super 8 (2011)

Operazione nostalgia che non mantiene tutto ciò che promette. Da un lato si guarda al film col cuore aperto, felici di ritrovare personaggi e situazioni che avevamo imparato ad amare in alcuni grandi film per ragazzi a cavallo tra i '70 e gli '80 (ed in questo "Super 8" è una delizia, con spreco di omaggi da "E.T", "Incontri ravvicinati", "Stand by me", "Poltergeist"...); dall'altro ci si accorge che la sarabanda di straordinari effetti speciali tenta malamente di coprire le falle di uno script, non dico abusato, ma abbandonato a se stesso. I capolavori di Spielberg e soci riuscivano a mantenere una prodigiosa linea di credibilità anche in storie che andavano totalmente fuori dall'ordinario (e "Incontri" in questo senso è imbattibile) mentre il peccato originale del film di Abrams sta prorpio nel perdere il controllo del fantasy fino a trasformarlo, nella seconda parte, in una (bella) copia di "Starship Troopers", con tanto di carri armati che sbucano da dietro a ogni angolo, perdendo qualunque appiglio di credibilità. Lo stesso colpo di scena, con la rivelazione della 'creatura', non è nulla di originale, anzi rimanda ad un'altro fallimento clamoroso, "Signs" di Shymalan. Peccato non essere riusciti a mantenere la linea citazionista-cinefila della prima parte, tuttavia quando una casa di produzione come la Amblin si mette in moto, i risultati visivi sono a dir poco strabilianti, e almeno in un paio di sequenze "Super 8" riesce a fare centro: il disastro ferroviario iniziale (mozzafiato!) ed il poetico finale 'spielberghiano' (narrativamente sconclusionato ma mirabile agli occhi).
Bravissimi i piccoli protagonisti ed esilarante il filmino super8 nei titoli di coda.
Un gradevole ritorno al passato per tanti adulti che, sotto sotto, sono ancora un pò bambini.