la mosca regia di David Cronenberg USA 1986
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la mosca (1986)

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locandina del film LA MOSCA

Titolo Originale: THE FLY

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiJeff Goldblum, John Getz, Joy Boushel, Geena Davis, Leslie Carlson, David Cronenberg

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 1986
Generefantascienza
Al cinema nel Febbraio 1986

•  Altri film di David Cronenberg

Trama del film La mosca

Seth Brundle, uno scienziato, inventa una macchina in grado di trasportare la materia e decide di sperimentarla su di sé. Ma non si accorge che nella cabina di teletrasporto è entrata anche una mosca. Lo scienziato subirà così una spaventosa trasformazione perché il suo codice genetico si mescolerà con quello della mosca.

Film collegati a LA MOSCA

 •  LA MOSCA 2, 1989

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Voto Visitatori:   8,13 / 10 (252 voti)8,13Grafico
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Voti e commenti su La mosca, 252 opinioni inserite

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hghgg  @  12/08/2014 12:13:12
   8 / 10
Un gran film, non ci piove, nonostante sia probabilmente il Cronenberg più commerciale di tutti gli anni '80 (e pure dei '90 dove non ricordo mezzo suo film che possa definirsi "commerciale"). "The Fly" è anche la dimostrazione di come si possa realizzare un film veramente buono con un remake, di come si possa non solo rendere onore all'originale, ma persino superarlo in qualità e anche nettamente. "La Mosca" infatti è uno di quei pochi remake che non solo sono usciti decisamente bene ma che addirittura si colloca almeno un paio di spanne sopra al suo "originale".
Ciò è stato possible affidando la regia ad un autore dotato all'epoca di una fantasia straripante, un'ispirazione irrefrenabile e una voglia infinita di realizzare del gran cinema. Questo film è un remake ma potrebbe benissimo non esserlo: Cronenberg lo ha stravolto in buonissima parte, ha lasciato intatta parte di trama e l'idea base ovviamente e per il resto lo ha rivoluzionato, lo ha reso un prodotto veramente suo, totalmente personale, trasformandolo in un nuovo tassello da inserire nel mosaico cronenberghiano sulle ossessioni per la carne e le sue mutazioni. Dicono sia un remake, in realtà è Cronenberg al 100%.

E, a questo proposito, ragazzi che disgustorama! Tra tutti i festival del disgusto e dell'orrore messi in scena dal canadese questo per il sottoscritto è il peggiore, ma di gran lunga.
Credo che ciò dipenda dal mio risaputo amore (eh...) per le mosche, animali orripilanti e assolutamente inutili in natura; voglio dire l'uomo è una specie che può realizzare cose meravigliose oppure essere tragicamente dannosa (più la seconda che la prima), ma la mosca è irrimediabilmente inutile; e brutta, proprio brutta e questo Cronny lo sa bene.

Arrivati al finale, al momento dell'ultima mutazione del protagonista (un superbo Jeff Goldblum alla sua prova migliore, aiutato da un'ancora più superbo trucco) il disgustorama cronenberghiano tocca il suo punto più alto, la creatura (BrundleMosca) che nasce da quell'ultima mutazione, nelle indimenticabili sequenze finali del film, mi riempe di ribrezzo e raccapriccio da brividi senza possibilità di scampo, è una delle cose più disgustose che abbia mai visto e il bello è che non si riesce a staccare gli occhi dal maledetto schermo.

Per il resto poco da dire, un Cronenberg sempre più maturo e abile alla regia ci trasporta in un film molto ben scritto ed interpretato, che trasmette benissimo tre elementi chiave: mutazioni della carne, ovviamente, critica al desiderio umano d'onnipotenza che lo porta a sfidare la natura con la scienza dando vita a conseguenze terribili e drammatiche; infine il senso di dramma e pietà che lo spettatore è comunque portato a provare per il protagonista, che ha culmine nella strepitosa scena finale, una delle più belle, intense e significative nella carriera del genietto canadese. Dramma e pietà, alla fine dell'ultima mutazione e del delirio della carne non restano che dramma e pietà.

Ottimo film quindi, soprattutto nell'esplosione finale tipica di molti film di Cronenberg. Oltre al trucco strepitoso c'è anche da segnalare la convincente fotografia che riesce a rendere tutto decisamente disgustoso e orripilante, le belle prove degli attori (Goldblum su tutti è ovvio) e la riuscita sceneggiatura (scritta dallo stesso regista) che accompagna molto bene l'inarrestabile degrado della carne di Seth Brundle.

Film bellissimo dunque però Proserpina puttàna quanto fa schifo il Brundle-Mosca finale...

12 risposte al commento
Ultima risposta 12/08/2014 20.38.46
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Federico  @  14/06/2014 12:06:39
   8 / 10
molto bello visto anche oggi... adatto anche a chi fa fatica a digerire Cronenberg (ricordo di avere visto crash al cinema e ricordo che un sacco di gente se ne è andata ben prima della fine..)

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Ultima risposta 31/07/2015 22.56.52
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Invia una mail all'autore del commento FlatOut  @  12/09/2013 22:35:29
   9 / 10
Ancora una volta Cronenberg studia la dipendenza dell'uomo dalla macchina, come successo con Crash e Videodrome (da me non ancora visti ma non temete, rimedierò subito) e ci riesce egregiamente, anche se è un remake del film "L'Esperimento del Dottor K" con Vincent Price (non ho visto neanche questo, vi prego, perdonatemi, devo ancora farmi una parte di cultura).
Il film è davvero ingegnoso, Cronenberg vira più sul genere horror che fantascientifico, con una bella spolverata di drammaticità (il finale ad esempio. Bellissimo).
Ti mette tensione sin da quando il protagonista inizia a fare esperimenti su esseri viventi e a quel punto dici "andrà a finire male", pensiero che si realizzerà. Le prime scene in cui vede i segni del mutamento sono terribili e bellissime allo stesso tempo.
Riesce a tenerti incollato allo schermo per tutta la sua durata.
Gli effetti speciali sono davvero molto belli e devo dire che preferisco questi a quelli in computer grafica, nel senso che hanno più sostanza; solo il fatto che siano stati fatti artigianalmente li farà essere più belli delle nuove tecnologie, come "Un Lupo Mannaro Americano a Londra"..li gli effetti si vede che sono fatti artigianalente, si vede che indossano una maschera..e sono meraavigliosi..dopotutto, gli effetti sono uno dei valori del cinema, e si perdono con tutte queste nuove tecnologie, ormai non c'è neanche più bisogno che un'attore si vesta praticamente..tutto computerizzato.
Attenzione, non è che odi la computer grafica, ma la trovo vuota, priva di espressione.
Il film è un cult, da vedere in ogni caso

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Ultima risposta 31/07/2015 23.01.49
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sbracalone  @  02/05/2013 14:13:43
   6 / 10
mi piacerebbe fare qualche domanda al regista, per esempio se la sua mente è un po' offuscata o confusa.
cmq mi piaceva dire che anche un uomo che si pettina i capelli o uno che si scaccola il naso può avere spunti di riflessione...

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Ultima risposta 02/05/2013 15.02.15
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  12/02/2012 18:12:05
   6 / 10
Molto bella la prima parte, una bella storia con ottimi spunti interpretata magistralmente da Jeff Goldblum.
La seconda parte è invece troppo trash, scontata e piena di scene che fanno letteralmente schifo, almeno ha il pregio di non lasciarsi andare ad americanate troppo eclatanti.
Facendo la media tra le due parti il film è sicuramente sufficiente ma la sensazione è che si potesse fare di meglio, anche se capisco che questo film nel 1986 fosse giustamente considerato un piccolo capolavoro.

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Ultima risposta 30/09/2014 16.21.22
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  19/11/2010 22:42:58
   9 / 10
E' un film decisamente forte che mi ha impressionato molto. Possiede una potenza visiva ed emotiva senza pari, davvero molto forte (alcune scene mi stanno ancora "perseguitando"). Inoltre ritrae una storia umana che tocca sentimenti intensi e racconta di conflitti e dilemmi cruciali e dilanianti (dicotomia amore – mostruosità, forma esteriore – identità interiore).
Insieme all'impressione, al coinvolgimento e allo sgomento, riesce a far riflettere su molti temi etici importantissimi e a costituire una specie di testimonianza di una tendenza culturale (il sopravvento del primitivo e dell'animale sul civile e razionale) che si è affemata proprio a partire dagli '80. Cronenberg ci partecipa nella sua tipica maniera decisamente ambigua, presentando la tesi nei suoi canoni esteticamente più tipici ed estremi, mostrando però un risultato che suona come condanna e discreto.
Rispetto ai film precedenti, Cronenberg ha purificato il suo stile, l'ha reso più pulito e classico, svincolando le sue storie dall'angolino del genere horror e facendole confluire a pieno titolo nella corrente mainstream. In qualche maniera ha riportato a galla archetipi, incubi e figurazioni già usati dalla cultura passata (ad esempio la simbologia egizia di esseri mezzo uomini e animali, le Metamorfosi di Ovidio e le sculture di Bernini).
Se non è capolavoro è per le solite ingenuità di sceneggiatura che caratterizzano quasi tutti i film di Cronenberg. Ha l'abitudine di concentrarsi così tanto sugli effetti delle proprie storie che non si preoccupa di buchi o fatti non spiegati. Visto il risultato, lo possiamo tranquillamente perdonare.
"La Mosca" è a pieno titolo una delle pietre miliari del cinema dell'inquietudine.
(seguono nello spoiler considerazioni in dettaglio).

La prima parte fa da presentazione della storia e dei caratteri. Come tutto il film, scorre in maniera rapida e sincopata. Cronenberg non è un regista dei dettagli e delle sfumature, va direttamente al sodo senza preamboli. Appare fin da subito chiara la natura ambigua di Seth Brundle. All'apparenza è una persona timida, schiva, quasi modesta; ispira simpatia e appoggio. Poi via via ci accorgiamo che è come preso e impossessato da una sua idea di progresso tecnologico che va un po' al di là di quello che potrebbe essere il concetto di "utilità". Agisce in maniera quasi ideologica e religiosa e di questo genere sono a un certo punto i discorsi che fa a proposito dell'era della "nuova carne". Dietro c'è un po' il tentativo di Prometeo di impossessarsi di prerogative che non sono proprio umane (intervenire nei meccanismi base della natura). Anche all'errore che fa viene dato un significato di natura religiosa. In pratica non era "puro".
In tutto questo rientra il tipico tema dei film di Cronenberg sulla pretesa umana di osare troppo, di volersi avventurare in campi che non le competono, dimostrandosi incapace di gestire tutte le conseguenze di un quadro impazzito e fuori controllo. Esaltando il potere dell'intelligenza e della tecnologia umana, Cronenberg ne mette in luce le contraddizioni e le debolezze. Anche "La Mosca" è un film "conservatore", che ci invita a non superare certe barriere che saggiamente la natura ha predisposto per il suo regolare funzionamento.
L'altro tema tipico è quello dell'identità confusa, del prevalere dell'istintuale, irrazionale e animale sul civile, del disordine sull'ordine. Se ne dà un quadro molto impressionante, simile a quello che verrà dato in "Inseparabili". E' la tipica manifestazione della cultura metal/death, in cui si vede nella fusione fra civiltà tecnologizzata moderna e istintualità liberata dalla rivoluzione del '68 (la "nuova carne") un perturbante, affascinante, autocompiaciuto incubo sull'autodistruzione prossima ventura.
Peggio/meglio visualmente Cronenberg non poteva fare.
Diverso rispetto ai film precedenti, appare il modo con cui si rappresenta il lato femminile e amoroso. E' vero che fondamentalmente è il sesso la molla del rapporto fra Seth e Veronica. Tra l'altro Seth accellera tragicamente i tempi proprio sull'onda di un turbamento fisico (la gelosia, la mancanza del possesso sessuale). Con l'avanzare della trasformazione però il sentimento assume l'aspetto di solidarietà, aiuto, legame, qualcosa di molto forte che vince pure la repulsione e la bruttezza esteriore e che si conclude in maniera toccante e tragica.
Si tratta della più bella storia d'amore mai filmata da Cronenberg.
"La mosca", "Videodrome" e "Crash" sono, secondo me, i suoi tre capolavori.

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Ultima risposta 22/11/2010 19.24.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/07/2009 21:50:47
   9 / 10
"Ho ancora i residui di un'altra vita" (cit.)

Uno dei capolavori assoluti del cinema degli anni Ottanta: uno splendido sequel (da "L'esperimento del dr. K") dove le ossessioni genetiche di Cronenberg riescono a collimare in un grande, appassionato tributo al cinema horror del passato, citando l'innovazione (per l'epoca) di Jack Arnold (soprattutto il classico "Radiazioni bx, distruzione uomo) e persino il gotico vittoriano, e soprattutto tanta letteratura del genere, da Jekyll/Hyde a Frankenstein.
Goldblum, atletico e forte come l'Orlando furioso ma vinto (posseduto) dalla sua folle ambizione non sarà sempre un piacere per gli occhi, soprattutto nelle ultime sequenze, ma è un godimento assoluto per chi ama le recitazioni di grande spessore artistico.
Meno velleitario è il tentativo di Cronenberg di rendere un'approccio romantico/poetico a una vicenda tanto inquietante, riuscendo a compromettere tutto il cinema tradizionale (cfr. lei non lo abbandona neanche quando dovrebbe farlo, o meglio non ne ha l'intenzione).
Uno splendido film sulla filosofia e l'incognita dell'Uomo e della sua esistenza

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Ultima risposta 30/12/2009 19.00.48
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baskettaro00  @  19/06/2009 18:46:39
   7½ / 10
bel filmetto horror diretto se nn sbaglio dal regista di scanners he nn ho nnt a vedere cn qst.........

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Ultima risposta 03/08/2009 13.21.09
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Invia una mail all'autore del commento iron klad  @  07/06/2009 23:29:29
   7½ / 10
Questo film lo guardai da piccolo di nascosto (perchè i miei temevano che mi spaventasse XD). Dopo la sua visione rimasi scioccato e per intere notti non riuscii a dormire. La mutazione del protagonista è davvero orrenda e anche se la trama è semplice alla fine è un bel film da vedere. Davvero impressionante anche la volontà e presunzione del protagonista nel lavoro del teletrasporto.

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Ultima risposta 19/06/2009 10.26.01
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leonida94  @  07/06/2009 21:24:09
   6 / 10
Andrò contro corrente, ma questo film non mi ha detto più di tanto.
Non discuto affatto sulle immense capacità del regista e nemmeno del formidabile mix fra il dramma di una metamorfosi psichica e fisica e l'amore puro e incontaminato di due persone.
Capisco la genialità per girare un così complesso e difficile racconto e capisco la bravura degli attori.
Ma devo ammettere che ho trovato difficile seguirlo tutto, infatti la prima parte (quella dell'amore e degli esperimenti) è tremendamente lunga e abbastanza piatta.
Poi inizia la seonda molto stomachevole e assurda dove si può intuire la genialità del regista, ma che comunque non è riuscita ha trasmettermi alcuna emozione schifandomi solamente.
Secondo me si potevano approfondire maggiormente i sentimenti del protagonista invece di trascurato radicalmente dando spazio solo alle emozioni della donna.
Comunque rimane un buon lavoro e con dei casalinghi e affascinanti effetti speciali.
6 quasi politico.

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Ultima risposta 09/06/2009 20.01.03
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JOKER1926  @  06/06/2009 00:30:01
   7½ / 10
"La mosca" è un grandissimo prodotto cinematografico dell'ormai lontano 1986, il film di David Cronenberg riuscì in pochissimo tempo ad essere apprezzato da una vastissima fascia di pubblico diventando in modo consequenziale un mitico Cult.

"La mosca" presenta una buona storia semplice e a tratti schematica (ma non è un difetto), una fotografia in linea di massima soddisfacente e un cast davvero buono da segnalare dunque la bellissima interpretazione di Jeff Goldblum. Ma sostanzialmente la vera "arma" vincente del film è lo splatter ovviamente retto superbamente da effetti speciali a dir poco sontuosi.

Il film inizia con un ritmo non elevatissimo , insomma ci sarà una presentazione, introduzione dei vari personaggi e poi, di conseguenza, con "pillole" di fantasia il regista presenta allo spettatore gli stravaganti progetti scientifici di Seth Brundle. Indubbiamente, in questi frangenti, da segnalare e lodare le "suggestive" e quasi "bizzarre" macchine di trasporto… grande lavoro di Cronenberg.
Il ritmo della pellicola è, in modo sommario, abbastanza buono, la primissima parte (come detto) è abbastanza "blanda", nella seconda parte il susseguirsi di sfrenati e violenti episodi comporta un maggiore ritmo, dunque pochissima noia; il film è quasi sempre interessante.
La seconda parte de "La mosca" abbandona gli spunti "fantascientifici" e si cimenta (a testa bassa) nell'Horror.
Questa ultima parte (superiore sotto tanti aspetti alla prima) regala emozioni e disgusto, infatti sale in cattedra lo splatter, lo spettatore sarà quasi straziato da una enorme serie di "diavolerie" come, ad esempio, il vomito dell'ormai ex scienziato (sostanza "biancaccia" terribilmente disgustosa); il braccio spezzato nel bar, l'icona del protagonista (trasformato in mosca (?) ) sono delle grandi e suggestive trovate del regista.
Il finale (apocalittico) è da palpitazioni ed è ornato da tanto, tantissimo sangue e orrore, la regia riserva diverse chiave di interpretazioni i risultati saranno magnifici!

"La mosca" inoltre è anche un palese inno di autoritaria denuncia ai "movimenti" scientifici che spesse volte deteriorano la natura e soprattutto l'uomo, il congetturato progresso in campo scientifico a volte si trasforma in modo beffardo in miseria compromettendo la vita dell'uomo, del mondo…

"La mosca" è un film sontuoso ed eccezionale, pellicola a tratti geniale e molto originale… queste erano le vere pellicole Horror/Fantascienza ove non era importante spaventare lo spettatore con gli effetti sonori e con la paura forzata bensì suggestionarlo e quasi narcotizzandolo attraverso storie di sentimento sfocianti nell'orrore, da una solida narrazione nasceva l'apoteosi visiva e teoretica …Altri tempi… Altra mentalità…

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Ultima risposta 06/06/2009 02.58.28
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bigfoot  @  04/06/2009 20:34:44
   6½ / 10
primo tempo quasi inutile, si riscatta nel secondo, in cui migliora esponenzialmente col passare dei minuti. Ottimo il finale.

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Ultima risposta 10/06/2009 16.49.13
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BrundleFly  @  27/01/2009 16:37:25
   10 / 10
Un capolavoro dell'horror e della fantascienza. L'ho visto la prima volta a 12 anni e da allora non ho mai smesso di amarlo. Trucco eccezionale e Jeff Goldblum nella sua migliore interpretazione. Secondo me il miglior film di Cronenberg.

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Ultima risposta 20/04/2009 14.35.49
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smellow  @  31/12/2008 14:32:51
   5 / 10
Manca poco lo speciale di Halloween dei Simpson ispirato a questo film mi è sembrato già più interessante... Diventerà una mosca. e poi!?

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Ultima risposta 02/01/2009 19.30.35
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  01/08/2008 15:24:48
   8 / 10
E' inevitabile per me fare un paragone con l'originale The fly, ovvero L'esperimento del dottor K del 1958 visto quasi per caso (lo registrai perchè pensavo fosse questo...).
Quello era un giallo che andava fuori dagli schemi, si spingeva verso la fantascienza, verso territori poco esplorati a quei tempi dal cinema.
La mosca di Cronenberg è un horror fantascientifico in tutto e per tutto.
Impossibile non rimanere un pò disturbati dalla visione.
Qualcosina nella storia cambia: la trasformazione qui è progressiva, il carattere di Seth diventa instabile a poco a poco fino a perdere totalmente razionalità a mutazione completa.
Ah giusto, è anche una storia d'amore tragica. Un pò tutto insomma.
Bel trucco, begli effetti speciali, cult.

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Ultima risposta 29/12/2008 12.24.50
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Invia una mail all'autore del commento ITALO1988  @  08/06/2008 19:50:59
   6 / 10
Non mi ha fatto impazzire questo film di Cronenberg, la trama è semplice e lo svolgimento abbastanza scontato, inoltre la tensione è pari a zero. Meraviglioso il trucco e buona l'interpretazione di Goldblum, il regista poi è bravissimo dietro la macchina da presa e quindi qualche bella sequenza c'è la offre.
A mio parere il regista fa dello splatter la sua arma vincente per equilibrare la mancanza di idee.

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Ultima risposta 29/12/2008 12.31.16
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  25/05/2008 10:14:25
   8 / 10
"La mosca" di Cronenberg è un film di quelli potenzialmente profetici(sono tornato a crederci), tra 200 anni, con i primi casini dei teletrasporti, ci si ricorderà di questo film.
E' la prima pellicola ad alto budget del regista canadese, ma deciso a non tralasciare le tematiche a lui più care, l'ossessione e la passione per la carne -sbattutaci letteralmente sul piatto- è analizzata anche in un concetto metafisico: la paura dell'individuo di andare oltre al concetto più naturale della carne stessa, la paura ed il desiderio di cambiare, Geena Davis da una parte, Brundle dall'altra.
E' anche una drammatica storia d'amore, il bisogno primordiale di un figlio come l'unica vera importante necessità dell'esistenza, umana e non.
Ottima prova di Jeff Goldblum, e mamma mia se non è bona Geena Davis, e brava!

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Ultima risposta 29/12/2008 12.32.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  02/05/2008 16:00:13
   9 / 10
Un'appassionante fiaba in chiave horror, un affresco cupo, "onirico", pessimista e senza via d'uscita. Una pellicola eccezionale, che spazia con semplicità su tematiche differenti e quanto mai complesse. Cronenberg riesce senza alcuna difficoltà ad infondere nello spettatore le medesime sensazioni del protagonista (repulsione su tutte), grazie ad una completa e perfetta caratterizzazione psicologica dello stesso.
Geniale!

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Ultima risposta 29/12/2008 18.38.13
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vito corleone  @  18/02/2008 20:08:44
   6 / 10
Il protagonista Goldblum è bravo nella recitazione,ed e' stato scelto bene da cronenberg perche' fisionomicamente (anche prima della metamorfosi) assomiglia un po' ad una mosca con quella sua carnagione olivastra e quegli occhi un po' a palla e leggermente fuori dalle orbite che riportano all'insetto.
Anche Geena Davis non se la cava male.
Onore anche al trucco,per il 1986 era davvero tanto.
La trama per tutta la prima parte del film è bella,ma nella seconda parte la sceneggiatura del film diventa troppo veloce,insipida e scontata (con largo anticipo capii per via di quale incidente sarebbe potuta avvenire la trasformazione di seth e come sarebbe finito il film).
Abbastanza inverosimile anche la ragazza che si innamora di uno scenziato fuori dal mondo dopo pochi giorni dal primo incontro e l'ex sborone che impugna il fucile col moncherino al posto di una mano e privo di un piede.
Direi che cronenberg ha forzato un po' alcune scene per alimentare il disgusto dello spettatore; furbata notevole visto il periodo.
Comunque è un horror di gran lunga migliore di molti suoi contemporanei e posteriori.

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Ultima risposta 19/02/2008 11.34.40
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  23/01/2008 20:59:37
   8½ / 10
Non vedo mlti film di Fantascienza,non mi piacciono,ma qui si parla di un gioiellino nel suo genere.Grande Cronenberg

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Ultima risposta 24/01/2008 01.29.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  31/12/2007 12:17:40
   8½ / 10
Forse il più famoso film di Cronenberg.
Con il supporto di un grande Jeff Goldblum, il regista canadese sfrutta l'affascinante tema del teletrasporto per mostrare ancora una volta le sue ossessioni per la sviluppo tecnologico, per il corpo umano e per i personaggi che vivono ai margini della società (ma che all'apparenza sembrano persone qualunque).
Finale struggente.

Ma lo sapevate che...

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Ultima risposta 25/05/2008 13.31.49
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  30/10/2007 15:55:09
   8 / 10
E' il film più famoso di Cronenberg (ma non il più bello), nonchè il remake di una mediocre pellicola che in Italia è stata distribuita sotto lo strampalato titolo "L'esperimento del dottor K". Dell'idea di Neumann rimane ben poco. Il regista canadese si spinge ben più oltre, dando vita ad un'opera "claustrofobica" quanto mai controversa e polisemica (d'altronde da Cronenberg non ci si può aspettare qualcosa di semplice fruizione).
Straordinari gli effetti speciali. Ottimo Goldblum nella interpretazione più "fisica" della sua carriera.

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Ultima risposta 02/04/2009 10.30.14
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Dick  @  18/07/2007 11:49:48
   8 / 10
Coinvolgente film che mescola abilmente orrore e sentimentalismo dove si resta sconvolti e allo stesso tempo affascinati dalla continua trasformazione del protagonista. Brundle c' è solo all' inizio. Poi scompare e al suo posto c' è questo sconvolgente essere che esamina e documenta la sua continua metamorfosi.

Curiosità: ho letto che in un episodio di "Daitarn 3" c' é un meganoide di nome Brundle che si trasforma in un gigantesco guerriero mosca se non ricordo male. °___O
L' avevo letto su encirobot.com, ma non era pare non ci sia più stà cosa sul sito.

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Ultima risposta 18/07/2007 12.40.37
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marco86  @  28/06/2007 13:05:31
   8 / 10
più che un horror lo considero una bellissima e struggente storia d'amore.
la parte finale,in cui lei non ha il coraggio di sparare "il mostro",è straziante ed emblematica della potenza dell'amore,che trascende l'apparenza anche nei casi più estremi.
il momento più commovente è quello in cui lui,ormai completamente modificato,si punta il fucile contro.
davvero un film bellissimo e,sembra strano considerata la trama,commovente.

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Ultima risposta 28/06/2007 15.40.40
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The Monia 84  @  21/01/2007 11:37:57
   9 / 10
Una storia d'amore che pian piano, di pari passo con l'inarrestabile mutazione del protagonista, diventa impossibile.

Cronenberg riesce nell intento (proprio solo dei grandi registi) di fondere in un film amore, dolore, morte,scienza, la sfida dell uomo oltre i propri limiti..il linguaggio di Seth ,dall entusiasmo iniziale alla tragicità finale non è mai lasciato al caso, è forte, incisivo,accattivante, tanto che ti vien voglia di aprire un libro di fisica per vedere se quello che dice è vero.

Straordinario Goldblum e magnifica la Davis.

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Ultima risposta 28/01/2007 09.47.36
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Oblivisca  @  03/01/2007 23:08:07
   8½ / 10
Bel commento chisciano, hai detto quello che pensavo anche io. bellissimo film.

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Ultima risposta 07/01/2007 22.45.11
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Sig. Chisciano  @  02/01/2007 00:35:15
   9 / 10
Dopo la zona Morta De Laurentis vuole continuare a lavorare con Cronenberg su un film tratto da un racconto di K. Dick, Total Recall. Cronenberg scrive e riscrive sceneggiature basandosi sul soggetto di Dan O’Bannon e Donald Schusset ( gli autori di Alien), dopo numerosi incontri a Roma con De Laurentis il regista abbandona il progetto causa i continui rifiuti della produzione riguardanti la stesura della sceneggiatura. Il film sarà poi fatto da Paul Verhoeven. Cronenberg così disoccupato accetta di fare il remake del film The Fly.
L’idea de La Mosca nasce da Mel Brooks o meglio dalla sua casa di produzione la BrooksFilms, che prevedeva il remake del film di Kurt Neumann.
Il film del regista canadese è molto differente, anzitutto è tratto da un racconto di Gorge Langelaan a cui vari soggettisti modificarono qualcosa, infine C. riscrisse molte parti per adattarle alle sue idee.
La Mosca è un horror atipico, l’atmosfera melodrammatica del film trova spazio nella storia d’amore tra Brundle e Veronica. L’amore, per il regista canadese è sempre problematico ed impossibile.
In questo caso la mostruosità dell’essere BrundleFly rende impossibile l’unione. Il problema non’è solo estetico, (in questo caso si differenzia molto da il racconto di Kafka, dove la metamorfosi avveniva solo a livello esteriore) ma è la trasformazione psicofisica di Brundle che lo rende un vero mostro, non’è metà uomo e metà mosca ma è una fusione genetica che da vita ad un essere completamente nuovo, direi alieno! Le tematiche del film affrontano l’interno del corpo non l’esterno come nel racconto la Metamorfosi da cui comunque il film prende spunto.
Gli orrori per C. nascono quando le aspettative interne conlfiggono con la realtà esteriore, la mutazione sembra quasi una punizione per la volontà non priva di presunzione dell’uomo di poter controllare la realtà. Le eccezioni per l’uomo sono da eliminare, invece per il regista sono l’unica cosa normale e fanno parte di una totalità più grande di cui l’uomo è il contenitore.
L’attenzione all’anatomia del corpo è una costante nei suoi film, perché le viscere producono ripugnanza?? Non sono sempre elementi di cui noi facciamo parte?? Il babbuino rivoltato come un guanto è l’emblema della volontà di rappresentare l’interno.
La componente autoriflessiva del film è la macchina del teletrasporto, essa è in grado di scomporre atomo per atomo e ricomporlo in un altro luogo, purtroppo nella traduzione si perde o si modifica sempre qualcosa, infatti la bistecca teletrasportata ha un sapore sintetico, questa è la stessa differenza che avviene tra realtà e cinema, una sorta di specchio o di doppio, non per niente i teletrasporti del film sono ripresi da una videocamera quasi a voler vedere cosa sia quel qualcosa che viene perso nel trasporto. Brundle si autoteletrasporta e si filma, ma siamo sicuri che abbia acceso la videocamera? Le immagini non chiariscono, comunque nessuna spia rossa si vede ad indicare che il filmato sia avvenuto ma soprattutto non si vedrà mai quel filmato, successivamente non ci sarà nessun riferimento, per cui l’unica ragione della presenza di quella cinepresa spenta sembra indicare l’impossibilita del cinema di capire cosa si perde durante la traduzione della realtà in cinema.

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Ultima risposta 07/01/2007 21.08.50
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Blink 182  @  05/06/2006 15:02:12
   6 / 10
Non è male dico la verità: ma non è il mio genere di horror.

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Ultima risposta 08/06/2006 18.08.18
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Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  10/09/2005 10:03:36
   10 / 10
Ecco un altro straordinario horror degli anni '80..... che decennio..... Il soggetto anche se datato, qui viene posseduto, masticato, assorbito, ri-digerito, ri-interpretato..... questo è "La Mosca " di Cronemberg, ... questo è praticamente quasi tutta la filmografia di Cronemberg....la riformulazione dell'uomo, della sua carne, delle sue paure....

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Ultima risposta 06/01/2006 18.17.20
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR thohà  @  11/08/2005 13:44:50
   8 / 10
Uno degli horror più belli che abbia mai visto. Allucinante.
E' vero che è fantascienza ma, a mio avviso, unita a horror.
"Vomita sul suo cibo. Si liquefa e lui lo succhia".

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Ultima risposta 16/12/2005 21.17.08
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alesfaer  @  16/07/2005 16:47:19
   5 / 10
FILM CARINO...ma 8,5 è davvero troppo. ha lo stesso voto del gladiatore, ci rendiamo conto?

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Ultima risposta 25/05/2008 10.24.42
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Gruppo COLLABORATORI Aenima  @  13/02/2005 11:16:52
   9 / 10
Una fiaba crudele, raccapricciante e dolce in parti uguali…Un dramma individuale che riflette il malessere collettivo…
Trovo singolare che “L’esperimento del dr. Kappa”, titolo originale da cui venne tratto questo remake, sia tornato di attualità proprio nel 1986 (tre anni prima Luc Montaigner e altri scienziati dell'Istituto Pasteur di Parigi isolarono, dal linfonodo di un uomo a rischio di sviluppare l'AIDS, quello che sembrava essere un nuovo retrovirus umano. Oggi identifichiamo comunemente questi gruppi virali con il nome di HIV)…Nell’interpretazione Cronenberghiana la paura per l’ignoto ci spinge a isolare colui che identifichiamo come “portatore” delle nostre incertezze: parallelamente la malattia (interpretata come qualcosa che esce dai banali schemi scientifici per immergersi in una dimensione esoterica) annulla l’identità del malato, trasformandolo in un mostro, costretto a vivere in totale solitudine una realtà unica e soggettiva…Evidenti, a questo punto, le analogie con “le metamorfosi” Kafkiane…Ma se per Kafka la “trasformazione” è qualcosa a cui porre rimedio in totale solitudine, per Cronenberg la medicina societaria è addirittura più amara del previsto…Solo un’eutanasia auto imposta, nella totale consapevolezza della propria disperata situazione, consente al paziente di liberarsi; la sua scelta non è tuttavia motivo di gioia per le persone a lui più vicine, costrette in prima persona a rendersi strumenti attivi di tale presa di coscienza…
In tutta questa analisi psico - scientifica è possibile trovare spazio anche per i sentimentalismi che in realtà hanno un ruolo sostanziale in tutta la vicenda…

Un piccolo capolavoro.


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Ultima risposta 15/02/2005 17.13.32
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Dragon  @  16/12/2004 17:16:23
   9 / 10
Le scene migliori:
1- la sfida a braccio di ferro
2- il parto
3- il finale in cui la mosca si punta da sola il fucile addosso ( caspita! quella cosa è ancora umana! è toccante quasi )

e poi il resto resta comunque stupendo ( e lo dico non essendo un appassionato d' horror )

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Ultima risposta 19/12/2004 18.39.28
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Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  24/02/2004 17:29:38
   8 / 10
Un film molto bello. Resa ottimamente la lenta e progressiva trasformazione fisica e psicologica del protagonista, fino al bel finale che risulta quasi commovente. Ottimi gli effetti speciali e perfetto Goldblum nel ruolo.

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Ultima risposta 25/02/2004 16.20.44
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hyothehunter  @  22/02/2004 23:58:41
   8 / 10
grande film, curata ottimamente la psicologia del personaggio con un grande Jeff, e anche gli effetti speciali sono ottimi, un'altro pianeta rispetto a quella s*****ta di Videodrome

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Ultima risposta 26/03/2004 16.14.17
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