rango (2011)

Notevolissimo e atipico western con protagonista un simpatico camaleonte imbranato. Sbalzato fuori dalla teca in cui vive finisce in mezzo ad un'assolata highway, dopo aver rischiato di essere investito (dai protagonisti di "Paura e Delirio a Las Vegas"), finisce a Dust, cittadina di frontiera il cui nome riassume bene lo stato delle cose in quel luogo dimenticato da dio.
Sfruttando la sua dote naturale di attore e soprattutto la sua passione per la recitazione, comincia a spacciarsi per un abile pistolero. Ben presto comprenderà di essersi infilato in un bel pasticcio. Dovendo indagare sulla penuria d'acqua che da tempo tormenta la cittadina si troverà a fronteggiare un progetto malavitoso ordito da spietati criminali.
Gore Verbinski si dà all'animazione in maniera esaltante, con un cartoon contraddistinto da trovate geniali e da un ritmo rutilante. Sicuramente non di facile collocazione per quanto riguarda la fascia d'età cui è destinato - ai bambini difficilmente piacerà- seppur dotato di tutti i crismi per essere amato da un pubblico più maturo, soprattutto se in grado di riconoscere e apprezzare le innumerevoli citazioni sparse in ogni dove.
Palese l'influenza di Sergio Leone e dei suoi leggendari spaghetti western, sono inoltre facilmente individuabili molteplici rimandi ai grandi classici del genere come "Mezzogiorno di fuoco". Poi risultano piacevoli gli excursus autoriali guardando al "Chinatown" di Polanski, senza dimenticare capolavori immortali come "Apocalypse now" fino a raggiungere misconosciute pellicole tipo "Caccia spietata". Zibaldone citazionista dalla storia avvincente, "Rango" convince nei suoi eccessi stralunati, delineando un folgorante spaccato sul vecchio West tra classicismo e aperture al limite del lisergico e del nonsense. Un lavoro davvero curioso, spesso sopra le righe senza sovraccarichi esagerati.
Bella sorpresa.