quel pomeriggio di un giorno da cani regia di Sidney Lumet USA 1975
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quel pomeriggio di un giorno da cani (1975)

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locandina del film QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI

Titolo Originale: DOG DAY AFTERNOON

RegiaSidney Lumet

InterpretiAl Pacino, John Cazale, Charles Durning, James Broderick, Beulah Garrick, Chris Sarandon, Lance Henriksen, Penelope Allen, Carol Kane

Durata: h 2.04
NazionalitàUSA 1975
Generepoliziesco
Al cinema nel Novembre 1975

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Trama del film Quel pomeriggio di un giorno da cani

Il 22 agosto 1972, tre balordi assaltano una banca di Brooklyn. Uno dei tre si tira subito indietro e scappa; Sal e Sonny restano intrappolati nei locali della banca dopo l'intervento fortuito della polizia.

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Voto Visitatori:   8,21 / 10 (142 voti)8,21Grafico
Migliore sceneggiatura originale (Frank Pierson)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale (Frank Pierson)
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Voti e commenti su Quel pomeriggio di un giorno da cani, 142 opinioni inserite

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DogDayAfternoon  @  16/05/2013 21:16:26
   10 / 10
Il miglior film del miglior attore doppiato dal miglior doppiatore. Potrebbe bastare questo incipit per correre a comprare il dvd se ancora non lo avete fatto. Quel pomeriggio di un giorno da cani ha tutto, gli attori i dialoghi la storia tra il comico e il drammatico che ti tiene sempre sulle spine…e poi magnifica l'ambientazione nella canicola estiva con i sudori che scendono copiosi, il "dog day afternoon" che Sonny e Sal non si aspettavano. Se proprio vogliamo trovare una pecca forse quella telefonata con Leon un po' troppo lunga e piatta che potrebbe far momentaneamente cadere l'attenzione, ma vorrebbe dire andare proprio a cercare il pelo nell'uovo. Al Pacino e John Cazale rappresentano qui forse una delle migliori coppie che il cinema abbia mai avuto, l'innocenza di Sal e l'istintività di Sonny funzionano alla perfezione. Un film da guardare e riguardare e riguardare.

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Ultima risposta 04/06/2013 21.39.55
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pinhead88  @  30/03/2011 16:14:36
   8 / 10
Ottimo e sagace.

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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  15/10/2010 00:20:55
   9 / 10
Mi sono spesso chiesto come si possano incensare filmetti melensi come "John Q." o "Mad City" quando Lumet ci ha consegnato un tale capolavoro con 40 anni di anticipo.
Il film è qualcosa di letteralmente straordinario, non solo come lucido apologo degli eventi vissuti nell'era sensazionalistica della diretta tv, o come feroce atto d'accusa di un'America che divora i suoi idoli senza cognizione di causa. "Dog day afternoon" è anche una monumentale prova registica, un irripetibile saggio di recitazione drammatica, un encomiabile esempio di perizia sceneggiativa (da una storia realmente verificatasi e raccontata sulla rivista "Life").
Cinema vibrante, profondamente sociale, che non si dimentica.
Memorabile Pacino e il suo personaggio.

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Ultima risposta 15/10/2010 01.06.58
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JOKER1926  @  15/04/2010 17:36:18
   7 / 10
Nella cinematografia dello sfavillante Sidney Lumet rientra fra i suoi lavori di primissimo piano "Quel pomeriggio di un giorno da cani", titolo sarcastico che fotografa un evento reale avvenuto a Brooklyn alcuni anni prima, insomma la regia attratta probabilmente dalle lunghe e asfissianti dinamiche della rapina e dal "magnetismo" e insomma dalla particolarità dei rapinatori marchia su pellicola, dietro un immenso lavoro tecnico, questa storia, ovvio, le enfatizzazioni sono dietro l'angolo.

"Quel pomeriggio di un giorno da cani" si sviluppa in un' America folle, lunatica marchiata da una guerra (quella del Vietnam) che ha cambiato in modo consequenziale un po' la visione del cittadino americano, oltre, logicamente, a estrapolare in esso la mentalità dell'America denunciando e criticandone determinati aspetti nella sfera squisitamente sociale/politica.
A manovrare i fili del gioco un Al Pacino che si cala "anema e core" in un ruolo difficile, ovvero in quello di un improvvisato imbranato rapinatore di banche. Ad accompagnare in scena questo determinato e straordinario attore troviamo John Cazale in una prova asciutta e "cinica", ed era difficile far "da spalla" al mostro di Al Pacino.
Ottimi anche gli altri attori, la regia di Lumet cura scrupolosamente le icone del film proponendo persone carismatiche, indubbiamente ammaliatrici, il direttore di banca, le ragazze ostaggio e i vari personaggi polizieschi.
Il film praticamente non annoia nonostante la palese circoscrizione degli scenari, pellicola sempre vibrante sul piano del ritmo, che a Mio modo di vedere pecca in una ricalcata ed esilarante maniacalità, da parte di Lumet, di voler edificare un "Mito" in Sonny acclamato eroicamente da una massa "confusa", le sue "ascese" in piazza a muso duro con la polizia sanno un po' di retorica e si introducono in un alone socialmente rivoluzionario.
L'ironia (nera) e il paradossale che avvolge tale lavoro inoltre in parte rende reale, vero questo film, la quasi "alleanza" ostaggio/rapinatore ha dell'incredibile, gli atteggiamenti imbranati da ambedue le fazioni polizia/rapinatori hanno un sapore magnifico e guidano le masse in un delirante viaggio.

"Quel pomeriggio di un giorno da cani" arriva poi ad un finale molto drammatico e tremendamente sprezzante, sequenze finale d'èlite della Cinematografia.
A frenare parzialmente il prodotto qualche buco di sceneggiatura, insomma l'icona di Al Pacino è un po' contraddittoria e un po' (troppo) costruita, insomma regia a tratti lievemente goliardica; pellicola composta comunque da parti morte, alcuni passaggi potevano essere benissimo evitati, non convince nemmeno la penosa storiella di Sonny circa l'omosessualità, troppo "demagogica" e quindi studiata ad arte da un Lumet sotto alcuni aspetti morboso, ma in linea di massima grande lavoro.

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Ultima risposta 25/04/2010 19.00.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  27/03/2010 11:52:05
   8½ / 10
Chi sono i comuni criminali? Ecco qui: sprovveduti e intrappolati, topi più che cani.
Pavidi, più che gli ostaggi, Lumet fa della loro gabbia un palcoscenico: mentre intorno perversa la cagnara delle folle, delle forze dell’ordine, dei media, degli spettatori.
Pacino è un grande istrione. E anche Cazale è bravo nel ruolo dell’intontito. Ma il merito più grande rimane quello del regista. “Quel pomeriggio di un giorno da cani” non è solo un bel film ad alta tensione; ma anche crudo, ben misurato, intelligente.

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Ultima risposta 27/03/2010 18.53.55
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BlackNight90  @  28/08/2009 03:35:38
   9½ / 10
Quoto il commento di Gondrano, un film di una forza impressionante soprattutto visti i tempi, che mantiene un ritmo serrato fino all'inevitabile finale, i momenti di pausa (quelli che a molti tristemente sono sembrati di noia) son quelli riservati alle amare riflessioni dei due protagonisti in modo da farli sembrare più vicini a noi, più 'umani' a differenza di come i mass-media vorrebbero rappresentare.
Un capolavoro che urla a voce alta i suoi argomenti di denuncia affidandoli al grido di rabbia di un Al Pacino incredibile, alla sua miglior interpretazione di sempre. Grandissima regia di Lumet che dimostra ancora una volta di essere un maestro nel girare film in un'unica unità di luogo (si veda 'La parola ai giurati'), come se fossimo in un teatro e Pacino ne è il mattatore assoluto.
Molti film con trame simili sono debitori di questo capolavoro (ad esempio il recente JCVD) che rimane irragiungibile.

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Ultima risposta 28/08/2009 03.41.05
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everyray  @  07/07/2009 17:29:07
   8½ / 10
Incredibile e rocambolesca rapina basata su un fatto realmente accaduto.
Il film è sceneggiato in maniera perfetta ed intelligente e per tutto il tempo si respira un'aria pesante,come se fossimo noi stessi ostaggi nella banca,ma in fondo in fondo il tifo lo facciamo per Pacino & co.
Eccellente

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Ultima risposta 16/07/2009 02.47.14
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Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  13/09/2008 02:13:14
   8½ / 10
che dire che dire .... sarebbe stato lui il favorito nella notte degli oscar però gli è stato rubato quasi tutto dal capolavoro di Forman

una storia vera portata sullo schermo nel '75 da un genio come Lumet che racconta la storia di due ragazzi Sonny e Sal da poco conosciuti che vogliono rapinare una banca ottenendo soldi facili senza grandi problemi e pesi sulla coscienza (da buono cattolico - Al Pacino), però ciò che doveva durare una decina di minuti è durata più di una decina di ore. E cosi la maggior parte del film si svolge nella banca e nei suoi dintorni.

Lumet ci ha proposto un film non reale ma naturale nel suo contesto, perchè cosi lo si vive meglio - cattura lo spettatore.

I due rapinatori sono stati interpretati benissimo dagli attori (Pacino e Cazale), specialmente la figura di Sal un ragazzino-promessa, un uomo che è ancora bambino, ingenuo ma allo stesso tempo molto serio che sarà poi l'unica vera minaccia della polizia e FBI. L'amante di Sonny è un vero tesorino, mai esagerato come invece domastrano alcuni film di oggi (con i gesti e la parlatina fuori dal comune). Il rapporto tra i due, il regista non li fa notare troppo come gay (se no ... ci voleva il baccio e lì Amen) ma più come persone che si amano e hanno bisgno uno dell'altro.

in sostanza la trama e semplice però non annoia per via della mano esperta del regista e cosi introduce di tutto (la moglie i figli, l'amante, Attica !!! Attica !!! ... ) fino ad arrivare al minibus dove abbiamo un svolta.

la caratterizzazione dei personaggi è fatta molto bene, specialmente del protagonista Sonny.

è un film da consigliato, penso che per quegli anni è stata una bomba andare a vederlo al cinema.

il difetto è forse l'ambiente che si crea dentro la banca (nel corso del fim), ma anche all'inizio la cassiera o quello che era mastica tranquillamente una chewing gum come se niente fosse (sembrava che al posto dei rapinatori è entrato Babbo Natale cosi sorrideva), li vedo troppo amici fra di loro i cattivi con i buoni - poco realistico.

una lezione del cinema !!!




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Ultima risposta 02/12/2008 18.31.12
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  24/03/2008 10:41:41
   8 / 10
Altro film da vedere assolutamente con interpreti d'eccezione.
Uno scontro rapinatori-polizia che turba improvvisamente la monotonia quotidiana, uno scontro fatto di parole, compromessi e promesse infrante.
Nella parte dei due rapinatori improvvisati Al Pacino e John Cazale, destinati inevitabilmente a perdere già dall'inizio, si accorgono troppo tardi di non essere abbastanza duri per questo lavoro.
Tensione, frenesia, adrenalina in questa miscela di buon cinema tratto da una storia vera.
Possono sopraggiungere le lacrime nei casi più affetti da "commozione spontanea".

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Ultima risposta 29/03/2008 18.34.22
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bil85  @  21/03/2008 01:04:09
   6 / 10
Il 6 è sopratutto perchè Al pacino è un grandissimo attore e lo dimostra anche in questo film, che sembra cominciare bene ma va avanti lento e noioso.
Da ricordare la telefonate con il gay e la moglie(ti fanno venire voglia di dormire)
per non dimenticarsi del testamento dettato a voce(di una noia pazzesca)
Ho visto il film perchè consultando il sito, ho visto che aveva la media superiore all'8, ma se questo è un film da 8 i film veramenti belli che voto dovrebbero avere,
100?

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Ultima risposta 23/04/2008 14.29.17
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jess  @  04/08/2007 09:22:46
   7 / 10
Bello.
Un film poliziesco come "The Departed"(Ma è piu bello The Departed.
Non vi dispiacerà guardarlo.

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Ultima risposta 31/10/2007 00.58.26
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Oblivisca  @  04/05/2007 20:43:43
   8 / 10
Grandissimo al Pacino, mi è piaciuto veramente tantissimo in questo film... Paradossale quasi assurdo...

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Ultima risposta 13/09/2007 14.04.12
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Cardablasco  @  09/02/2007 15:20:58
   7½ / 10
Bel film e bella storia,ottimo Al Pacino.Gran bel film

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Ultima risposta 29/03/2008 18.39.00
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BobRobertson  @  17/01/2007 18:55:52
   7½ / 10
Un bellissimo film di lumet kon un al pacino ed un cazale ad alto livello...
la pellikola è basata su un fatto realmente akkaduto ke tenne gli amerikani inkollati ai teleschermi!

Lumet kome sempre c regala bellissime emozioni......

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Ultima risposta 13/09/2007 14.10.52
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  20/04/2006 10:26:14
   8 / 10
bellissimo film tratto da una storia vera, con un sempre vigoroso al pacino anche se a tratti si lascia prendere un po troppo :)

notevole e bella differenza tra i due rapinatori....

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Ultima risposta 29/03/2008 18.41.29
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al_pacino  @  19/02/2006 00:36:01
   4 / 10
Girare un film in un unico interno, ovvero la banca, non è facile, ma questo non giustifica la lentezza eccessiva ed inutile che ha come unico risultato quello di annoiare. Vi sono molte scene a mio parere superflue e banali, inoltre la spalla del protagonista ha un ruolo troppo marginale. La prova di Al Pacino è buona, ed il film descrive i personaggi con molta cura, cercando anche di affrontare temi molto delicati per il 1975, come l'omosessualità.
Nonostante questo il film mi ha deluso ed annoiato, non riesco a capire come lo si possa trovare avvincente, forse solo nella primissima parte.

6 risposte al commento
Ultima risposta 29/08/2008 01.07.52
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desi  @  27/01/2006 15:26:22
   6 / 10
Regia e interpretazione da urlo.
La sceneggiatura è originalissima e non per niente ha ricevuto l'Oscar.
Pecca di intervalli noiosi, distaccati e freddi che non aiutano lo spettatore a mantenere alto l'interesse e l'adrenalina della parte iniziale.
Unico ma grande neo.
Controverso

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/09/2007 14.15.25
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  30/11/2005 08:15:07
   7 / 10
molto avvincente.ti tiene "legato" alla poltrona per quasi due ore...io non conoscevo la storia e quasi mi è dispiaciuto il finale...il voto non è altissimo per alcune parti abbastanza grottesche

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Ultima risposta 13/09/2007 14.14.48
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  08/09/2005 18:49:01
   7 / 10
Gran film di Lumet, con un ottimo Al Pacino.
Considerando che il 90% del film si svolge in un interno (la banca) e che il film riesce a mantenere un ritmo serrato dall'inizio alla fine, un applauso Lumet se lo merita davvero.
Alcuni eccessi però non lo elevano a capolavoro e forse non si è sfruttata a dovere l'opportunità di fare una acida critica al sistema dell'informazione.
Resta comunque un buon film.
Da citare anche la bella prova di Cazale (Sal) e di C. During (il poliziotto che tratta con i rapitori).


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Ultima risposta 30/03/2008 13.33.30
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