the next three days regia di Paul Haggis USA 2010
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the next three days (2010)

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locandina del film THE NEXT THREE DAYS

Titolo Originale: THE NEXT THREE DAYS

RegiaPaul Haggis

InterpretiRussell Crowe, Elizabeth Banks, Ty Simpkins, Olivia Wilde, Brian Dennehy, Jonathan Tucker, RZA, Liam Neeson, Moran Atias, Lennie James, Sean Huze, Jason Beghe, Nazanin Boniadi, Tyrone Giordano, Michael Buie, Helen Carey, Daniel Stern, Aisha Hinds

Durata: h 2.02
NazionalitàUSA 2010
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2011

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Trama del film The next three days

La vita di una coppia sposata viene messa sottosopra quando la moglie di un uomo viene accusata di omicidio. Il marito è costretto a tentare l'impossibile per liberarla. Il film è un remake del francese Pour Elle, interpretato da Vincent Lindon e Diane Kruger; la pellicola originale racconta di un insegnante, la cui moglie viene arrestata per omicidio. Ma lei sostiene di essere innocente. A quel punto il marito cercherà di farla evadere.

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Voto Visitatori:   7,15 / 10 (191 voti)7,15Grafico
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Voti e commenti su The next three days, 191 opinioni inserite

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Seida  @  06/03/2012 08:36:30
   6½ / 10
Film discreto,molto lento nella prima metà per poi riprendersi nel finale.Tutto sommato lo consiglierei,anche se non lo vedo come il capolavoro descritto da molti.Ottimo e credibile come sempre Russell Crowe.

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Ultima risposta 23/03/2012 14.52.06
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cr0w90  @  17/02/2012 20:05:34
   8½ / 10
come da voto

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Ultima risposta 17/02/2012 22.54.40
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jb333  @  22/09/2011 08:22:39
   5 / 10
mi sorprende tantissimo la media voto di questo film.. a me non e piaciuto per il semplice fatto che: spoiler


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Ultima risposta 25/04/2012 13.07.56
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/09/2011 16:47:30
   6 / 10
Promossa la prima parte, con un buon ritmo; peccato che il film con il passare del tempo si perda in americanate a ripetizione che ne abbassano il giudizio.

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Ultima risposta 19/12/2012 13.28.22
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sandrone65  @  22/07/2011 01:33:30
   4 / 10
No, no, no, proprio non ci siamo!!! Ma perchè fare un remake di quello splendido film che è "Anything for her" ("Pour elle" nel francese originale) ed imbastardirlo in questo modo? La tensione, l'escalation sottile ma assordante della disperazione in cui piomba man mano il protagonista, nella sua interazione con la moglie carcerata, del film originale è qui resa in maniera minimale, banale ed incompleta. Non è nemmeno colpa di Crowe, è colpa di una sceneggiatura insipida e piatta che non riesce minimamente a fare i conti con gli stati d'animo dei protagonisti e rappresentarli. Vincent Lindon è eccezionale nella sua parte, Russell Crowe è appena sufficiente. Perfino il dialogo con il superevasore che in questo film poteva contare sull'apporto di Liam Neeson è piatto e scontato. Il film sarebbe da 6, ma personalmente gli dò 4 per l'inutile scimmiottamento di un piccolo capolavoro come "Anything for her" che è un film assolutamente europeo e non è proprio pane per denti americani.

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Ultima risposta 06/09/2011 21.50.23
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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  08/06/2011 10:56:20
   6½ / 10
Più che sufficiente.
La situazione di partenza è interessante ancorché non inusuale nel cinema americano, lo svolgimento è discretamente coinvolgente, soprattutto calandosi nei panni del personaggio principale. Non ci sono nemmeno molte delle esagerazioni ed inverosimiglianze che si riscontrano spesso in prodotti del genere, e l'azione è a tratti divertente.
Punti a sfavore: alcune situazioni non sono credibili, ma create ad arte per il colpo di scena, e questo riguarda soprattutto la fase finale quando il film vira decisamente verso "l'americanata"; il doppiaggio dell'inespressivo Crowe risulta fastidioso, addirittura a volte irritante. Ma perché invece di farlo parlare normalmente lo doppiano come se stesse sempre per spirare l'attimo dopo?

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Ultima risposta 23/06/2011 16.33.33
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Azrharn  @  30/05/2011 11:26:52
   6½ / 10
Con una sceneggiatura maggiormente curata e con meno forzature avrebbe potuto essere ottimo. Rimane un discreto film drammatico/thriller ben interpretato.

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Ultima risposta 30/05/2011 12.25.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/05/2011 13:36:17
   7 / 10
Non ho visto l'originale francese, ma ho apprezzato particolarmente quest'ultimo lavoro di Haggis. Soprattutto per come riesce a rendere "reale" una storia che nelle mani di un altro sceneggiatore o regista poteva trsformarsi tranquillamente nell'ennesimo prodotto usa e getta stracolmo di clichè.

Ottima la prima parte, tesa e avvincente, nonostante trattasi dell'ennesimo uomo comune costretto dagli eventi a scontrarsi con una situazione più grande di lui. E non mancano chiaramente le sequenze da antologia - vedi Russel Crowe nel carcere con la chiave a urto, o lo stesso attore fuori la banca con la pistola nel cruscotto -
Le figure di contorno godono di un splendida caratterizzazione, dai nonni paterni passando per la donna affascinanete incontrata nelle solitarie passeggiate al parco, ed è propio questa fase " anticipatoria " di quasi un'ora e mezza a regalare le cose migliori del film: Crowe è bravissimo nel dipingere uno stato di costante disperazione e difficoltà emotiva, sempre ai limiti del baratro senza sprofondare in sentimentalismi gratuiti.

La pellicola scritta da Haggis in maniera asciutta e fluida, incontra le prime vere difficoltà propio quando entra nel vivo dell'azione: si può decidere di stare al gioco o bollare tutto come un'ennesima amricanata; io non riuscivo a schiodare gli occhi dallo schermo, anche quando la dea bendata interviene in maniera sin troppo prepotente. L'unica pecca secondo me è nel finale



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Ultima risposta 07/05/2011 12.09.28
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outsider  @  27/04/2011 00:58:48
   9½ / 10
per vari motivi su cui non mi dilungo non metto 10 ma..
è un capolavoro!
da musica, attori, sentimento.
qualcosa di improbabile ma...non poteva mancare in una trama così!
un Crowe da premio come miglior attore! Sarà la mano benedetta di Haggis?
Il film è avvincente, ti fa saltare sulla sedia, convince, instilla energia, sottolinea gli aspetti reali di una situazione possibile.
correte al cinema!
Vale la pena di essere visto a prezzo pieno!

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Ultima risposta 28/04/2011 23.14.25
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Christian80  @  26/04/2011 14:33:44
   6½ / 10
Un Russell Crowe grandissimo,film che però a mio avviso manca di colpi scena;prima parte del film un po lenta,la seconda scorre meglio,finale gradevole;tutto sommato film superiore alla sufficienza;

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Ultima risposta 30/04/2011 01.19.58
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Invia una mail all'autore del commento PIERLUIGI T.  @  23/04/2011 01:44:04
   6½ / 10
' Passiamo tanto tempo a cercare di organizzare il mondo....

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Ultima risposta 01/05/2011 20.06.57
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ghigo buccilli  @  17/04/2011 19:00:12
   5 / 10
Haggis, era meglio risparmiare la pellicola...è un mattone senza capo né coda, in cui l'evento che mette in moto la storia, l'arresto della tizia, cala come un colpo di mattone sulla tempia, senza farci capire come e perché una madre di famiglia venga schiaffata dentro senza tanti complimenti. Mistero della fede: apri il film mettendoci Moran Atias, femme fatale che sembrerebbe avere un ruolo nella vicenda, che poi praticamente sparisce per due ore e ricompare per dire che ha bevuto un caffé che fa schifo? Mi hai fatto rivalutare il film con Belen...

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Ultima risposta 18/04/2011 16.48.37
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/04/2011 21:32:04
   6½ / 10
Un uomo a cui viene sconvolta la vita da un avvenimento imprevedibile, deviandolo definitivamente dalla tranquilla vita familiare a cui era abituato. Un cambiamento profondo che lo costringe a rivedere tutto, reinventarsi e progettare un qualcosa di totalmente nuovo. In fondo il protagonista di questo film non diverso dalle tematiche di Haggis, gia affrontate in Elah o Crash o Flags of our feathers (di cui era sceneggiatore.
Però cambia lo stile, più action (se mi è concesso il termine). Il film è visto prevalentemente con gli occhi del protagonista, lo spettatore vede e crede ciò che gli viene suggerito dal protagonista, poco importa quindi se la moglie è colpevole o innocente. Per lui è innocente, quindi pace considerando anche

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Non che la sceneggiatura sia inverosimile, però non va negato che le forzature ci sono ed in un certo senso sono comunque funzionali come componente adrenalinica per la seconda parte. Senza dubbio il personaggio di Crowe diventa troppo repentinamente scaltro e navigato in poco tempo, ma come diceva Liam Neeson nella sua comparsata iniziale: "per un piano del genere ci vogliono palle e fortuna". Le palle ha dimostrato di averle, la fortuna....qualche botta di troppo ma tant'é.....

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Ultima risposta 20/04/2011 02.10.23
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GiorgioChiellin  @  15/04/2011 12:10:31
   7½ / 10
Buon film. Russel Crowe bravissimo nel suo ruolo, e brava la regia a non aver trasformato il protagonista (professore universitario), in un killer/esperto evasioni/immortale protagonista, rendendo così il tutto più reale.
Certo non sarà la sceneggiatura perfetta


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però è un film, e come tale vale la pena vederlo.

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Ultima risposta 18/04/2011 17.05.58
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  14/04/2011 01:21:29
   5½ / 10
Così me l'ero immaginato: inverosimile, banale, sconclusionato, ridicolo. Ma in effetti questa trilogia di Haggis sulle crepe dell'estabilishment americano un suo senso ce l'ha, indipendentemente dal risultato, perchè mostra le fragilità della sicurezza e della giustizia americana dopo l'11 Settembre, perchè individua le scosse che portano l'uomo qualunque (Crowe in questo caso) a farsi carico della possibilità di diventare un fuorilegge, per proteggere la sua famiglia, o anche soltanto per salvare un matrimonio.
Perchè un uomo dovrebbe fare tutto questo, soprattutto se da coniglio si trasforma in modo improbabile in un falco calcolatore e temerario? La tesi del film è interessante, perchè in questo universo maschile un pò anomalo non c'è spazio per la presunta superiorità dell'uomo davanti alle difficoltà coniugali e non. Ma, a parte l'indiscussa efficacia con cui è girato,"The three next days" resta un "prodotto" sostanzialmente mediocre, dotato di un'espediente (il delitto di una donna) francamente risibile, che racconta le vicende di una fatalona yuppie che non smette di apparire "divina" neanche quando è rinchiusa in un carcere per omicidio o (spoiler 1). Senza parlare del corpo di polizia, che sembra la parodia di tante serie televisive ben più incisive (spoiler 2) .
Il film, almeno fino al suo epilogo, non si preoccupa MINIMAMENTE di affermare la vera o presunta colpevolezza della donna, ma solo di stabilire in che modo lei possa finalmente ricongiungersi al marito e al figlioletto, senza colpo ferire.
E a poco a poco mentre vediamo che anche una sicurezza efficiente può fallire assistiamo a momenti francamente assurdi, come la famosa parte dedicata all'evasione, con cui la faccia derelitta di Crowe fa i conti con la propria (in)coscienza ritrovata. Ben venga, se si pensa alla frase "quale parte della nostra vita è davvero sotto il nostro controllo?" ma il nostro beautiful mind sembra liberarsi così, come il regista, del desiderio di capire o colpire l'America.
Il film riesce a essere persuasivo soltanto per la mutazione morale di Crowe, priva di eroismi e di sicurezze, e per qualche sequenza davvero ispirata, come le visite diurne dei parenti nella prigione guardati a vista come veri reclusi (quella della chiave a urto merita un plauso convinto).
Ma ci sono tante, troppe anomalie per un tipico film da intrattenimento televisivo, troppo poco corrosivo e troppo zuccheroso per essere cinema anche di denuncia

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7 risposte al commento
Ultima risposta 18/04/2011 19.54.01
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Invia una mail all'autore del commento Marla Singer  @  12/04/2011 11:59:39
   4 / 10
Una porcata, tra l'altro eterna. Il film cerca di risvergliarti dal torpore, che prende il (meritato) sopravvento dopo un'ora e mezza di noia assoluta, con un'evasione a dir poco ridicola.
Pessima pure la colonna sonora che riesce a dare alla pellicola quest'aria di non-decollo.
Attore iper sopravvalutato il giogione Crowe.

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Ultima risposta 13/04/2011 13.14.33
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Invia una mail all'autore del commento fabry85  @  11/04/2011 19:19:22
   8 / 10
ottimo film davvero, grande Russel Crowe, il finale però

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERcomunque sia film appassionante.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/04/2011 08.22.24
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Rand  @  11/04/2011 10:23:27
   9 / 10
Haggins si conferma un regista versatile ma soprattutto un valido sceneggiatore. Questo suo ultimo film uscito senza trionfalismi ma comunque accolto abbastanza bene ne è una prova. Ho letto commenti in cui qualcuno dice che la sceneggiatura non è valida, che gli sceneggiatori hanno assunto droghe psicotrope ecc. Ma li smentisco, perchè hanno torto, la sceneggiatura è perfetta! Nessuna sbavatura tutto è (abbastanza)plausibile, è comunque siamo in un film! Ma Paul non sceglie la strada più battuta, quella dell'action trhiller alla Taken per intenderci, il suo è un esercizio più sottile, in cui i pezzi alla fine si incastreranno alla perfezione. Un plauso agli attori, Russel Crowe dismette i panni di Robin Hood è si cala in un personaggio semplice, un semplice insegnante di letteratura, ma dalla grande forza interiore. Se un uomo ha contro il sistema, può solo usare il suo ingegno per batterlo.

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Elisabeth Banks si vede solo per metà film ma ha comunque dei lati interessanti, lo sviluppo psicologico è notevole, oltre ad essere una bella donna.
"e se l'avessi fatto cosa penseresti?"
"Io so chi sei, e quindi non puoi essere stata tu."
In questa frase c'è una delle chiavi del film, il cameo di Liam Neson è quantomeno efficace.
"Perchè è stato catturato?"
"Alla fine mi sono arreso."
Un eco di Bunckeriana memoria attraversa tutto il film, in maniera palese, fino al finale. I poliziotto sono rapidi,implacabili e certo non stupidi, ma anche loro hanno i loro limiti. Nella seconda parte Haggins attua uno spiazzamento che per certi versi non ha paragoni, non ho visto il film originale ma sono convinto che questo sia migliore per svariati motivi che non sto qui ad elencare. Russel Crowe deve lottare contro le difficoltà di far evadere la moglie dalla prigione, un impresa

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Nella fuga Haggins si mostra ancora una volta narratore di razza, che riesce a creare inseguimenti(senza sparatorie per una volta) che non cedono alle lusinghe della facile spettacolarizzazione, portando ad un primo finale

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Alla fine nell'ultimo atto la risposta che qualcuno si domandava, se la moglie

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Basta un bottone a dimostrarlo, cala il sipario: Note tecniche, buon montaggio e fotografia, musica efficace con tre chicche di moby ad impreziosire il tutto.
Questo è cinema!

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Ultima risposta 12/04/2011 13.03.56
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juza  @  09/04/2011 09:35:03
   4½ / 10
Giudizio identico a giulio422.
Non so quali sostanze assumano gli sceneggiatori americani negli ultimi anni, ma credo che sia arrivata l'ora di cambiare! Non è possibile passare ogni volta da film intelligenti e plausibili nella prima parte a boiate pazzesche nella seconda parte/finale...

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Ultima risposta 25/05/2011 22.14.55
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Giulio422  @  09/04/2011 02:26:42
   4 / 10
L'Italia sarà anche il paese dei miopi come qualcuno ha scritto ma lo stesso sto film a me non è piaciuto... il pregio della regia di Haggins è quello di mantenere buona la tensione, il difetto è di aver allungato il brodo in + parti inutilmente e di diventare eccessivamente esagerato in altre.

Inizio con la classica famiglia felice piena di effusioni (fin troppe), poi una bella svolta e la trama entra nel vivo, ecco una cosa che odio è quando decido di vedere un film drammatico coi piedi per terra e man mano procede e diventa surreale a più riprese....

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Il New york times e altri giornali americani lo hanno definito troppo surreale e una mezza delusione, sono pienamente daccordo !!

potevano farlo durare anche qualcosa meno... non si arriva mai alla fine... opinione personale ovviamente !!

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Ultima risposta 01/05/2011 01.27.04
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