la sedia del diavolo (2006)

C'è un po' di tutto: bagni di sangue, folli esperimenti, uno strano marchingegno che funge da collegamento con un'altra dimensione abitata da una fantomatica creatura, fino ad arrivare ad ambigui individui…vedi "Gandalf!". La sceneggiatura è traballante, è vero che il colpo di scena finale cambia le carte sul tavolo, ma rimane comunque un po' di confusione.
L'ambientazione del vecchio manicomio abbandonato funziona abbastanza bene, tuttavia la buona atmosfera viene a scemare verso il finale.
Il risultato è un discreto film che naviga a vista, che non si prende sul serio e nella parte conclusiva in bilico tra il ridicolo e il buon espediente.

Cattivissimo, sporco, visionario, proprio come piace a me.
Una follia da trip che finirà in un bagno di sangue.

Opera con molte imperfezioni, che ha comunque il pregio di esser un minimo originale e, per certi aspetti, sembra ispirarsi a Clive Barker.
La creatura è realizzata discretamente bene, i personaggi sono caratterizzati in maniera degna, e l'atmosfera del manicomio abbandonato è abbastanza bella.
I punti deboli sono nel finale, poichè era lecito attendersi qualcosa di meglio ed un po' più logico, e nello sviluppo, che a tratti diventa molto lento, e rende la visione a volte un po' noiosa.
Qualche scena sanguinolenta è realizzata davvero bene.
Probabilmente non è un'opera che si vorrebbe rivedere una seconda volta, però una visione potrebbe anche intrattenere sufficientemente.

decisamente sorpreso da questo horror splatter low budget..... non me lo aspettavo!! in alcuni passaggi riesce a trasmettere ansia..... ottima la fotografia e le ambientazioni; buona la regia e le interpretazioni di nick e rachel.... il resto del cast invece è da serie c..... complessivamente è comunque superiore al sopravvalutato "hostel".

un bel horror sadico malto al punto giusto condido tutto con una bella location e con un cast piu' che buono! la pecca e' il doppiaggio del protagonista molto scadente!!! apprezzato molto il finale!!! tanto per non guastare anche una bella dose di splatter!! CONSIGLIATO!

Veramente interessante questo horror fuori dagli schemi e dai cliché stra-abusati del genere. I punti di riferimento e le certezze vengono stravolte più e più volte, fino al colpo di scena finale, decisamente molto efficace e che riporta in quota quello che sembrava un film banale ed idiota.
Mi ha ricordato sia Funny Games che Identity, e dunque non può essere meno che un buon film.
E poi Louise Griffiths è uno spettacolo!

Interessante, questa è per me la parola più indicata riguardo questo film.

A fronte di una povertà di location più o meno evidentie ed un plot poco credibile, almeno a tratti, la quantità di buone idee si fà comunque avanti (tipo trovata e design della sedia stessa, che permette di connettere tra loro diverse dimensioni temporali) e sangue e violenza non mancano di certo.

Si gioca troppo tra realtà ed immaginazione però, soprattutto nel finale, e questo rende ferraginoso il film, nonchè poco capibile (inoltre non si spiega totalmente cosa veramente il protaognista crede e cosa per davvero ha fatto o non ha fatto e quindi non si sà sino in fondo se questo è un personaggio positivo oppure negativo).

Ad ogni modo Mason (Broken del 2006) si riconferma buon autore di film di genere.

Bravi gli attori (anche se sarebbe stato meglio puntare magari su qualche volto più famoso), più che discreti gli sfx, buona la regia; vale una visione.

L'ambientazione di questo horror non è sicuramente originale, l'idea dell'ospedale psichiatrico in rovina è piuttosto usurata; ma il regista e lo sceneggiatore sfruttano al meglio la situazione. Infatti da una premessa banale si snoda un film avvincente, originale e decisamente ironico.
L'horror viene in seconda battutta mentre le situazioni e i personaggi strampalati sono il punto forte. Molto azzeccata la scelta del protagonista. Alcuni difetti piuttosto evidenti non mancano, ma nel complesso è un film godibile.

Straniante ma originale,questo nuovo film dell’accoppiata Adam Mason (regia) e Simon Boyes (sceneggiatura),parte da un assunto più volte sfruttato per poi discostarsene in maniera clamorosa.
Ambientato nel solito ospedale psichiatrico abbandonato,in cui tempo addietro un mad doctor ha condotto esperimenti poco ortodossi sui propri pazienti ,si sviluppa attraverso una trama mai lineare,con personaggi strampalati che nel decadente edificio troveranno un mare di guai.Ciò che affascina è la capacità di stravolgere la trama con disarmante facilità,di ribaltare i ruoli a più riprese senza preoccuparsi di mantenere una plausibile logica.Ma questa caratteristica non irrita,anzi coinvolge sempre maggiormente alla ricerca di risposte che arriveranno in un epilogo parecchio sanguinolento e volutamente trascinato per le lunghe,quasi esasperante nella sua durata,in cui buona parte dei dubbi verranno fugati.
Tutto ciò che appare fuori luogo o eccessivo è voluto,non dipende certo da carenze degli autori.Ovvio che poi alcune situazioni possano infastidire,non è infatti facile reggere una parte centrale estremamente dialogata con lo stesso argomento riproposto a getto continuo,gli innumerevoli fermi immagine commentati con voce fuori campo,il protagonista che si rivolge beffardamente allo spettatore come in Funny Games di Haneke o le battutine simil-demenziali di cui il film è pregno.Personalmente però ho trovato soddisfacenti questi sotterfugi adottati per discostarsi dalle solite produzioni mainstream.Esprimono personalità e voglia di mettersi in gioco da parte di Mason e Boyes,coraggiosi nello sperimentare a loro piacimento,riscrivendo e contravvenendo le regole del gioco senza preoccuparsi troppo della reazione dello spettatore.Da sottolineare il notevole uso delle luci,l’eccellente resa degli ambienti degradati e claustrofobici ,curiosa ma apprezzabile la fotografia come il parsimonioso ma ispirato utilizzo della colonna sonora.
Davvero bello,una ventata d’aria fresca in un panorama horror in cui ormai ci si limita ad affidarsi ai soliti e insopportabili clichè.

Questi sono i film che piacciono a me, finalmente qualcosa di nuovo e divertente. Forse l'elemento horror è la cosa meno interessante della pellicola (il bagno di sangue finale in realtà mostra veramente poco), mentre la parte ludica e cinefila è veramente interessante. La presa in giro infatti non è improvvisa ma largamente anticipata e lo spettatore non si sente (non dovrebbe, almeno) nemmeno preso per i fondelli.
Un esperimento, insomma, largamente riuscito. Da vedere solo sotto questa prospettiva, chi vuole un film horror "serio" (?) stia alla larga.

Massì, alla fine che sia un esperimento è chiaro come il sole. E se fossimo in dubbio ci penserebbe il protagonista a dissipare ogni incertezza. Il quale non è niente male, tra l'altro: infatti non si capisce mai se recita da schifo o se è così bravo da simulare di recitare da schifo per esigenze di sceneggiatura.
Fìgata quando pronuncia 'Gandalf'.

Personalmente non ho amato invece i fermoimmagine stile telefilm e alcuni punti morti, che in un prodotto del genere non so che ci stiano a fare. Perché è un film del tutto malato, se cercate una storia lineare o anche semplicemente scorrevole guardate altrove: qua tutto pare il contrario di tutto. O quasi, appunto.

Codicillo
piccolo blooper:

SPOILER

E' un film troppo cruento e crudele per i miei gusti. Le scene splatters finali non sono neanche riuscita a vederle. Pura follia.

Molto poco convincente horror della coppia Mason - Boyes, che precedentemente avevano fato parlare di se per il discreto "Broken".
E per dirla tutta, io ho preferito di gran lunga quest'ultimo al successivo "la sedia del diavolo".

In "Broken" tutto era risaputo, però le atmosfere funzionavano, era cattivissimo e tutto era semplice e lineare.
Qui invece si vorrebbe prendere per i fondelli lo spettatore con la voce ironica fuori campo, con la trovata finale e ribaltando più volte le cose.
Eppure, nonostante tutto, il finale è talmente ovvio e prevedibile da poterlo intuire dopo pochi minuti dall'inizio della dalla visione.
E oltretutto rimangono comunque diversi elementi poco chiari.

Tutto comunque è gradevole e ci sono diverse belle trovate. Fantastiche sono sopratutto le sequenze nell'altra dimesione e con il demone - molto Clive Barker - che un certo effetto lo fanno.
Per il resto niente di fantastico. L'inglese Mason è bravo però ho preferito il suo precedente.
Incredibilmente gnocca è la ragazza bruna.

Sicuramente non è un film per tutti..anche perchè la scelta del regista è molto coraggiosa..un continuo giocare con lo spettatore per sviarlo in tutti i modi dalla realtà con il sottile gioco tra finzione e ciò che sta accadendo realmente. Tuttavia l'azzardo a me è piaciuto e l'ho apprezzato..così come gli elementi ironici presenti all'interno della pellicola..ottima la dose di splatter nel finale folle e malsano..per me merita un buon voto.

e quindi direi ok a codesto film....forse un po' scontato...pero' si da' il suo bel da fare x deviarci dalla realta'...la regia e' tosta....i ferma immagine personalmente mi sono piaciuti...e pure i commenti fuori campo....l'ambientazione e' giusta...il protagonista pure....e poi un bel delirio di sangue bello tosto....
se guardate i contenuti speciali capirete il perche' della storia un po' cosi'....il film l'hanno fatto in 15 giorni praticamente riscrivendo la storia....
direi che x il tempo che avuto a disposizione hanno fatto proprio un buon lavoro!

Dopo il noioso ma cattivissimo Broken ecco che arriva il nuovo progetto di Adam Mason sempre con il fido Boyes alla co-sceneggiatura… Questo La Sedia del Diavolo è un film sperimentale e a conti fatti è davvero una sorpresa… Non necessariamente né completamente piacevole ma comunque è una sorpresa! E di questi tempi è già tanto…

Mason non segue nessun tipo di struttura narrativa nemmeno vagamente lineare né tantomeno c’è un minimo di logica insita nel film… Infatti bisogna dirselo chiaramente: La Sedia del Diavolo fondamentalmente è una presa in giro allo spettatore ed è lo stesso Mason a farlo dire nel film al protagonista…
La prima parte è un esplosione di assurdità e scempiaggine occultistiche senza senso tanto da sfociare nel delirio assoluto… Si pigia sul pedale del weird e del non sense quasi fine a se stesso tanto che alcune trovate o situazioni mi son piaciute moltissimo…
Poi improvvisamente la spiegazione pseudo-razionale (che di razionale non ha nulla in realtà) e una parte finale cruda, violenta, cattiva ma ancora (naturalmente) senza il minimo senso di una lunghezza e di uno strascicamento quasi snervante…

Con qualche riferimento a Lovercraft, una voce fuori campo una volta tanto non irritante, una fotografia oscura e quasi fastidiosa e un po’ di psicologia spicciola La Sedia del Diavolo è una presa in giro ma una presa in giro piacevole malgrado sia evidente come il film giri su se stesso senza andare da nessunissima parte…

Pieno zeppo di freze frame e dall’ambientazione malata ben riuscita, La Sedia del Diavolo mostra un nugolo di attori volutamente inetti e un paio di trovate notevoli qua e là per non parlare di una sottile ironia in puro british style…

Quando l’appassionato di horror è ormai troppo scafato da poterlo sorprendere non resta che prenderlo in giro… Sta allo spettatore avere l’intelligenza di guardare il film dall’ottica giusta altrimenti non ha senso stare a lamentarsi dell’ennesimo Saw o dell’ultimo rigurgito in jap style che ogni tanto riciccia fuori nei cinema…
E tra l’altro non è da tutti fare un horror che funge anche da auto-parodia e di questo bisogna renderne atto alla coppia Mason Boyes…

Può tranquillamente far schifo, sono il primo a dirlo, ma secondo me un film del genere va visto assolutamente in quanto ennesima dimostrazione che lontano dal mainstream c’è ancora gente che, con l’horror, tenta di fare qualcosa di diverso e di divertirsi facendolo…

Piacerà a pochi… Giusto così!

Non saprei esattamente che voto dare a questo psico-horror moderno.
Sono rimasto incredibilmente perplesso dalla seconda metà in avanti,poichè il film cambia repentinamente storia pur tenendo un filo logico tutto particolare ed anche il modo in cui è stato girato è del tutto inusuale per i canoni standard dell'horror di oggi!
Una specie di parodia di se stessa insomma,che smonta totalmente ciò che ci vuole fare credere il narratore che punzecchia continuamente lo spettatore fino al "colpo di scena" finale!

dopo l'ottimo broken torna il duo inglese ...il film non sarebbe male solo che come dice benzo24 si dovrebbe vedere sangue e violenza ma non si vede niente...un po come una promessa non mantenuta...(azz broken era abbastanza cattivello no?) e poi.. hem.. chi lo dice a mason di non esagerare con il fermo immagine?cmq si salva il protagonista gia comparso nell'ottimo revolver di guy ritchie..e cmq spero nel prossimo film perche comunque i due registi si vede che hanno talento.

Giusto giusto la sufficienza...

SPOILER

La storia si può apprezzare, così come anche le scene di sangue, ma purtroppo non mancano buchi enormi nella sceneggiatura che confondono un pò; come qualcuno ha già scritto, alla fine si rimane con parecchi dubbi.
Comunque se guardiamo il lato prettamente violento, scene piene di tensione non mancano, specialmente nell'ultima mezz'ora.

Trip assoluto questo nuovo flm di Mason.
Per buona parte del film gioca a prendere per il cul0 lo spettatore, riuscendoci perfettamente, creando una confusione totale dove non ci si rende conto di quello che si sta vedendo (bellissimo il pezzo in cui, fermo immagine e Nick che realizza che ciò che stiamo vedendo sia un pessimo b-movie recitato malissimo e pieno di assurdità) ..per poi ribaltare tutto in un bel finale, crudo e disperato.
Peccato per alcuni passaggi poco chiari o contraddittori..

SPOILER

Bel film psicologico con una trama molto curata e non dico originale ma che ti sa prendere, può sembrare a tratti forzato ma consiglio di guardarlo perchè non lascia nulla al caso.

un film sperimentale, che mostra appieno quanto il duo inglese sappia il fatto suo. con questa pellicola mason e boyes rifiutano categoricamente di andare diretti al punto, ma al contrario imbastiscono un gioco voyeuristico con lo spettatore, muovendosi agilmente fra realtà e immaginazione, esplorando i territori della pazzia e del dolore. intelligenti alcuni frangenti, in cui il protagonista ci chiede se abbiamo apprezzato hellraiser o pumpkinhead, o il prefinale in cui da' allo spettatore l'appellativo di 'p.uttana del gore' (gore whore) prima del definitivo twist narrativo che darà (ben poca) chiarezza alla trama.
il film è accompagnato dalla voce narrante del protagonista, lo psicopatico nick west, che spezza continuamente il ritmo con fermi immagine di sfottò verso i suoi compagni di sventura. l'espediente della voce fuori campo non mi è solitamente molto gradito, ma in questo caso riesce a caratterizzare benissimo il personaggio di nick, ed è anche piacevole sentirlo chiamare 'gandalf' l'anziano scienziato o incazzarsi per la soprarecitazione degli attori (lo so, non è una cosa facile da capire... dovete vederlo).
come in broken anche qui la confezione è ottima, M e B sono dei maestri nel conferire alle loro pellicole a basso budget un aspetto decisamente più ricco e non lontano dalle produzioni mainstream. eccellente anche l'uso del sangue, più che il 'quanto' quello che conta è il 'come' venga usato, e the devil's chair riesce ad essere un film brutale e violentissimo senza mostrare quasi nulla (proprio nulla no eh, sia chiaro).
recitazione così-così, ma vedendolo capirete che è impossibile dire se sia stata voluta o meno. la mia impressione è che la prima parte sia volutamente recitata in maniera pessima, perchè quando poi nel finale gli attori si mettono a fare sul serio offrono delle prove molto valide. bravissimo invece howard, che col passare dei minuti diventa sempre meglio sfaccettato e più folle.
un film che mi rimarrà in testa per molto tempo.