suor letizia - il piu' grande amore (1956)

Una suora confusa dall'istinto materno che si risveglia all'improvviso e che come un fiume in piena travolge la sua vita, fino ad allora, ordinata e lineare.
Ennesima ottima interpretazione (premiata) della Magnani che da sola, o quasi, riesce a far diventare un soggetto semplice, e in certi momenti troppo indaffarato nel cercare la lacrima, in una esperienza ludica ricca di emozioni e coinvolgimento.
Bravo il bambino protagonista.

"Suor Letizia" è un film che fa parte immancabilmente dei miei ricordi da ragazzino. Non sempre Camerini è riuscito a bilanciare degnamente il supporto tra il pathos emotivo della vicenda e il ricorso (talvolta gratuito) al dramma strappalacrime, però nell'insieme funziona. La Magnani non è affatto fuori-parte come dissero i critici dell'epoca: è un fiume in piena (anche di lacrime sì) ma riesce ad essere davvero credibile nei panni di questa religiosa profondamente divisa dall'amore di Dio e quello, represso, di una vera "madre". Camerini attinge al neorealismo senza però aggiungere molto di suo. Efficace invece la sottile invettiva contro gli ambienti ecclesiastici, colpevoli di diramare amore senza percepirne il coinvolgimento interiore di certi religiosi