the others (2001)

Remake di "The Innocents" di Jack Clayton.
Il film è raffinato e di buona atmosfera.
Ma Amenabar ha purtroppo un limite, è troppo innamorato delle sue sceneggiature ad orologeria e spesso cade nella trappola di costruire dei gradevoli giocattoloni che però poi hanno come asso nella manica un finale "imprevedibile" che però risulta spesso il risultato di meccanismi già collaudati, come in questo caso, dove effettua un accademico capovolgimento delle aspettative.
Proprio con il colpo di scena così evidenziato e sottolineato il regista fa scadere molto la suggestione della pellicola e fallisce dove invece trionfa l'originale, cioè nel lasciare in sospeso l'affascinante ambiguità della sceneggiatura.
Infine, e qui mi rammarico sempre di più, è molto triste vedere come il personaggio della kidman, rispetto all'originale siamo molto più perbenista e di fronte al bigottismo fanatico di Deborah Kerr qui abbiamo delle angoscie più castrate che vanno dal salutismo, all'asocialità...
Il cinema moderno di grande pubblico fa sempre di più un passo indietro quando si tratta di criticare l'indottrinamento religioso...
Perchè c'è questa sorta di autocensura, mascherata dietro giustifiche ridicole che questo tipo di polemiche sono ormai antiquate e "sessantottine"? (domanda retorica)
Non ci resta che tornare all'originale "The Innocents" di gran lunga più moderno e, perchè no, al caro Bunuel!