita nelle sale cinematografiche del film originale è stata l'occasione perfetta per recuperarlo e rivederlo, ebbene: ci sono troppe cose che ancora mi piacciono nel film per dare eccessiva importanza alle cose che invece ho trovato persino insopportabili, o per dare peso ai difetti che il film si porta dietro, più che altro a causa della travagliatissima realizzazione e produzione.

Si insomma, cosa peraltro comune a molte grandi produzioni hollywoodiane dell'epoca, la scrittura, la realizzazione e la produzione del film fu a dir poco confusa.

La sceneggiatura passò tra le mani di qualcosa come 15 sceneggiatori diversi prima di trovarne uno che ne riuscisse a darne una versione definitiva accettabile (con alcune differenze dal romanzo e alcuni accorgimenti e idee che avrebbero poi fatto la fortuna del film), i principali registi coinvolti furono almeno tre e in particolar modo ci fu il solito balletto tra Cuckor e Fleming: il primo cominciò a dirigere il film poi se ne andò, dopo aver attuato vari cambiamenti (e sconvolgimenti nel casting) verso l'idea originale, per girare "Via col vento", Fleming gli subentrò per la regia di Oz poi alla fine se ne andò anche lui sempre per sostituire Cuckor ma appunto questa volta per "Via col vento"... Una roba che nemmeno Mazzola e Rivera a Messico '70. Le riprese furono concluse da King Vidor, ma il film è alla fine stato accreditato al solo Fleming.

Le riprese furono travagliate tra incidenti e s***** varie, e gli stessi personaggi subirono alcune sostanziali modifiche a riprese già iniziate: è il caso della Perfida Strega dell'Ovest, inizialmente pensata nel film come una strega affascinante e di grande bellezza, ritratta sul modello, e dove scappi, della Strega di "Biancaneve" vista un paio di anni prima (pre-trasformazione of course).

Fu Cuckor ad optare per il personaggio dell'orrenda befana verde su scopa, e solo a quel punto fu chiamata Margaret Hamilton, mentre la precedente attrice fece ciao ciao con la manina dicendo "No grazie eh, ottocento ore di trucco ve le fate voi" evitando quindi un remake live-action di Grimilde e dando al personaggio una personalità sua, meno male (qualcuno oggi questo concetto l'ha dimenticato, ma pensiamo ad altro va...). Però Gale Sondergaard, l'attrice inizialmente scelta per la Wicked Witch of West, aveva la vista lunga: Margaret Hamilton per colpa del trucco verde in rame sulla faccia e dei petardi per gli effettoni un'altro po' bruciava viva, bravi eh, gente responsabile quella.

Comunque, anche quelli che avevano pensato il personaggio della strega dell'Ovest in modalità "gnocca" ecco, alla fine hanno vinto loro, ci hanno messo anni ma hanno vinto, alla memoria: che Mila Kunis e quell'altra pirla inglese di Cambridge direi che hanno il loro perché. Poi non c'entrano una mazza col personaggio e la resa fa càgare ma oh, per esser gnocca è gnocca, daje primi sceneggiatori de "Il Mago di Oz" in fondo avevate ragione visto ? A me però, nel personaggio, sta 50.000 volte più simpatica la Margaret Hamilton, e poi ci torno sulla resa finale nel film di questo personaggio, per distacco il migliore del film.

Insomma non so come ma alla fine qualcosa di decente lo hanno tirato fuori.

Alla fine le cose che non mi sono piaciute sono poche, anche se importanti: capisco benissimo che sia una fiaba "didattica" per bambini, un viaggio di formazione con morale e con distinzione nettissima tra bene e male, cosa che mi va anche bene in questo ambito, anzi lo preferisco, è una caratteristica chiara di una storia a sfondo fiabesco. Però, almeno per come sono posti nel film, alcuni dialoghi estremamente buonisti e semplicistici ("Solo le streghe cattive non sono belle" cit. la rompicòglioni del Nord, del Sud nel libro) mi hanno infastidito, davvero troppo faciloni e semplicistici anche per il genere e per gli intenti del film, che in alcuni punti e personaggi finisce con il risultare eccessivamente moralista e stucchevole (io Glinda la vorrei strozzare, mamma-mia) passando dal bel sogno rappresentato dal coloratissimo mondo di Oz, storia affascinante e tutt'oggi ricca di fascino (trascinata dal leit-motiv di "Over the Rainbow" ormai meritatamente un vero e proprio traditional), ad un bagno di melassa francamente eccessivo.

Anche lo stesso finale "There's no place like home" moralistico e consolatorio, come conclusione del viaggio formativo di Dorothy, non mi ha fatto impazzire. Dal sogno di terre lontane e libere alla consapevolezza che la vera felicità si trova nient'altro che a casa propria, boh a me ricorda "I Malavoglia" e la storia della tellina, che se si stacca dal proprio scoglio rischia di morire. Non sono molto convinto, personalmente de "Il Mago di Oz" preferisco cento volte la parte del "Somewhere Over the Raibow" del sogno e dell'avventura. Dorothy, 'sti càzzi di casa tua scusa eh, detto con simpatia. Che abiti nel Kansas, ossia la distesa di nulla con mucche e case ogni 25 km.

Talmente forte il sogno di libertà di Dorothy nella terra dei mattoncini gialli che Oz diverrà poi simbolo di infanzia, adolescenza, giovinezza e, nel suo abbandono, crescita e abbandono dei sogni infantili. Tipo quella bellissima canzone di Elton John che è "Goodbye Yellow Brick Road".

Insopportabile poi tutta l'interminabile parte dei canti e dei balletti dei "Mastichini", roba che avrei voluto strapparmi a morsi le orecchie. Oh, io sono sempre quello che vorrebbe morta Biancaneve e i suoi gorgheggi in compagnia dei nani. Ecco, questa interminabile sequenza è tipo "Biancaneve" ma con i nani decuplicati, aiuto. Poi dici che la Strega dell'Ovest sta sempre incàzzata, e ti credo, è l'unica normale in quel paese di scemi, oh. A dir poco salvifico il suo intervento a quel punto del film, ha salvato miriadi di spettatori.

Niente di memorabile nemmeno il resto della parte musical, non c'è nessuna canzone che mi abbia colpito o che mi abbia divertito, niente, anzi.

Fa storia a se, è ovvio, "Over the Rainbow" brano immortale reso meravigliosamente dalla giovane Judy Garland, che il talento di cantante e interprete l'ha passato, eccome, alla sua discendenza. Canzone stupenda, inno al sogno e alla libertà, come detto prima un brano ormai tradizionale, interpretato da chiunque e in qualunque salsa. Un pezzo magnifico che da solo è capace di rendere gradevole, indimenticabile, la visione del film, in un paio di minuti appena.

Ecco, Judy Garland, perfetta. Si, Dorothy ("Over the Rainbow" a parte) è un'insopportabile ragazzina rompipalle, lagnosa e stucchevole eppure è un personaggio iconico tenuto in piedi da un'interpretazione a dir poco memorabile della Garland, nobilitata da quella canzone la certo, ma ottima anche nel resto del film. In altre mani probabilmente avrei voluto strozzare anche lei, tanto il tifo per la Strega dell'Ovest lo faccio comunque ma pazienza.

Il Mago di Oz, il personaggio. Un idolo, per me una figura riuscitissima. Truffatore mentecatto di buon cuore che suo malgrado regna sulla Città di Smeraldo. Come saprà effettivamente aiutare i protagonisti è noto a tutti, in ogni caso è un personaggio che ha del geniale dentro di se, il suo addio in mongolfiera è stupendo. Mito.

Lo spaventapasseri, l'uomo di latta, il leone. Quest'ultimo purtroppo l'ho trovato irritante ed eccessivamente caricaturale (condoglianze all'attore per il devastante trucco che si è dovuto sorbire) ma gli altri due sono gradevoli e divertenti, in un paio di scene l'uomo di latta mi ha fatto davvero sorridere con gusto. Glinda strozziamola e passiamo oltre, la Strega dell'Est vince il premio per la miglior sfìga (una casa ? Che mira!).

E poi c'è lei, la Perfida Strega dell'Ovest di Margaret Hamilton (che era una fan dei libri di Baum e che anni dopo finì in alcune puntate della Famiglia Addams originale). Che è il personaggio che eleva tutto il film, che spazza via i momenti canterini di noia mortale, che appare e rende tutto molto più appassionante, un personaggio classico classico ma di un carisma eccezionale. La Strega Perfida dell'Ovest è pura e irrazionale malvagità, immotivata (si vuole le scarpette della sorella, oghèi, ma insomma...) perché più che altro Dorothy e il toporagno che si porta in braccio lì, Peppino De Filippo, a lei stanno sulle palle, e basta, e li vuole morti, e basta. Si tratta di una storia fiabesca di formazione, bene contro male, nessuna implicazione psicologica nessun background, aspetto che posso accettare solo in questo tipo di film anzi, in questo caso è meglio così. Un personaggio perfetto così come è. Malvagio, crudele, carismatico. E pure con una bella figura di mèrda finale, ma sorvoliamo dai sul gavettone.

"Chi avrebbe mai detto che la bontà di una bambina avrebbe sconfitto la mia stupenda malvagità ?" Eh si, era proprio stupenda. Grazie Margareth, per questo iconico personaggio color verde bile, per i papaveri, per le minacce scritte nel cielo, per le mitiche scimmie volanti ("Volate, miei tesori, volaaate" https://youtu.be/DT6t-5Q1GHw)

Ma cos'è, in realtà, la Perfida Strega dell'Ovest ? Pura malvagità, ho detto, ed è così: lei è la classica vecchia acida bàstarda rompicòglioni che ti buca il pallone se giochi alle quattro di pomeriggio e non gli fai fare il pisolino, infatti appare sempre incàzzata mentre stanno cantando. E visto che i personaggi di Oz sono basati sulla vita reale di Dorothy vista nei primi minuti del film, la Hamilton appare all'inizio proprio nei panni della vecchia acida rompipalle che ti buca il pallone ecc. Nel caso specifico, vuole sopprimere il toporagn ehm il cane perché abbaia sempre quando il regolamento di condominio lo vieta chiaramente. Questi ragazzini non hanno mai rispetto oh.

Scherzi a parte, è un grande personaggio davvero, puro nella sua strònzaggine, la nemesi perfetta.

Probabilmente però la cosa più bella de "Il Mago di Oz" è lo straordinario uso del colore (che Technicolor ragazzi!) una volta arrivati ad Oz. Siamo nel 1939 e il risultato in questo caso è tutt'oggi impressionante, esaltato da un ottimo lavoro di fotografia ed effetti speciali, colori vividi, brillanti, stupendi, gioia per gli occhi alla Città di Smeraldo. Nel 1939! Roba da paura, eccezionale.

Niente, un capolavoro impressionante da questo punto di vista. Un bel film da altri punti di vista, un po' una scemenza da altri ancora.

Resta comunque un grande classico che andrebbe visto, ad ogni età, almeno una volta nella vita. Per ascoltare Judy Garland cantare "Over the Rainbow" per la prima volta, per ammirare il Technicolor del regno di Oz e, certo, per la Strega Perfida dell'Ovest. L'unica e sola, l'originale. E per perdersi per un po' Oltre l'arcobaleno.

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Ultima risposta 22/12/2016 12.07.54
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