in viaggio con la zia (1972)

Nonostante le mie buone intenzioni ho trovato che sappia troppo di vecchio per riuscire a colpirmi a dovere.
Maggie Smith diventa gigante (le sue battute all'inglese funzionano quasi tutte) in questo film ed è da sola motivo di visione, tuttavia non posso esprimermi troppo positivamente perché come commedia è abbastanza soft e non si ride poi molto oltre alla storia non proprio irresistibile.
Comunque è ben realizzato e se vi piace il genere "commedia vecchi tempi" non rimarrete delusi ma c'è di meglio.

Commedia in pieno stile Cukor, sia per l'eleganza visiva e della messa in scena in generale, sia per la capacità di descrivere l'universo femminile. E infatti il delizioso personaggio protagonista (e la conseguente prova della Smith) monopolizza il racconto facendo del film un piccolo gioiello di delicato anticonformismo (basti guardare con chi convive l'arzilla zietta...).

Bravissima Maggie Smith nell'interpretare un personaggio tanto originale. Molto assurda però la storia, e anche parecchio prevedibile. Gli anni '70 si vedono terribilmente e verso la fine il film si arena un po'. Comunque un film divertente.

Rivisitazione del romanzo omonimo di Graham Greene da parte del regista George Cukor con mano abilissima e cura particolare. Una delle relazioni più particolari e spassose tra zia e nipote: ottimamente costruita anche grazie ad una delle prove meglio riuscite di Maggie Smith.
Da riscoprire.

Film simpatico.

Commedia tratta da un libro di Graham Greene: autore che seduce registi e sceneggiatori, ma le cui opere sono secondo me difficilmente traducibili in film. O meglio si può facilmente ricalcare la trama, ma non si riesce mai a rendere appieno il particolare e profondo senso morale di cui, dietro l'apparente leggerezza, ed il gusto del paradosso, grazie al quale G. Greene non è uno dei tenti scrittori di genere, ma uno dei geni più grandi della letteratura del '900.
Questo film non fa eccezione: è una commedia più che gradevole, ovviamente con una Maggie Smith straordinaria, ma niente di più.

Meraviglioso, forse l'interpretazione piu' famosa (e mi stupisce che nessuno l'abbia mai visto) della grandissima Maggie Smith, in un personaggio variopinto ed eccentrico (Augusta) che sembra uscito da un fumetto o da un romanzo rosa... una delle commedie piu' glamour di sempre, ricchissima di colpi di scena e tanto tanto divertimento... ed erano anni che Cukor non graffiava con tanta maestria, facendo uno sfotto' amabile di certi stereotipi borghesi britannici... da non perdere assolutamente: un film che sta a metà strada tra il miglior Blake Edwards e Noel Coward