the abcs of death regia di Angela Bettis, Hélène Cattet, Ernesto Díaz Espinoza, Jason Eisener, Bruno Forzani, Adrián García Bogliano, Xavier Gens, Noboru Iguchi, Thomas Cappelen Malling, Jorge Michel Grau, Yoshihiro Nishimura, Banjong Pisanthanakun, Simon Rumley, Marcel Sarmiento USA 2012
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the abcs of death (2012)

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locandina del film THE ABCS OF DEATH

Titolo Originale: THE ABCS OF DEATH

RegiaAngela Bettis, Hélène Cattet, Ernesto Díaz Espinoza, Jason Eisener, Bruno Forzani, Adrián García Bogliano, Xavier Gens, Noboru Iguchi, Thomas Cappelen Malling, Jorge Michel Grau, Yoshihiro Nishimura, Banjong Pisanthanakun, Simon Rumley, Marcel Sarmiento

InterpretiIngrid Bolsø Berdal, Erik Aude, Iván González, Dallas Malloy, Peter Pedrero, Kyra Zagorsky, Fraser Corbett, Darenzia, Sarah Bonrepaux, Chems Dahmani, Lucy Clements, Greg De Cuir, Miguel Insua, Xavier Magot, Joshua Diolosa, Manon Beuchot, Kim Richardson

Durata: -
NazionalitàUSA 2012
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 2012

•  Altri film di Angela Bettis
•  Altri film di Hélène Cattet
•  Altri film di Ernesto Díaz Espinoza
•  Altri film di Jason Eisener
•  Altri film di Bruno Forzani
•  Altri film di Adrián García Bogliano
•  Altri film di Xavier Gens
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Trama del film The abcs of death

Un'antologia di ventisei capitoli dedicati al tema della morte, dalla più brutale alla più dolce.

Film collegati a THE ABCS OF DEATH

 •  THE ABCS OF DEATH 2, 2014
 •  ABCS OF DEATH 2.5, 2016

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Voto Visitatori:   5,62 / 10 (26 voti)5,62Grafico
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Voti e commenti su The abcs of death, 26 opinioni inserite

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76mm  @  07/12/2018 12:36:44
   5½ / 10
Consigliato da un amico, a cui per questo motivo ho tolto il saluto (scherzo), ho approfittato di un pomeriggio libero per spararmi in stecca i due capitoli di questa saga di corti.
L'esperimento è interessante, i risultati piuttosto altalenanti (tendenti al brutto in verità).
Il voto finale è la media matematica di quello dato ad ogni episodio…credo però che sia opportuno spendere due parole su ogni singolo frammento, come hanno fatto altri, perché le cose buone comunque ci sono e meritano di essere distinte dalla mediocrità generale.

SPOILER PRESENTI

A
Un brutale uxoricidio si rivela un atto di pietà.
L'inizio non è proprio dei più incoraggianti, ma c'è una discreta dose di gore che mi fa ben sperare per il prosieguo.
Voto 5

B
Storiella già vista e sentita mille volte. Chi scopa muore. Banalissimo ed innocuo.
Voto 4

C
La circolarità del tempo. L'ineluttabilità del fato. Il nastro di Moebius.
Roba troppo complessa per essere trattata in una manciata di minuti.
Confuso ed inconcludente.
Voto 5

D
Almeno questo è girato bene.
Voto 6.5

E
Brutto brutto. Senza se e senza ma.
Voto 4

F
Mi piace chi ha il coraggio di osare. Lo salvo per le intenzioni (perché come realizzazione ci sarebbe da discutere).
Voto 6

G
Visto due volte.
Dopo la prima la reazione è stata del tipo :"ma che caz.zo è?"
Poi l'ho rivisto per essere certo di non essermi perso nulla ed in effetti mi ero perso la scena del sacco coi mattoni.
Con questa sfumatura acquista un suo perché e trasmette una sottile inquietudine.
A volte basta lasciarsi sfuggire un piccolo particolare per travisare il senso di un'opera.
Voto 6.5

H
Godibile per la peculiare tecnica di animazione. Solo per quella.
Voto 5.5

I
Questo si prende molto sul serio. Troppo. Sembra lo spot di un centro antiviolenza. Mi pare che stoni con l'atmosfera goliardica generale del progetto.
Voto 5

J
Ah questi giapponesi…
Non so…ci sarà sicuramente un senso legato in qualche modo alle loro tradizioni…il seppuku (o harakiri che dir si voglia), il codice del samurai e tutte quelle robe lì, che perdono di significato non appena oltrepassati di mezzo metro i loro confini.
Inesportabile.
Voto 4

K
Volgare ma tutto sommato divertente.
Voto 6.5

L
Bella sorpresa.
Quando ormai iniziavo a pensare che difficilmente qualcuno sarebbe riuscito a lasciare il segno con così poco tempo a disposizione mi sono dovuto ricredere.
Certo, spinge molto sul pedale dell'estremo e del cattivo gusto, ma in fondo non siamo al Giffoni giusto?
E poi è più disturbante nella concezione che non nella effettiva realizzazione (alla fine non è che si veda chissà cosa sullo schermo).
Voto 7,5

M
Poca roba.
Il suo solo scopo è quello di shockare con l'inquadratura finale.
Per quanto mi riguarda non ci riesce.
Voto 4.5

N
Lui è un idiota.
Lei ha qualche problema nella gestione della rabbia.
Il pappagallino causa un incidente diplomatico.
E' praticamente la versione filmata di una vecchia barzelletta spinta.
Voto 5

O
Un amplesso portato alle estreme conseguenze.
Bella l'idea.
Suggestiva la realizzazione.
Non vado matto per questo genere di cose ma ne riconosco il valore.
Un corto artistico.
Voto 7

P
Montaggio troppo frenetico.
Fa comunque la sua figura.
Mors tua vita mea.
Voto 6.5

Q
Idea simpatica.
Qui c'è la migliore battuta di tutto il film.
La si butta un po' in vacca nel finale.
Voto 6

R
Anche qui mi sono avvalso della seconda visione.
In questo caso però, al contrario di quanto successo con G, i miei dubbi non sono stati fugati.
Da Spasojevic mi aspettavo qualcosa di un po' più spinto e un po' meno criptico.
Voto 5

S
Il twist finale è la sua arma vincente.
Fino a quel momento non è che mi stesse prendendo troppo bene.
Voto 6

T
Corto animato in stop motion.
Originale e molto curato.
Voto 7

U
L'impressione è quella di essere finito dentro un videogioco.
E io non amo i videogiochi.
Voto 5

V
Non male.
Ho letto che in origine l'idea era nata per farne un lungometraggio.
In effetti c'è troppa roba per essere sviluppata adeguatamente in così poco tempo.
Voto 6

W
What the fuck?
Il suo titolo è anche l'unica espressione adeguata per commentarlo.
Probabilmente il peggiore del lotto.
Voto 4

X
Pretestuoso e sciocco.
Può capitare di imbattersi in qualcuno di particolarmente maleducato, ma da qui a far passare l'idea che le persone sovrappeso siano costantemente derise ad alta voce da chiunque incontrino per strada ce ne passa.
Non mi ha trasmesso nulla.
Voto 5

Y
Altra storiella di vendetta vista e stravista.
Voto 5

Z
Gustose le citazioni kubrickiane.
Nella sua anarchica follia ha un suo perché, a differenza di W.
Non colpisce nel segno (la critica agli Stati Uniti è piuttosto confusionaria) ma ci prova in maniera non banale.
Ed è anche il più eccitante di tutti.
Voto 6.5

Presto commenterò anche il secondo capitolo.

topsecret  @  27/03/2016 18:45:30
   4 / 10
L'ABC della noia: deliri in libertà!
A parte una piccola empatia con l'episodio FART (ho sentito il bisogno di scoreggiare anche oltre la fine) questa compilation delirante non mi ha trasmesso nulla.

GianniArshavin  @  27/01/2016 17:02:10
   5½ / 10
Sulla carta questo progetto cinematografico poteva essere qualcosa di nuovo e interessante , visto l'ampio respiro di dell'operazione che comprende 26 registi di tutto il mondo impegnati in brevi corti che hanno a che fare con la morte.
Purtroppo a conti fatti da quest'idea accattivante è nato un prodotto non totalmente sufficiente vista la qualità medio-bassa dei vari segmenti.
I corti affrontano svariate derivazioni dell'horror : molto gettonato lo splatter (sangue a fiumi e violenza a badilante),non manca il trash (a tratti accompagnato da una dose non indifferente di cattivo gusto)e sono presenti anche molti lavori ironici . A completare questo cocktail abbiamo corti molto grotteschi ed un interessante lavoro a sfondo fantascientifico.
Come detto la qualità resta abbastanza scadente , anche se buone cose da segnalare le troviamo nei corti B,D,I,S,V e X (tutti i capitoli sono ordinati seguendo le lettere dell'alfabeto). Simpatici i corti Q e T , strano quello della lettera R mentre il migliore è Libido,malato e folle a livelli estremi. Tutti gli altri lavori invece oscillano fra la mediocrità e la bruttezza pura.
Deludono i nomi più di spicco del lotto, come Ti West ,Nishimura e Iguchi. Avevo molta curiosità verso il prodotto di Spasojevic , ma come detto risulta alquanto strambo anche se tecnicamente perfetto.
Dunque una pellicola che poteva dare indubbiamente qualcosa in più visti i buoni presupposti.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  11/02/2015 17:54:19
   2 / 10
Ci siamo cascati tutti una volta nella vita. Dare un buon voto ad un prodotto indifendibile solo perché ci stuzzica qualcosa nelle viscere. Ma con The Abc's of Death non siamo nemmeno nei terreni del trash. Perché a parte un episodio (la gara di masturbazione per salvarsi la vita) nulla è salvabile. Nulla è nemmeno divertente. Ed è questo il guaio. Quattro risate - che si dimenticano in fretta - vedendo peti angelici e poi il baratro. Microstorie che annoiano e mai appassionano. Schizzi amatoriali e/o pretenziosi.

Inutile. Media voto decisamente troppo alta.

InvictuSteele  @  11/02/2015 12:13:27
   2½ / 10
Non mi piacciono questi concept-movies perché sono progetti difficili da realizzare, soprattutto per registi e produzioni amatoriali che scadono spesso nella boiata assoluta. Anche questo ABC della Morte non fa eccezione: orrendo, delirante, realizzato malissimo, pretenzioso, con poche idee e con storie inutili. Un minicortometraggio più brutto dell'altro dove si salvano davvero pochissime cose, per quanto mi riguarda raggiungono la sufficienza stentata giusto un paio di corti, gli altri affossano in una media mediocre. Il mio è un giudizio duro e sono il primo a seguire la scena indipendente, ma queste operazioni sono rischiose e troppo difficili da portare a termine con risultati positivi, il poco tempo a disposizione per ogni microfilm e il basso budget hanno fatto il resto. Bocciato.

steven23  @  28/11/2014 15:37:57
   5½ / 10
Ok, prendendo spunto da chi mi ha preceduto direi che sarà meglio commentare episodio per episodio sperando di riuscire ad essere estremamente sintetico. Urge, però, una piccola premessa; non puoi costruire 26 episodi in 2 ore di pellicola, significa nemmeno quattro minuti a testa di media e il risultato, salvo eccezioni, è per forza di cose mediocre.
A- Apocalypse: "wow", ho pensato, cominciamo proprio bene. Corto assolutamente insignificante e neppure valido a livello di realizzazione. Voto: 4
B-Bigfoot: nella sua scarsa originalità mi è piaciuto, oltretutto ha dalla sua una discreta atmosfera e un cattivo che, nell'unica scena in cui viene inquadrato in volto, fa il suo inquietante effetto. Voto: 6.5
C-Cycle: non puoi pensare di giocare con il tempo in un corto di cinque minuti scarsi, il rischio è troppo. Buona l'unica scena violenta presente ma nulla più. Voto: 5
D-Dogfight: la prima, piacevolissima sorpresa dell'intera pellicola. Corto girato al rallenty in cui un uomo deve vedersela in combattimento con un cane... non aggiungo altro, ma è davvero ben diretto e l'idea è buona. Voto: 7.5
E-Exterminate: Angela Bettis ci narra di uno strano incontro uomo-ragno. La visuale dagli occhi del ragno ricorda molto "Sick Girl" in cui era lei la protagonista. Ecco la differenza! Torna a recitare Angela, la regia lasciala ad altri. Effetti speciali pessimi. Voto: 4.5
F-Fart: dico solo una cosa, che coraggio!!! Non conosco il regista e dopo questa autentica porcheria non ci tengo nemmeno a vedere altro sul suo conto. Delirante! Voto: 2
G-Gravity: probabilmente è al livello del precedente non tanto per l'assurdità del tema trattato quanto per l'inutilità del corto. Da cosa viene colpito il surfista? E' la forza di gravità? Ah beh, ora è tutto più chiaro!! Voto: 3
H-Hydro-electric diffusion: simpatico e decisamente sopra le righe. Di horror comunque nemmeno l'ombra. Voto: 5
I-Ingrown: storia priva di margini ma di grande effetti visivo. La voce femminile fuori campo accentua ancor di più la sensazione di disagio. Credo sia una sorta di rimando all'altissima media delle donne uccise ogni anno in Messico, o almeno così mi è parso di capire dai titoli di coda. Voto: 7.5
J-Jidai-gechi: corto giapponese tutt'altro che indimenticabile. Unica scena degna di nota riguarda la testa della vittima che si riflette nel sangue. Poco. Voto: 5.5
K-Klutz: se sotto un certo aspetto risulta imbarazzante, di contro è senza dubbio originale e simpatico. Però non mi ha convinto. Voto: 5
L-Libido: il corto più malato di tutti, con immagini volutamente portate all'estremo. Non apprezzo questo genere di cinema, ma ammetto che questi pochi minuti mi hanno davvero colpito malgrado l'eccessiva esagerazione. Voto: 6.5
M-Misscarriage: West affronta il tema dell'aborto spontaneo nel corto più corto dell'intera pellicola. Risultato mediocre e che si dimentica già dopo aver visto il successivo. Voto: 3
N-Nuptials: poco horror ma davvero molto simpatico questo corto targato Thailandia. Il pappagallino è veramente meschino. Voto: 7
O-Orgasm: rappresentazione in immagini di quelle che potrebbero essere le sensazioni durante un orgasmo. Senza tralasciare la giusta dose di perversione, e non potrebbe essere altrimenti visto il genere. Diretto magnificamente, originale e di gran classe. Forse il migliore. Voto: 8
P-Pressure: inizialmente deludente si risolleva grazie a un finale che dona una prospettiva del tutto diversa alla vicenda. Ottima fotografia. Voto: 7
Q-Quack: malgrado l'idea carina il risultato sembra essere scarso e con un finale forzatissimo. Voto: 4
R-Removed: qui avevo più di una riserva, non fosse per il nome del regista, lo stesso di "A Serbian film". Il risultato non è da buttare anche se perversa una certa confusione dall'inizio alla fine. Voto: 6
S-Speed: West distorce il significato del titolo e regala un gran bel corto. Girato in stile "Bitch Slap" schizza verso l'alto nel momento in cui la donna tende la mano al suo inseguitore e poi crolla a terra schiarendoci le idee. Voto: 7.5
T-Toilet: episodio girato in stop-motion con l'argilla. Gli spunti comici non influiscono sull'aspetto fortemente orrorifico della vicenda. Davvero interessante. Voto: 7.5
U-Unearthed: confuso inseguimento a un essere che rivelerà la sua natura solo nel finale. Troppo poco, inoltre risulta un corto senza capo né coda. Voto: 4
V-Vagitus: Potenzialmente avrebbe potuto essere il migliore. La carne al fuoco, però, è troppa e il risultato è buono ma non eccezionale. Avrei voluto vedere se fosse stato un lungometraggio. Voto: 7
W-WTF: verrebbe voglia a me di gridare quest'esclamazione, e non potrebbe essere altrimenti dopo aver assistito a questo calderone di assurdità e confusione. Se fosse voluto o meno poco importa, il risultato è pessimo! Voto: 3
X-XXL: paradossalmente l'orrore maggiore qui sta nella prima parte, questo malgrado lo splatter sia riservato esclusivamente alla seconda. Comunque un corto di grande impatto e tra i migliori. Voto: 7.5
Y-Young Buck: se il significato del finale è quello che penso (vale a dire simbolico) il voto non può che essere positivo, altrimenti dimostrerebbe che il regista ha girato questi pochi minuti giusto per colpire lo spettatore con immagini a tratti disgustose. Nel dubbio direi una via di mezzo. Voto: 6.5
Z-Zetsumetsu: come si può prendere sul serio qualcosa del genere? Impossibile! Ed ecco che la pellicola si chiude nel modo più delirante possibile, con il Giappone che supera in follia e assurdità i suoi connazionali ai quali sono spettate alcune delle lettere precedenti. Pazzesco nel senso negativo del termine. Voto: 2

-Uskebasi-  @  21/11/2014 13:49:51
   5½ / 10
COMMENTO SPOILEROSO

26 lettere, 26 corti, 26 registi.
La durata risicatissima argina pesantemente le potenzialità, così che la forbice media degli episodi è abbastanza ristretta. E' un progetto dove è molto più probabile differenziarsi in negativo piuttosto che in positivo.
Partiamo:

A
Da Vigalondo mi aspettavo di più. Si devono chiudere i conti in famiglia prima che nel mondo. Malvagità o un atto d'amore?
Voto 5.5

B
Una coppia manda a letto una bambina spaventandola per farsi una sveltina. Arriva il cugino di Machete e li uccide.
Voto 5

C
Non fosse stato il primo avrei scommesso 1.000 euro che il corto di Vigalondo fosse questo. E' un piccolo Timecrimes, ma insignificante.
Voto 5.5

D
Forse semplice, forse il rallenty serve solo per riempire i minuti e a mascherare i morsi del cane, forse è prevedibile, ma è uno dei migliori. Almeno il regista ha ragionato e calcolato, sapeva che aveva poco tempo a disposizione, da ciò un'idea di una riga, brillante e perfetta per questa raccolta. E poi è girata con stile càzzo...
Voto 7

E
Episodio inutile, non il peggiore solo per demeriti degli altri. Angela Bettis torna a recitare per favore.
Voto 4

F
Noboru Iguchi ha seri problemi. Qualcuno lo aiuti.
Voto 2

G
Un determinato suicidio con la propria passione. Difficile da giudicare.
Voto 6

H
Non saprei che dire, incomprensibile da cosa sia nato. Attori cani.
Voto 4.5

I
La sensazione è che sia più di quello che sembri, ma io non l'ho capito.
Voto 5.5

J
Almeno fa sorridere ed è da interpretare. Un boia che non riesce a uccidere un uomo, se lo immagina che lo prende in giro ma non funziona, se lo immagina agonizzante e ci riesce. E' così? Non so.
Voto 6.5

K
Lotta animata con la propria mèrda. Bah...
Voto 5.5

L
Malatissimo, al confine tra il pregio e il difetto. Diretto dal regista del corto capolavoro in V/H/S/2, con lo stesso incredibile attore che interpretava il Padre (qua è il segaiolo nello Stage 13). Disturbante, rivoltante e cattivissimo nel finale. Il messaggio però non è chiaro.
Voto 7

M
Brevissimo e tremendo.
Voto 6

N
Pappagallo idolo.
Voto 6

O
Asfissia erotica? Sembra che il regista voglia ostentare qualcosa, e questo è irritante.
Voto 5

P
Rumley abbandona le immagini rosse e blu e la fotografia rimane comunque di gran livello. Come al solito poche parole e tanto cinismo, anche se più celato.
Voto 6.5

Q
Idea intelligente nata dal fatto di non avere idee. Finale forzato.
Voto 6

R
Sarà qualcosa di metaforico forse... di certo io non ci ho capito un càzzo.
Voto 5

S
Niente male l'idea del fuggire da quel mostro che in realtà ti ha già preso, però non condivido lo stile alla Bitch Slap.
Voto 6.5

T
Qua almeno qualcuno ci ha impiegato del tempo, questo è sicuro. La plastilina, lo stop motion, lo splatter, la crudeltà soprattutto, tanti pregi e nessun difetto. Mi ha fatto tornare in mente "Celebrity Deathmatch".
Voto 7

U
Gli ultimi minuti di un vampiro potevano essere più originali.
Voto 6

V
Che cosa credevano di fare in così poco tempo? Non è certo un'idea adatta a questo proposito. Si apprezza il coraggio.
Voto 5.5

W
Praticamente la stessa idea della lettera Q, ma qua gli autori non prendono una decisone precisa, o meglio, tra le tante si perdono nel "What the Fuck!?".
E quindi: Ma che càzzo è?!
Il delirio.
Voto 5.5

X
La società dell'apparire sbatte in faccia solo bellezza ed è (forzatamente) aggressiva con le persone grasse, non c'è spazio per loro. Occorre un cambiamento drastico. Corto assurdo che raggiunge il suo obiettivo.
Voto 6.5

Y
Mi scoccerebbe un po' non riuscire a trovare un episodio che sia sopra gli altri, ma in tutta onestà non credo ci sia. Io però mi sento più affezionato a questo, vuoi per il volto dell'attore che è tutto un programma, vuoi per la bellissima inquadratura nel corridoio con la sagoma cornuta, vuoi per la disgustosa scena del sudore, vuoi per la vendetta, vuoi per la musica, vuoi soprattutto per la fotografia da urlo, vuoi per tutto questo... Si, lo voglio. E' il mio preferito.
Colori caldi bellissimi che il regista ci aveva già fatto ammirare in "Hobo with a Shotgun".
Voto 7.5

Z
Mix senza senso nella pazzia dilagante, con il nazismo, il dottor Stranamore nipponico, sushi, sangue intimo, càzzi piccoli, un càzzo gigante, sperma di riso, ortaggi tirati dalla fica, le Torri Gemelle nelle tette, Fukushima nelle chiappe, scene lesbo, abbuffate e chi più ne ha più ne metta.
La depravazione giapponese è allarmante.
Voto 2.5


RIASSUNTO FINALE
Come già detto sintetitizzare il cinema in così poco tempo è molto difficile. Non è un caso che i migliori sembra che siano quelli più artistici, ad esempio:
-D e Y in cui manca completamente la parola e in stile videoclip;
-T realizzato artigianalmente;
-S e X perché metaforici;
-L perché estremo;
-K era avvantaggiato perché un cartone animato, ma non l'ha sfruttato.
I peggiori sono quelli che hanno provato ad essere estremi come L, ma in modo assolutamente gratuito:
-F con le sole scoregge;
-Z con tutto quanto.
Sono loro i 3 più malati. Guardacaso tutti asiatici, dal punto di vista della perversione hanno una marcia in più, bisogna ammetterlo.
Il più deludente però è la E.

5 risposte al commento
Ultima risposta 03/12/2014 21.03.44
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marfsime  @  16/11/2013 15:38:55
   3 / 10
L'idea di creare un corto per ogni lettera dell'alfabeto è carina..peccato che la maggior parte di essi siano di qualità scadente..se ne salvano veramente una manciata. Idea originale insomma ma che poteva essere sfruttata meglio..occasione mancata.

BrundleFly  @  29/09/2013 17:19:44
   5 / 10
E' impossibile valutare globalmente questo "film", perciò il voto è derivato dalla media dei giudizi dati ad ogni singolo corto.
Neanche la metà raggiungono la sufficienza e si va da alcuni degni di nota, come quello di Xavier Gens ("X") o di Adam Wingard ("Q"), ad altri ignobili e inguardabili...praticamente tutti quelli asiatici, a cominciare dall "F" fino ad arrivare alla "Z".
L'idea alla base era carina, peccato non ci fossero registi degni in grado di sfruttarne il potenziale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/08/2013 16:21:33
   5½ / 10
Non sono tanti gli episodi che rimangono ben impressi nel ricordo. ABC of death si cerca probabilmente di trovare delle nuove tendenze e nuova manodopera (leggasi registi) per un genere che fatica a riemergere, almeno a grossi livelli, dalle pastoie dei remake. I registi d'oriente cercano di fare una gara a sì per l'episodio più weird della pellicola, con livelli che vanno dal ridicolo di Fart all'inquietante Libido. Buoni tutto sommato quei corti con tendenze fumettistiche come Hitler o fumetti veri e propri (divertente K.O., ottimo Toilet). Riconoscibilissimo il corto della coppia Forzani-Cattet, impeccabile tecnicamente ma che aggiunge poco o nulla rispetto ad Amer. Da ricordare inoltre l'amarezza di pressure e il discreto Young buck.

Ale-V-  @  04/06/2013 01:57:34
   3 / 10
L'idea di raccogliere 26 corti, uno per ogni lettera dell'alfabeto, mi ha incuriosito parecchio, peccato che per vederne uno decente (l'unico) bisogna aspettare la lettera S... Tutti gli altri sono senza senso ed inconcludenti.

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