l'arcano incantatore regia di Pupi Avati Italia 1996
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l'arcano incantatore (1996)

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locandina del film L'ARCANO INCANTATORE

Titolo Originale: L'ARCANO INCANTATORE

RegiaPupi Avati

InterpretiCarlo Cecchi, Stefano Dionisi, Arnaldo Ninchi, Andrea Scorzoni, Consuelo Ferrara, Renzo Rinaldi, Massimo Sarchielli

Durata: h 1.36
NazionalitàItalia 1996
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 1996

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film L'arcano incantatore

Bologna, 1750. Giacomo é un seminarista poco convinto della sua vocazione e dopo aver messo in cinta una ragazza si rifugia presso un monsignore sospeso a divinis che vive in un misterioso maniero. Ma una volta dentro il castello, Giacomo dovrà fare i conti con i riti ed i misteriosi fatti che avvengono dentro le sue mura.

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Voto Visitatori:   6,73 / 10 (42 voti)6,73Grafico
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Voti e commenti su L'arcano incantatore, 42 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

tarr97  @  21/09/2019 10:59:31
   8 / 10
terza pellicola horror di Avati, questa volta si tratta di un horror in costume ambientato nel 1700 ispirato probabilmente come sta scritto al inizio da qualche fiaba contadina. Giacomo giovane seminarista di bologna costretto alla fuga per aver ingravidato una donna , trova riparo da una misteriosa dama che lo farà condurre in casolare isolato dove vive un parroco spretato per i suoi studi sull'occulto. Giacomo dovrà fare da scriba al alchimista, e via via sprofonderà sempre più' in baratro senza fine popolato da oscure librerie, fantasmi o visoni di gente scomparsa. senza mostrare scene cruente, Avati riesce a calare lo spettatore in un incubo dove le luci delle candele sono l'unica fonte di calore che richiamano all'umanità. a differenza di zeder e della casa che erano ambientati sotto un cocente sole qui l'ambientazione è notturna e anche di giorno l' ambientazione è quasi sempre in chiaro scuro. Avati riesce a far paura con le forze demoniache semplicemente non mostrandole dando quindi ancore più' angoscia sapendo che ci si trova davanti a un avversario senza forma e tempo. il film è uno dei preferiti di
Guglielmo del toro che inizialmente avrebbe dovuto fare una collaborazione con Avati in un film a episodi.
Curiosità : la canzone della dama " rosa di rose " è stata composta da Alfonso X di Castiglia (1221 - 1284).

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/09/2019 12.17.19
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76eric  @  30/03/2015 19:55:22
   9 / 10
Non ho mai nascosto di essere un fan del Pupi Avati horrorofilo!! Dei suoi horror credo sia quello maggiormente stroncato dalla critica proprio perchè risulta essere quello meno fruibile. Non che la trama sia complessa, anzi tutt' altro, credo che al pubblico più facilotto, manchi di quel qualcosa che possa farlo ricordare ed annoverare fra i film di genere italiani più riusciti. Come ad esempio nei precedenti del regista "La casa dalle finestre che ridono", può essere il finale o il ritrovamento del cadavere del pittore nella tanica di formalina, o ancora in "Zeder", il risveglio dello Zombi.
Ovviamente io non sono dello stesso parere...
"L' arcano incantatore", anch' esso contiene sequenze ad alto effetto, ma gioca maggiormente sull' atmosfera, sul mistery e sull' ambientazione padana, riportata questa volta magistralmente indietro di tre secoli, goticizzandola....
Se poi contiamo che in quegli anni Argento stava dilapidando l' enorme fiducia ripostagli dagli horrorofili con scempi improponibili, ed un periodo, una decade di horror quella degli anni '90, per lo più deludente, questo film assurge dalla massa sicuramente.
Io sinceramente non vedo una sceneggiatura debole, i luoghi desolati e sperduti, l' esoterismo, le dicerie e le superstizioni della gente del luogo sul maligno ( ottima in questo senso la contrapposizione fra l' ignoranza delle donne lavoratrici e l' abitazione del prete scomunicato colma di libri antichi, culla del sapere e dell' intelligenza), le notti illuminate dalla luce fioca delle candele, i rumori improvvisi, gli inspiegabili fatti che si succedono ed i bisbiglii..., tutti ingredienti che concorrono a far venire i brividi lungo la schiena.... La trama cattura l' attenzione fin da subito, e durante la visione si vuole capire dove il regista vuole andare a parare..
Sebbene sia ambientato a metà degli anni '700 suppergiù, è molto collegato ai precedenti "La casa dalle finestre che ridono" e, soprattutto a "Zeder", nel primo caso per l' aura campagnola tetra e sperduta, nel secondo per il dissepellimento ed il tema della morte/resuscitazione, che con l' occulto ci và proprio a nozze e del quale Avati ne ha fatto un vero e proprio "marchio di fabbrica"!
Gli attori, anche per merito dello script, sono tutti calati nella parte, soprattutto l' ambiguo ed inquietante prete scomunicato.... (??).., anche Dionisi, attore che conosco pochissimo, lo ricordo solamente in "Non ho sonno", dà sostanza e mimica al ruolo del giovane seminarista Giacomo Viggetti. Ottima e d' impatto la colonna sonora come sempre nei suoi films, questa volta curata da un Donaggio sempre in forma, e non da Ortolani. Dal punto di vista tecnico inoltre, fotografia di spessore, visto i non esorbitanti mezzi a disposizione infatti si và dalle tinte calde delle giornate e dei tramonti padani, in realtà umbri, ai colori freddi, spenti e tetri della notte.. Dulcis in fundo come non menzionare la poesia di quella voce inquietantemente roca...

E' un film che solo i veri conoscitori delle innumerevoli sfaccettature del genere e di come si è evoluto nel corso del tempo, possono apprezzare, i più giovani che prediligono action e splatter a gogò meglio stiano alla larga. Dovendo scegliere.., ho sempre anteposto lo spavento!!
Consiglio di vederlo a luci spente e..., apprezzatelo.... 13 anni dopo Zeder un altro gioiellino!!

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/12/2015 23.15.10
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  16/01/2013 20:34:14
   6 / 10
Discreto horror di Avati. La storia è passabile, la regia è più che buona ma la recitazione è abbastanza scadente, si salvano le location. Accettabile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/02/2015 21.35.18
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Danton  @  31/08/2009 10:35:17
   4½ / 10
Lo andai a vedere al cinema e nn ne rimasi molto impressionato...ANZI!! In conclusione la solita italianata, poteva essere migliore se recitato in un teatro, non ci dovevano fare un film

4 risposte al commento
Ultima risposta 16/11/2012 12.33.21
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Someone  @  04/09/2008 12:55:51
   7½ / 10
Gustoso e ben fatto, come tutti gli horror di Avati.
Atmosfere e tensione non mancano di certo.
Bel film!

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/11/2009 15.20.16
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Frogger  @  02/03/2005 21:26:44
   7 / 10
Un'antica e oscura fiaba legata alla magia nera. Realizzato con cura, sembra un dipinto per la bellezza della fotografia. La storia è relativamente poco ritmata, non offre molta suspance, ma è carica di atmosfera allo stato puro. Vale la pena vedere questo film, perchè secondo me è quasi unico.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/02/2007 03.08.03
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