phantasm 3 (1994)

Don Coscarelli continua da dove si era interrotto l'ultima volta presentando nuovamente le avventure di Mike e Reggie contro "il grande vecchio" interdimensionale e profanatore di tombe.....
"Phantasm 2" non era proprio il massimo, risultava molto più spartano rispetto al primo episodio e a quanto pare con questo terzo capitolo le cose non migliorano tanto, anzi, per niente direi....
La saga introduce nuovi personaggi più tendenti all'action e il divertimento, al punto che sembra di vedere una versione dei poveri di "Conan il distruttore"...
C'è la negra cazzuta dai capelli cortissimi,il bimbo Superman dalle mille risorse(inutile come personaggio tra l'altro), il mitico Reggie sempre più incazzàto che mai e Mike(assente per quasi tutto il film se non un pochino all'inizio e alla fine)....
La trama non presenta quasi più nulla di macabro, l'horror cerca di rimanere con qualche scena splatter ogni tanto, ma ciò nonostante non basta a cancellare quella patina di action movie fantascientifico....non c'è più nulla che metta a disagio lo spettatore e Coscarelli cerca di rispolverare il mito di Phantasm con qualche rivelazione sui misteri della saga(come ad esempio le origini delle famose sfere d'acciaio volanti)...
Tuttavia il film arranca parecchio, nonostante alcuni misteri svelati non si percepisce nient'altro di interessante, riuscendo ad intrattenere solo grazie al ritmo accettabile.....
Solo per i curiosi che intendono completare la saga di Phantasm....

E' un brutto capitolo questo terzo film. Qualitativamente parlando perde già parecchio dal secondo, più convenzionale, ma rispetto al primo manca completamente quell'atmosfera onirica che lo rendeva un vero gioiello del genere. L'elemento horror non manca ma rimane sfumato dalla componente action che divente sempre più prevalente nel film. La sceneggiatura è mediocre e i dialoghi non sono certo favoriti dal pessimo doppiaggio in italiano. Malgrado il ritorno in scena di Baldwin e Thornbury e le conferme di Bannister e il grande Angus Scrimm è un film che concentra troppo nel finale le novità, tanto che per gran parte della pellicola sembrava di assistere ad una replica del secondo film, che un suo sequel.