la mafia uccide solo d'estate (2013)

Bello per davvero; un inedito tentativo di raccontare qualcosa di drammatico della storia italiana con gli occhi imberbi di un bambino, con la sua semplicità ed il suo registro. Un film che ti fa sorridere, ma anche piangere e riflettere e ricordare, tutto quanto il grande schermo ha il compito di fare. E poi anche Pif nella duplice veste di regista ed interprete direi essere una ottima trovata.

Buon esordio davvero di pif alla regia, ne risulta un film che mescola abilmente i registri facendo sorridere e riflettere allo stesso tempo.

Film apparentemente leggero, dallo stile scoppiettante e con momenti di ilarità e gradevole comicità. Molto bello il parallelo tra la vita del giovane Pif ed i tragici avvenimenti palermitani che hanno caratterizzato la crescita del protagonista. Un plauso ai giovanissimi attori, molto bravi. Bravo Pif, meglio dietro la macchina da presa che davanti. Nel complesso, un film che merita la visione. Un buon momento da vivere con leggerezza, ma che fa pensare...

Decisamente un buon film, anche se è un po' in alcuni punti la versione lunga di una puntata de "il testimone" . Un ripasso di storia utilissimo, che fa ben capire qual era la situazione in Sicilia per chi tentava di combattere la mafia.
Bravissimo il ragazzino che interpreta Pif da bambino.

Se La vita e bella è stato un esempio di come con leggerezza si possa far conoscere la tragedia delle deportazioni nella II Guerra Mondiale, questo è un altro esempio di come, sempre attraverso l'ingenuità della fanciullezza si possa parlare del mostro mafia. Un raro esempio di cinema in equilibrio tra storia e "sorridente" leggerezza. Per chi ha senso civico e sente il "peso" della storia, un mirabile tributo a tutti quei "Santi Laici" visti nella vita di tutti i giorni. Deve essere visto!

Temevo mi deludesse, ma così non è stato. Ovvio che non è un film convenzionale, ma il risultato è eccellente.

SPOILER

L'intreccio di una storia d'amore più che decennale che si mescolano a più abominevoli intrecci della nostra, ed in parte irrisolta a livello giudiziario, storia italiana. Pif prende la strada della commedia tragica in un contesto dove la mafia è come un elemento naturale al pari di terra, aria, fuoco e acqua, dove la legge del quieto vivere e del non vedere, sentire e parlare (leggasi omertà) viene inculcata fin da piccoli. Si vive quindi in una realtà distorta dove il protagonista attraversa la sua storia personale con quella di tanti servitori dello Stato assassinati, usando un espediente quasi alla Forrest Gump e dove non mancano momenti esilaranti come l'intervista a Dalla Chiesa o gli spot elettorali di LIma.
Ma è anche un film cui traspira tanta amarezza per come tale distorsioni producono falsi eroi (l'adorazione per Andreotti) per lasciare lapidi commemorative. Personalmente mi è piaciuto e trattandosi di un'opera d'esordio il risultato è eccellente.

film piacevole che tratta un argomento tragico con la leggerezza di un poeta bambino.E sorprendentemente ( per chi non conosce Pif e il suo curriculum) anche girato egregiamente

Film molto bello nel suo genere, coniuga bene momenti tragici a vicende divertenti. bravissimi gli attori bambini.

Bravo pif, il film risulta davvero carino! Ottimo il bilanciamento tra la storia d amore e il dramma siciliano

Al di sopra delle aspettative.
Grande Pif, mi hai sorpreso, un'ottima prima prova.
Bell'affresco con una bella storia, la storia di Arturo, ragazzino che cresce nella Palermo della mafia che, irrimediabilmente, in una maniera o nell'altra, entra sempre nella sua vita; vita che a dedicato alla bella Flora, co-protagonista della loro dolce storia.
Bello e convincente, da vedere.

Grande Pif, film veramente bello, racconti fatti tragici della storia italiana con molta semplicità, ci diverti ma ci fai anche riflettere.
Pif continua così.

Una piacevole sorpresa questa pellicola, che dimostra come il cinema italiano,quando vuole, ha le capacità per produrre buoni film. Tema della mafia trattato in maniera originale senza mai cadere nella banalità.

Credo che l'arduo tentativo di Pif di raccontare un tragico e sanguinoso ventennio della sua terra con una leggerezza e un'innocenza infantile venata di un'ironia piuttosto amara, sia perfettamente riuscito.
Emergono pienamente tutte le contraddizioni e le brutture di quel periodo, la paura mascherata da indifferenza della gente comune, l'omertà generale, il risveglio delle coscienze messe di fronte ad una realtà così ingiusta, mostruosa e aberrante da non potersi più "girare dall'altra parte".
Qualche pecca di Pif nella sua prima prova attoriale che tuttavia, per la sua genuinità, non rovina l'emozione, la commozione e l'indignazione che questo racconto suscita nello spettatore.

Bellissimo e riuscitissimo tentativo di far ridere e fare riflettere a un tempo. I complimenti a Pif che malgrado l'assoluta o quasi mancanza di presenza scenica sforna un piccolo gioiellino. La storia di un ragazzino che suo malgrado si ritrova ad incrociare piccole storie della sua vita con grandi tragedie della nostra terra martoriata. Anzi con questo limite ci gioca, specie nel finale con un taglio documentaristico in stile Iena. Un film da far vedere nelle scuole per risvegliare una coscienza sociale sopita da decenni.

storia semplice ma con interessanti sviluppi,davvero una buona opera prima,bravo pif,una bella sorpresa!!!

Raccontare con l'innocenza di un bambino fatti che non hanno veramente niente da spartire con questa parola. A mio parere è un piccolo gioiellino. Ha il potere di far sorridere e far ricordare insieme, il tutto senza senza retorica. E con il dolcissimo finale ha anche il potere di far commuovere.

film che aquista valore perche parla di fatti spesso dimenticati.
ce molto stile pif che puo piacere e non ed una trama che rasenta la sufficenza.
bello che ci siano bambini attori, cosa assai rara.

Bo penso che la prte inziale dei bambini sia troppo lenta e macchinosa.
Il film si riprende verso la fine.
Buon esordio di PIF come regista.

Partito da casa con perplessità nel vedere un film del neo-regista Pif (che comunque è sempre stato piacevole ne "Le Iene", ma già dai trailer qualcosa di positivo trasudava: impressione che è divenuta realtà con la visione del film. Grande è stata l'esaltazione umorale di chi ha vissuto quel perido, grande è stato il ricordo di chi ha tentato di proteggerci (e di chi ha fatto finta di niente).

Non posso perdonare l'errore intorno al 15° minuto del film, altrimenti avrei dato un 8.

FOTOGRAFIA DEI MOMENTI BUI

Caro Pif (?), i miei sinceri complimenti... il tuo film è pieno di sbavature ed errori formali (iniziare e finire una storia come una puntata del Testimone è un azzardo poco felice), la storiella dell'amore eterno sembra confezionata apposta per spiegare agli italiani più gretti che abbiamo vissuto qualcosa di serio, ma del resto hai capito benissimo che l'unico espediente per farti capire è usare un metodo à la Fabio Volo, altrimenti chi mai la impara la storia lugubre della nostra marcia Repubblica? Un po' di Salvatores misto a Forrest Gump ci sta, anche perché alla fine il fine da commedia didattica diciamo è stato raggiunto in pieno. Qualche momento meno riuscito (la festa di Carnevale) si può perdonare, se poi vengo investito da una doccia di dolorosi ricordi (i funerali di Falcone) dove manca solo il discorso retrivo del pessimo Claudio Martelli a ricordarmi quanto discriminata sia la giustizia italiana e quanto schifo abbiamo visto fino ad ora. Lo stesso schifo che provi quando vedi l'italiano stracciarsi le vesti dopo decenni di complicità al sistema che lui stesso provvede a infangare, quando non gli va più bene. E' un gusto del paradosso che però piace, anche quando eludi a Beckett (la rivalità tra due coetanei) e onori la memoria mentre pensi ai lucchetti del ponte Milvio a Roma. Per questa e altre ragioni (si esce schifati perché una discreta commedia all'italiana racconta lo schifo di un paese meglio di tanti film cosiddetti autoriali) ho apprezzato questo film, investito da una tenerezza che, in fin dei conti, è repressa da un sarcasmo persino coraggioso

Niente di particolarmente elaborato, ma un film avvolgente e delicato che però tratta un argomento estremamente serio e del quale non si fa mai abbastanza informazione: dal contrasto nasce una pellicola molto particolare, forse la prima a tentare un approccio semi-serio ma nel contempo contenutisticamente molto impegnato.
Estremamente apprezzabile l'idea, anche la realizzazione non è male, con una prima parte migliore della seconda.

Questo film è un gioiellino, tenero e fuorisincrono con quello che lo circonda, come il suo protagonista. E' vero, funziona meglio la prima parte, ma questo non toglie nulla alle emozioni che ti lascia. Nostalgia, tenerezza, malinconia, rabbia, indignazione, tutto però magistralmente filtrato dalla lente dell'ironia e dal candore dello sguardo sul mondo di un bambino. Ti fa riflettere e ripensare ad una pagina della nostra storia recente che noi adulti tendiamo a rimuovere.. figurarsi le nuove generazioni, che neanche lo hanno vissuto.
E poi da quando l'impegno civile è una cosa sbagliata?
Ben vengano film che hanno nella leggerezza un punto di forza se il tema è così doloroso e complesso. Non credo che qualche goccia di retorica nella scena finale comprometta il film.
Bravo Pif, ben fatto.

Ottimo esordio di questo personaggio "Pif" su cui nessuno avrebbe scommesso due lire.
La prima parte è molto forte, ben girata, con l'ottima trovata di presentarci un mondo corrotto visto dagli occhi di un bambino che ha come filo rosso una dolcissima storia d'amore.
Il problema è il salto temporale negli anni 90, dove entrano in scena la Capotondi e lo stesso Pif, si finisce nel solito polpettone storico/retorico sulle vittime di mafia che era già stato omaggiato nella prima parte ma che aveva bisogno di una parentesi didascalica cui il cinema italiano sembra non poter proprio fare a meno.
Un didascalismo che fa si che la retorica nè faccia da padrone per colorarsi di quell'aura di stramaledetto impegno sociale che manda a *******, perdonate il termine, quel poco che si era visto fino adesso.

Un film leggero e intelligente, riesce a far ridere e a commuovere. Il messaggio finale è di speranza.
Andatelo a vedere, vale la pena ricordarsi chi sono i veri eroi del nostro paese.

Ottimo esordio di Pif alla regia...un film semplice ma intenso allo stesso tempo!...Straordinario e commovente il finale!....una piacevolissima sorpresa! FILM STRACONSIGLIATO!!!!

Film da non sottovalutare. Con toni leggeri descrive perfettamente la sanguinosa Palermo degli anni dell'ala stragista di cosa nostra e il lento maturare della consapevolezza dei siciliani. E il finale è commovente per chi quegli anni li ha vissuti da vicino.

Commedia agrodolce e con scopi didattici che parla di mafia e Sicilia.
Fa il suo dovere ma non brilla.