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In “Sussurri e Grida” è il rosso il colore del dolore, dolore che appare come l’unico luogo in cui la sterilità dei sentimenti delle due sorelle viene scalfita, così come il rosso caldo e strabordante all’interno della casa inonda il nero gelido dei vestiti di Kanin e Maria. Quest’ultime (in particolare Maria), infatti, ritrovano immediatamente il loro distacco nei confronti dei sentimenti e delle emozioni, non appena arriva il momento di andar via da quel luogo. La dolorosa angoscia che il film trasmette è così lancinante da divenire insostenibile quando Agnese urla il suo dolore attraverso rantoli tanto assordanti quanto penetranti, che come risposta ricevono l’imbarazzante e freddo silenzio delle sorelle, attenuato, nel contempo, solo dall’affetto di Anna, quello stesso affetto che la serva avrebbe dato alla sua bambina, se solo avesse potuto.