the prestige (2006)

Meriterebbe un 1 sia la locandina italiana che quella americana.
Fortunatamente Christopher Nolan e il suo manipolo di attori di lusso non delude, soprattutto attraversando un terreno scivoloso e fallace come la magia.
L'influenza del regista è palpabile, che come in Memento mescola le carte e ce le restituisce in ordine sparso, sicuri che alla fine scopriremo la verità. Una lotta senza esclusione di colpi fra due illusionisti di fine '800 a Londra, le invidie, il rincorrersi a sperimentare trucchi sempre più sensazionali e pericolosi. Il racconto si dilunga su moltissimi livelli e tutte le ipotesi di noi spettatori finiscono per contraddirsi. Imprevedibile è anche ciò che lo sceneggiatore (il fratello di Nolan, Julian) considera possibile e non (considerando l'epoca), e ciò che è fisicamente e matematicamente possibile e non.

SPOILER
quindi tutto l'impianto narrativo, dal colpo di scena a metà film a quelli finali. Lo spettatore quindi è chiamato a risolvere enigmi, al vero mai posti ufficialmente, già dall'inizio del film.
Imponente sul piano visivo, tiene sul filo del rasoio in diversi istanti, con attimi anche indigesti a chi è un po' impressionabile.
Forse leggermente meno convincente Bale di tutti gli altri, ma vale davvero il prezzo e passerete due ore mozzafiato.
Nessuna colonna sonora, a parte qualche musica di circostanza per sottolineare qualche scena.