Ludovico Massa detto Lulu, metalmeccanico rozzo e crumiro, è il perfetto archetipo del lavoratore senza coscienza di classe. Abile sul lavoro, si ammazza di fatica solo per riempire la casa di inutili aggeggi consumistici. Il suo comportamento gli aliena le simpatie dei compagni...
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la vita infernale alla catena di montaggio è resa splendidamente, Volontè è un grandissimo e le musiche sono avanti trent'anni. però per me questo film è troppo "carico", nel senso che in alcune parti sembra quasi parodistico su alcune forzature (prima fra tutte la situazione familiare di Lulù) che a mio avviso macchiano un po' il contesto rendendolo meno credibile. anche la presa di coscienza del lavoratore solo dopo la perdita del dito non mi è piaciuta, specie perchè come detto prima, al di là dell'inutilità di ciò a cui Lulù arriva col suo lavoro a testa bassa, comunque si rende conto ben prima che qualcosa di grosso che non va c'è.
Film che rappresenta la vita degl'operai metalmeccanici nell'Italia degl'anni '70 tra scioperi, cortei, massimizzazione della produttività. Al protagonista succede di tutto, dall'essere il miglior produttore della fabbrica, a non poter svolgere più il proprio lavoro perchè mozzato di un dito. Fino a quando riassunto in catena di montaggio racconta il suo sogno.. Sugli scudi Volontè.
Petri entra in fabbrica fotografando a suo modo la condizione operaia e mettendone a fuoco tutti gli aspetti. Un grandissimo Volontè in un film discreto,ironico ma con parecchie forzature.
Non è un capolavoro. Sull'ingranaggio operaio preferisco 10000 volte visionare in silenzio la pellicola di L.Malle 'Humain Trop Humain',dove non vi è narrazione.
entri in fabbrica che è buio la mattina ed esci che è buio la sera. togli le ore per dormire e togli il tempo dei pasti. cosa rimane? è vita questa? Per fare cosa poi? produrre oggetti apparentemente inutili, di cui non si conosce nemmeno l'utilità, sempre più velocemente, per ingrassare le tasche dei padroni. In una vita così tutto diventa meccanico, l'uomo alienato diventa una macchina, e l'amore una fastidiosa distrazione o una fonte di frustrazione. da far vedere e rivedere nelle scuole. L'impegno sociale e filosofico si mescola a dialoghi / attori (volontè santo subito) / colonna sonora superbi. cinema che rasenta la perfezione
ora l'ho commento pure io...anche se ho paura perchè ho troppe cose da dire e non so come fare.forse i temi trattati sono troppi,ma tutti,ma proprio tutti trattati esaurientemente.la lotta di classe,in questo film,non è come al solito una lotta tra padroni e schiavi,ma una lotta anche intellettuale,dove ci sono squadre di studenti intellettuali che lottano da una parte,operai rivoluzionari da un'altra parte,operai modrati ancora da un'altra parte e i padroni ovviamente lontanissimi.la bellezza di questo film è questo.cioè non più solo due classi,ma ,come avviene nella realtà,moltissimi pensieri discordi ci sono,tantissime divergenze.anche se una classe,quella operaia,vuole un unico scopo,il mezzo con cui arrivare varia da persona a persona.quando poi il protagonista prende coscienza di classe,non solo manda a quel pase i compagni moderati,ma anche i suoi compagni di pensiero(intellettualoidi e anche un pò perditempo).bhè già è il massimo m il film continua... ad un certo punto lulù ,protagonista del film,va a letto con una donna(cioè va in macchina con una donna),dopo aver fatto l'"amore" la donna si chiede "ma è davvero questo l'amore?io sento solo male"e continua"sembriamo animali così".anche questo è un ottimo spunto riflessivo,anche perchè oggi è molto attuale. lulù infine fa uno strano sogno,e lo racconta sul lavoro ,dove tra assordanti rumori c'è completa assenza di comunicabilità.urlando ci riesce.sogna che tutti gli operai che lavoravano con lui rompevano un muro,e dopo questo grande sforzo,si trovavano aldilà di questo muro.ma al dilà di questo muro,non c'era il paradiso,ma solo nebbia.non c'era niente di meglio,ma solo freddo.bhè così è anche la rivoluzine.rompiamo i vecchi ingranaggi,per farcene dare di nuovi,dal nuovo padrone......questo è un brutto mondo