noi donne siamo fatte cosi' (1971)

Le opere riparatorie non vanno mai a buon fine: nato su richiesta di Risi, che avrebbe voluto la Vitti per il suo (pessimo) "La moglie del prete" prima che Ponti imponesse la Loren, e quindi con tutti i presupposti per farne un gran film. Purtroppo ciò che ne venne fuori è il solito, dozzinale e tedioso campionario di sketch come era di moda all'epoca, in cui la straordinaria Monica è chiamata a dar volto e anima ad una manciata di stereotipi femminili che avrebbero l'ambizione di rappresentare l'universo donna a 360 gradi. Nulla di più fallimentare, tra folklore fuori tempo massimo (l'episodio con la mamma napoletana che sforna figli all'impazzata), vaghe suggestioni libertarie (i frammenti della coppia sicula aperta e dell'operaia ribelle) e volgarità gratuite (l'inguardabile segmento dell'acrobata sulla motocicletta).
Non era la prima volta che si imbastiva una fiera fatua attorno ad un'attrice di grande talento (capitò anche alla MacLaine con il fiacco "Sette volte donna" ed alla Loren, ma con ben altri risultati), e l'eclettica Vitti (9) è l'asse portante di un'operazione vuota ed inconsistente (3) che si salva solo ed esclusivamente per merito della sua irripetibile interprete.