the circle (2017)

Tema interessantissimo al giorno d'oggi, ma trattato in maniera terribilmente banale. Il personaggio interpretato dalla Watson poi, è così antipatico e mal costruito


SPOILER

che qualsiasi discussione sui limiti della tecnologia e su ciò che potrebbe rappresentare per la privacy, si perde in una sceneggiatura superficiale, soprattutto quando raggiunge un finale pessimo.

"The circle" affronta un tema tutt'altro che originale, in una maniera eccessivamente banale. Ho trovato la storia parecchio scontata, alcune situazioni al limite del ridicolo (il discorso del voto) o poco credibili (la protagonista in sè, tutto ciò che fa e i comportamenti che tiene sono poco credibili), talvolta ampiamente prevedibili (l'incidente).

Tom Hanks e Emma Watson non bastano.

Una sorta di Truman Show riportato alla potenza della rete dei giorni nostri.
L'idea era anche accattivante, ma il rischio di scadere nel banale e nel già visto era altissimo.
Ed infatti, dialoghi, in qualche passaggio, addirittura imbarazzanti, trama incerta

SPOILER
Di thriller non ha nulla, assolutamente nulla: scorre via piatto e monocorde come la puntata riempitiva di un telefilm

SPOILER
Emma Watson poco convincente, non mi è sembrata ben calata nel ruolo, tanto che, nonostante compaia in poche scene, spicca ancor più la bravura di Tom Hanks. Non ne parliamo di Boyega, totalmente spaesato e fuori ruolo, ogni volta che compare ha quell'aria stralunata di uno che pensa "ma che cavolo ci sto facendo in questo film?!".

Attirato dal cast (Watson + Hanks) e dall'argomento, dopo una ventina di minuti, finito l'effetto curiosità, ho cominciato a razionalizzare. Altalenante. Qualcosa vedibile, altro no. Soprattutto ho trovato poco credibile il modo in cui la faccenda si evolve, i dialoghi banali se non stupidi e le situazioni che si vengono a creare sono gestite male. Hanks è Hanks ma la Watson non mi è piaciuta, mi è sembrata un pesce fuor d'acqua. Giudizio finale: un'occasione sprecata.

Filmetto...

Noioso, pieno di assurdità.

Poco convincente la Watson, secondo me non del tutto azzeccata per la parte.

Un buon Hanks, ma tutto sommato con un ruolo troppo marginale.

Bocciato.

Il benthamiamo panopticon high-tech maltrattato in un film senza capo né coda. Alla fine quale siano gl'indicibili segreti di Pulcinella dei due CEO di "The Circle" non viene detto, l'idea di riciclare l'IoT con la capacità di distinguerv'il buono dal marcio non è nemmen'abbozzata, quale debba esser'il motivo per cui l'ottusa consensualità della cronica "silent majority" dovrebb'essere commissariata è del tutt'omessa. Da fruire su device mobile tramit'abbonamento a Netflix che, dop'il tonfo nordamericano, ne ha acquistato i diritti e lo trasmette "streaming online on demand" in Europa.

Mauro Lanari

Idea buona, ma sviluppata malissimo. La prima parte è lenta e noiosa.. poi si anima un pò, ma il tutto veramente in maniera inverosimile (Vedi spoiler). Bocciato

SPOILER

Sembra una puntata riuscita particolarmente male di Black Mirror.
Il lato forte di questi film/serie che tentano di leggere l'evoluzione tecnologica in chiave distopica è che in genere le situazioni descritte sono verosmili o comunque poco forzate.
Qui invece la storia è surreale e ci conduce a questa morale di fondo ("diffidate da chi vi impone la trasparenza e poi non è trasparente"... accidenti veramente illuminante...) veramente deboluccia. Scrarne le riflessioni e le implicazioni che il film riesce a suggerire sul nostro presente.
Interpretazioni buone, forse la Watson ci prova pure troppo a metterci qualcosa in un film che non ha quasi niente, risultando quasi sovrabbondante il qualche momento.

Pacco...

Ho resistito miracolosamente per 40 minuti...
Lento,confuso e surreale.

Non ci voleva certo questo film per metterci in guardia di fronte all'esasperazione della tecnologia, dei media o della violazione della privacy.
Come "the Truman show" è stato un film avveneristico e sorprendente questo "the circle" al contrario è un film banalotto e noioso che non offre nessuno spunto originale.
Cast sprecato.

un film dai presupposti ottimi
ma che butta tutto alle ortiche
Emma Watson ha una racitazione che rende il suo personaggio insipido
Tom Hanks dimostra che doveva essere lui a impersonare Steve jobs
in un qualsivoglia film dedicato -tutto qua-
dal film traspare una discreta noia
deludente e già nel dimenticatoio a livello globale

Non c'era bisogna di circa 2 ore di film per ricevere un messaggio che ormai tutti sappiamo!!..
Film su cui non vale sicuramente la pena spendere dei soldi per guardarlo al cinema, ma neanche a casa in prima serata, mettetelo su con lo spirito tipo di guradare un rotocalco oppure un telegiornale mentre siete impegnati a fare altro tipo spreparare il tavolo dopo cena o mentre state resettando la cucina..lo salvano solo, in parte, gli attori

Film che ormai non ha nulla da aggiungere sull'argomento "social" e pericoli connessi al troppo uso, all'invadenza del"sei connesso col mondo". Agghiacciante la prospettiva di un futuro prossimo,messa in scena basilare e consueta del campus. Hanks fa il verso a Jobs e interpreta il ruolo in automatico, thomonyms sufficiente. Si poteva fare meglio

Il film è ben fatto,nel senso che viene riprodotta fedelmente la multinazionale con il super campus e l'ambiente friendly tipico americano.
La storia può reggere fino ad un certo punto, ma poi il finale delude parecchio.

Bene la Watson protagonista e Hanks in stile Steve Jobs.

Film insipidito e tratti irritante con protagonisti finti e posticci come le bugie che si raccontano per tutto il film .
Magari vorrebbe fare il verso a certe puntate di Black mirror , ma non ne ha la tensione , magari vorrebbe essere un racconto distopico ,ma sono cose che comunque in modo più leggero già in molti facciamo . bah

Una sorta di "Truman Show" dei giorni nostri.Solo che qui la protagonista sceglie lei di essere "spiata" in ogni istante della sua vita.Il film vuole "aprire gli occhi" sulla tecnologia e su quello che potrebbe succedere in un futuro non troppo lontano? Beh , direi che artriva un po' tardi,perche' siamo gia' dentro a questo futuro.SIamo gia' controllati,catalogati,spiati e siamo noi i primi artefici di queste cose.Scegliamo noi di essere spiati scrivendo tutto quello che ci riguarda anche quello che mangiamo e facciamo nel nostro tempo libero.Il controllo totale da parte di altri e' gia' iniziato.Cosa aggiunge questo film a questo discorso sulla tecnologia e sui Social Network che e' gia' stato trattato in molte altre occasioni? NULLA ! il film risulta pesante e noioso,le quasi due ore di durata sono al limite della sopportabilita'.Tom Hanks sprecato,Emma Watson non ancora "matura" per ruoli del genere.Sembra di vedere Hermione nel mondo dei "grandi".Una delusione e non si parla di un futuro distopico o di un thriller,ma di un "documentario" neanche fatto troppo bene.

The Circle mi ha dato la sensazione di un film giunto fuori tempo massimo, con poco o quasi nulla da aggiungere all'argomento. La sfrenata voglia di condivisione delle immagini porta quasi irrimediabilmente ad una condivisione di superficialità e il desiderio altrettanto sfrenato di avere il massimo di democrazia ottenibile, ha la concreta probabilità di deviare verso il pensiero unico.
Tante e troppe tematiche portate sullo schermo che hanno reso The Circle un film tagliato con l'accetta, tanto è schematico ed elementare nella sua esposizione. Mi ha convinto poco l'intepretazione della Thompson mentre Hanks svolge il suo compito ma nulla di più. Il risultato complessivo è un po' il senso stesso del film: l'eccesso di superficialità.

Se siete intrigati dalla trama dai presupposti "Black Mirroriani" (thriller psicologico con probabili future innovazioni tecnologiche) evitatelo come la peste. La visione feroce e critica della serie britannica non si vede neanche col binocolo. Non si capisce quale messaggio voglia trasmettere.

Se siete attirati dalla piacevole presenza di Emma Watson, evitatelo come la peste. In questo film non ci mette un minimo d'impegno, rende il personaggio fastidioso quasi da subito.

Se siete stati convinti dalla partecipazione al film di Tom Hanks, evitatelo come la peste. Appare e scompare durante il film, facendo discorsoni stile Steve jobs, ma si vede da lontano un miglio che lo fa senza voglia.

+fa sembrare capolavori tutti gli altri film a tema tecnologico/distopico

-attori svogliati
-sceneggiatura ambigua e piena di buchi
-colonna sonora aberrante

In conclusione: un fallimento su tutti i fronti

Quando sul set compare una mandria di ragazzini a muoversi nel solito futuro distopico c'è da preoccuparsi e infatti sto film fa proprio schifo.
Solita roba, il grande fratello che ci spia e bla bla bla, quante chiacchiere porca vacca!!!

Classico finale che ti fa scadere gran parte del film. Nel complesso non entusiasmante.

Film con del potenziale, ma che non riesce mai a spiccare il volo.
Il finale è frettoloso.
Prova sufficiente del cast.

Già il libro era modesto; il film è modestissimo.
La trama è nota: in un futuro non troppo remoto, una ragazza viene assunta da un'azienda informatica che si occupa di social netwark e costruisce i installa telecamere che abbattono, giorno dopo giorno, la privacy rendendo ogni essere umano interconnesso all'altro. Un futuro (mica tanto remoto) in cui ogni persona è parte di una collettività, da qui il nome dell'azienda, il cerchio. Riunire tutte le persone intorno ad un unico onnipresente grande fratello composto da ognuno di noi, senza segreti, senza limiti. Una sorta di enorme alveare.
Interessante anche se non originale, il libro pone interrogativi, anche se è privo di suspense e alla fine non approda a molto.
Il film segue - con alcune differenze - il libro ma per colpa prevalentemente di una regia molto "giovanile", tesa ad un pubblico di teeneger, il film è - se possibile - ancor più noioso del libro. Gli attori sono tutti quanti piuttosto svogliati e danno prova di una recitazione anonima se non mediocre.
Modesto l'apporto di Tom Hancks, qui davvero irriconoscibile, modestissimo quello della Watson che - svestiti i panni di Ermione, non riesce ad andare oltre quella perenne aria di ragazzina sbarazzina, con un paio di espressioni facciali e nulla più.
Dopo un primo tempo noioso, il film si assesta sulla mediocrità senza proporre nulla, senza suscitare emozioni, senza coinvolgere.
Non un film bruttissimo ma un film anonimo che si dimentica facilmente.
Forse sarebbe il caso che la Watson cambiasse mestiere o si dedicasse a qualche film tv per ragazzini, ad altro non può ambire e mi spiace di cuore perché ha un viso simpatico... è tutto il resto che manca.

Come prendere un romanzo interessante e pieno di spunti, asciugarlo fino all'osso, togliere tutte le parti interessanti e di maggiore impatto (anche se, forse, poco cinematografiche), per mettere in piedi un film troppo lineare e meccanico, in cui tutti sembrano poco convinti. Peccato davvero.

Se la tematica affrontata è sicuramente intrigante, la metodologia non rapisce lo spettatore. Sembra tutto troppo sempliciotto, a partire dalle interpretazioni. Cos'è The Circle? Boh, forse solo un posto per giovanotti spensierati impegnati a far feste tutte le sere... Ad ogni modo il film è abbastanza fluido ma ahimè si perde con un finale decisamente sbrigativo, sciatto e superficiale. Poteva (e doveva) essere gestito in maniera decisamente migliore e più efficace.

Film che non decolla mai. Finale imbarazzante. Lasciate perdere...

Poteva essere davvero un bel film perché affrontava un tema davvero delicato e poco esplorato, invece è stata un' occasione sprecata.
Pessimi i personaggi e le interpretazioni degli attori(mi spiace per tom Hanks).
Atmosfere non da thriller, quasi noioso.
Occasione persa

Tema interessante. Sceneggiatura, interpretazioni e dialoghi imbarazzanti. Evitatelo.

Film lento e noiosetto...Un grande cast sprecato!

Messaggio di fondo non banale e assolutamente da condividere ma il mezzo con cui lo si fa passare è un film abbastanza lacunoso, frettoloso e, a mio giudizio, poco risucito.

Ben orchestrato ma troppo affrettato.

Non ci siamo un film definito thriller ma che di trhiller non ha niente, tuttalpiù potrebbe essere inserito come drammatico.
Una grossa società, se qualcuno mi spiega di cosa si occupava gli sarò riconoscente, impostata come un college dove i dipendenti erano invitati a vivere all'interno di un perimetro e ad aderire a tutte le iniziative che, non si sa da chi, venivano promosse.
Il messaggio che il film vuole dare ha anche un senso ma doveva essere impostato in maniera diversa non con una pizza da 1 ora e mezzo.
Film lento, macchinoso, con sequenze di messaggi che almeno potevano essere tradotti..