I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile.
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Film di grandissimo ed innegabile fascino visivo che, purtroppo, non è sostenuto da una sceneggiatura allo stesso livello. La fotografia del grande Suschitzky è assolutamente meravigliosa, così come le location italiane (molti avrebbero realizzato tutto nella solita merdòsissima computer grafica). Garrone è anche bravo a non cedere a compromessi e a rendere il tono fiabesco anche nei suoi aspetti più orrorifici e macabri. Peccato che la sceneggiatura lasci non poche perplessità e, alla fine, un po' di noia affiori. Nel complesso però, preferisco questo tentativo di Garrone, che comunque osa, alla narcisistica pseudoautorialità da esportazione di Sorrentino.