il mandolino del capitano corelli (2001)

Altro filmaccio che in tv passa con una discreta regolarità.
Discreto cast, Cage come al solito inespressivo e rigido, regia abbastanza pessima e fotografia da giornaletto di moda stile Vogue.
Storicamente non c'è niente ed è pieno di stereotipi fastidiosi.

Per quanto riguarda la ricostruzione storica parlare di superficialità e pressappochismo è il minimo che si possa fare.
Un film brutto con una trama a tratti irritante e piuttosto offensiva nel ritratto degli italiani.
Fuori parte Cage, bravo Bale.
Bella la fotografia ma non basta a salvare il film.

Insignificante. Peggio dell'odio c'è solo l'indifferenza.

Quanto di più ridicolo l'America sia in grado di proporre. Al di là di ogni umana decenza la caratterizzazione degli 'italioti' in guerra. Un tediosissimo fastidio in confezione super lusso. Pietoso.

Poteva essere un buon film, la storia ci sarebbe. È troppo pieno di luoghi comuni sugli italiani. Non mi ha trasmesso un emozione come può un film del genere drammatico. Gli attori si sono comportati anche bene, ma proprio la linea del racconto non è molto accattivante.

Il Mandolino del Capitano Corelli ... è, prima di tutto un'offesa per l'immagine degli italiani (troppo caricaturata e accentuata più volte) e poi personalmente un film che non mi ha lasciato quasi nulla.
Parallelamente alla vicenda storica, il film parla dell'amore che nasce tra una greca contadina figlia del medico ed il ragazzo italiano nonchè il capitano Corelli in missione sull'isola di Cefalonia ... per non dimenticare quel suo mandolino. Con tutta la stima per Cage ma il ruolo non faceva per lui, calato in parte Bale, bravi invece Penelope Cruz e John Hurt. La regia come già ripeto : Madden ha sbagliato mestiere ed ha avuto solo xxxx, ovvero fortuna, con Shakespeare fin adesso.
La prima parte è ancora salvabile (l'incipit e lo svolgimento), ma la seconda con la guerra che arriva sull'isola se perde nel raccontare tante vicende e dettagli senza mai finirli ed il solito finale, poco originale.
Il film che si ricorda solo per il cast che ha coinvolto e non per il suo contenuto vero e proprio, almeno a me ha fatto questa impressione.

Durante la seconda guerra mondiale un'isoletta greca è invasa da italiani bonaccioni e sfacciati. Ed ecco che il più sfacciato di tutti conoscerà un'abitante dell'isola per prendersi cura a vicenda, soprattutto sotto il punto di vista dei sentimenti.
Peccato però che sia tutto un po' troppo melenso e la caratterizzazione dei nostri compaesani sia macchiettistica e poco curata.

Da segnalare un Bale alle prime armi ma che già giocava a fare il supereroe.

Beh, insomma... c'è (o vorrebbe avere) un po' di tutto. Di per sé il film si guarda, tutto sommato non annoia, prima ridicolizza le buffonesche guarnigioni militari italiane (e sostanzialmente tutto il popolo medesimo) poi le riabilita restituendo loro (e restituendoci) quel pizzico di romantico buonsenso. Al di là di questo, è una storia d'amore e di guerra, in cui l'amore è sempre il solito e la guerra purtroppo anche. Ammiccamenti buonisti, melense tentazioni e qualche colpevole superficialità storica condiscono il piatto e gli danno un sapore un po' standardizzato... ma in fondo il plot utilizzato non fa del male, è abbastanza innocuo, e consente sia a Cage che alla Cruz di sciorinare una buona interpretazione. Ribadisco: film guardabile per una serata tranquilla e senza pretese, sorseggiando del rosolio d'annata.

Il regista John Madden in 130 minuti di film riesce nell'incredibile impresa di non raccontare nulla. Questa storia di amore e guerra non mi ha coinvolto per niente e nonostante la presenza di due bravi protagonisti, il film scivola via lentamente in maniera confusionaria e senza trasporto. Trama francamente scialba, interessata di più a soffermarsi sullo stereotipo che sulla drammaticità degli eventi.
Film che posso tranquillamente dimenticare.

Mah non mi ha convinto,sembra che invece di essere in guerra erano in vacanza,poi all'improvviso scoppia la battaglia e gli italiani vengono uccisi in 2 minuti

SPOILER

Inguardabile pastrocchio, in cui 4 buffoni mascherati da soldati giocano col mandolino e con le canzoncine, senza accorgersi che, teoricamente, dovrebbe infuriare una bazzecola come la seconda guerra mondiale. Il bello è che questo polpettone sentimental vacanziero viene spacciato come spaccato storico, mentre di storico ha solo l'imbarazzante figura di mer.da che tocca agli italiani pizza, mandolino, pummarola, ue' ue'.

non accetto la scelta mischiare una banale storiella d'amore con un fatto tragico come quello dell'eccidio di cefalonia.
Lo stereotipo dell'italiano indolente che suona il mandolino ha veramente stufato.
Quando ho visto questa porcata sono uscito letteralmente di senno.

anche se la storia nel complesso e' carina, la regia di questo film e' da rivedere. non e' che mi aspettavo Spielberg, a parte un po' di buona fotografia, ma secondo me c'e' poco di italiano nei personaggi e soprattutto Cage non era l'attore ideale per una parte del genere.
inoltre l'odio per la guerra degli italiani, e la conseguente scarsa propensione ad essa, viene oltremodo accentuato e alla fine lo spettatore quasi potrebbe scambiarlo per inettitudine e incapacita'.
tuttavia non credo che questo fosse l'intento del regista che ha peccato solo nel calcare un po' troppo la mano, anche se e' vero, sulla figura dell'italiano umano, altruista e poetico.
alla fine un film guardabile.

Il film oltre ad essere di una noia totale è un insulto al nostro popolo, a noi italiani, che vergogna!! Tutti giudicano l'italiano un redicolo

non si puo certo dare dieci a questo film...solo alla fine si vede un po d'azione ma è assurdo come tutto finisca troppo bene,basta guardare la scena dove il capitano è l'unico degli italiani a salvarsi dalla fucilazione...

Agghiacciante. Uno scempio totale, su tutti i fronti. Film di profondo pressapochismo storico, nonché squallidamente revisionista e moralmente offensivo e denigratorio per gli italiani. Primo: l’infamia contenuta già nel titolo stesso, più che eloquente dello stereotipo da mentecatti degli italiani “spaghetti pizza mandolino”. La Divisione Acqui presentata come una manica di c.o.g.l.i.o.n.i vacanzieri stile yuppies anni ’90 in un Club Med dell’Egeo. Più che italiani, italioti da barzelletta, che invece di fare la guerra suonano il mandolino, cantano e fanno l’amore. Secondo: la Storia dov’è? A Cefalonia c’era, dal 1940, un’occupazione. Dell’aggressione italiana alla Grecia, anche se fallimentare - come tutta la guerra fascista - ma pur sempre un’occupazione (con tutte le conseguenze che essa comporta), coadiuvata dall’appoggio tedesco, non se ne vede traccia se non attraverso un’imbarazzante gag da avanspettacolo – dei peggiori –, come l’arrivo folkoristico delle truppe italiche (munite di mandolino al posto dei fucili) al municipio del paesino. L’unica occupazione che sembra vedersi in questa mascherata è quella delle lenzuola delle gnocche indigene da parte dei cantanti nostrani. Anche della Resistenza greca si vedono poche tracce, e quelle poche non sembrano essere particolarmente gloriose. La tragedia della Divisione Acqui appare piuttosto come lo sterminio di quattro imbecilli che fino a quel momento avevano rallegrato la monotonia di un’isoletta sonnacchiosa e insignificante, che uno spettatore più cinico potrebbe pure pensare che i tedeschi abbiano fatto bene a farli fuori. Chiunque abbia dato un’occhiata più attenta a un libro di storia proverebbe rabbia e ribrezzo verso quest’infamia di film.
Recitazione ovina.

schifo

basta con questi stereotipi sugli italiani pizza mafia e mandolino!!!

Credevo peggio, ma la "solita" visione americana degli italiani (spaghetti, canzoni e mandolino) infastidisce oltre modo.