total recall - atto di forza (2012)

Il solito tr0iaio made in USA. Esiste l'originale, inutile vedersi sta pagliacciata recitata con attori MEDIOCRI.

SPOILER

Pensavo si trattasse di un ulteriore adattamento del racconto di Dick, ed invece è un remake "bello e buono" del cultissimo di Verhoeven, una pellicola stupenda che di certo non aveva bisogno di essere rivisitata. Tra l'altro che sia un remake non lo danno proprio a nascondere: il film in questione infatti, pur prendendo una direzione tutta sua, è un continuo di strizzatine d'occhio alla pellicola originale. L'efficacia delle sequenze chiamate in causa non è minimanente paragonabile a quella trasmessa dal regista olandese, su questo non ci sono santi che tengano, tuttavia sti continui rimandi senza cuore ma mai irrispettosi (es. la donna con tre tette e la vecchia "due settimane") rimangono tra le pochissime cose apprezzabili (forse l'unica) di questo vuoto e pallido remake che, pur offrendo un alto tasso di spettacolarità computerizzata sotto il profilo action e grafico (roba che per me non conta nulla, anzi, significa direttamente noia e sbadigli) non riesce a distinguersi in nulla rispetto ai milioni di prodotti americani odierni che infestano le nostre sale.

Sotto il profilo trama vengono tenute solo le basi minime (nomi dei personaggi e questione sogno), il resto viene tutto amputato a discapito di una storia banale contestualizzata in un ambientazione banale (seppur affascinante, un mix tra "Blade Runner" e "Minority Report", ma qualcuno può spiegarci il motivo di sta scelta?) sviluppata in maniera altrettanto banale; insomma, spunti ed emozioni stanno a meno di zero, a chi non l'ha ancora visto prego di credermi sulla parola.
Quanto al resto… Colin Farrell fisicamente non ci sta male come Douglas Quaid, ma lo spessore del suo personaggio rimane ciucciato all'osso; le donne, ovviamente sempre con i capelli a posto e truccate alla perfezione… la Biel fa solo presenza e come "ribelle cazzùta" è credibile quanto Lindsay Lohan sobria, si salva la Beckinsale che pur non essendo una villain che si può prendere sul serio va apprezzata per la grinta e la cattiveria che ci mette nel ruolo.
Poco altro da aggiungere… due ore (sottolineo due ore, non dice nulla ma dura più dell'originale!) di sparatorie, salti ed inseguimenti da videogame, senza storia, con una metropoli rilegata a semplice decorazione, con le solite stomachevoli battute del caso e le solite musiche tutte uguali. Fine del discorso.
Nel genere non sarebbe neanche tanto brutto, almeno se si pensa a quello che c'è la fuori, ma il fatto che si chiami "Total Recall" ahimè… lo rende un film del tutto insignificante. Alla fine, se ci arrivate, tutto ciò che vi lascia è, come di consueto, una voglia sfrenata di rivedervi l'originale, un capolavoro action/sci-fi che dopo 24 anni non ha perso un briciolo del suo fascino.

E tenete conto che ho evitato di fare veri paragoni nerdiani e puntigliosi con "Atto di Forza", sennò sì che lo massacravo.
Voglio dire… sì perché non… non ries… non riesco a resistere: cazzàrola manca Marte, manca l'azione splatterosa, manca il legame sogno/realtà, mancano i mutanti, mancano le musiche, e manca quel quintetto fantastico di attori (Schwarzenegger operario muscoloso, Ironside in*****so come non mai, Cox perfido e senza scrupoli, Stone zoccòlona fatale, Ticotin donna/fantasia del nostro eroe che per lui si fa maciullare le braccia da spuntoni affilatissimi). Schwarzy che spacca la vetrina dello scanner in stazione o che si tira fuori un sensore rischiando di portarsi via mezzo naso, gente che vola via a contatto con l'esterno, occhi che schizzano fuori dalle orbite, deformazioni e sangue di ogni tipo, quell'idiota di Johnny Cab che non ha avuto tempo di fare causa a nessuno, Benny, Quato, Venusville… oh un remake di "Atto di Forza", ma che vi siete bevuti il cervello cazzò????????

Ragazzi miei, il solo azzardarsi a pensare di poter rifare una bestia del genere credendo di farla franca è un concetto che si può riassumere in una sola, singola, esplicativissima affermazione. Ve lo dice Arnold:

https://www.youtube.com/watch?v=HiJWMqfaAag

Intendiamoci .... colin farrell e' una cosetta, la co protagonista buona non est bona . La moglie cattiva lo sarebbe ....bona....ma finisce subito...
Intendiamoci....pur meglio fatto xke plus modern est inferiore a quello di scwarzy.
Americanata e' dir poco.
Pero' ppiace e nn annoia affatto

Non si può paragonare con l'originale non solo perché è molto inferiore ma perché ci sono troppe differenze sia nella sceneggiatura che sopratutto visive.

Primo Colin Farrell, per quanto sia un attore discreto, non è certo il fantastico Arnold...ho letto che si era pensato a Tom Hardy e ne sarei stato molto più felice!
Le coprotagoniste femminili mi dicono poco a parte la grandissima bellezza di entrambe, ma forse le avrei preferite a ruoli invertiti...
Purtroppo le citazioni del cast terminano qui e pesa la grande assenza degli antagonisti presenti nell'originale come Michael Ironside il cui personaggio è stato forse incorporato a quello della Beckinsale e pij dai il cancelliere Cohaagen è interpretato da Bryan Cranston che per me rimarrà sempre il papà di MALCOM!

A parte il soggetto di base tratto da Philip K. Dick cambiano molte cose rispetto al cult di Verhoeven e la cose principale è che non si va su Marte!
La regia è tutta bilanciata verso l'action e tecnologie futuristiche...il che è divertente per chi fantastica sul futuro ma di concreto cosa dice il film? Quasi niente perché quello di originale che c'era nella trama viene eclissato da un incessante bombardamento di effetti speciali ed action tanto che i dialoghi diventano inutili e le classiche frasi scontate...la mancanza di un genio come Dan O'Bannon pesa come un macigno!

Senza dilungarmi oltre posso dire che un film visivamente valido ma che non dice proprio niente oltre a dare un paio d'ore di intrattenimento per chi apprezza il fanta-action.

La variante di Les Wiseman, ex Underworld e die Hard, riesce nell'intento di riportare sullo schermo un must dei film fantascientifici d'azione; Total Recall.
Purtroppo come tante di queste pellicole soffre di troppa prevedibilità, malgrado il clima, le ambientazioni e trama siano ben ricostruiti. Visivamente gli effetti speciali, non visto in 3d, son ben integrati con il mondo in cui si muove il nostro eroe indipendente. Mi è rimasto impresso il movimento di camera di una delle scene iniziali; quando si alza dalla sedia "magica", e colpisce i soldati biodegrabili. Pur filosofeggiando qualche frase, rimane attaccato ad un'azione che non porta da nessuna parte. In verità se lo avessi visto 20 anni fa, mi sarebbe piaciuto, oggi molto meno, ma discreto.

Molto meglio l'originale senza ombra di dubbio.
Sono riusciti a migliorare gli effetti speciali e a rovinare tutto il resto.
Complimenti.

Condizionati da un perenne fascio di luce intermittente (con tanto di strobo a far sentire a proprio agio i giovinastri discotecari), i protagonisti di "Total Recall – Versione 20.12" si beccano subito uno di quei garbugli che piace tanto alla gente: chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Inseguiti dal perfido Cancelliere Cohaagen, uno che vuole il pieno controllo delle guardie sintetiche per dominare quel che è rimasto di un mondo futuristico andato alla deriva, i nostri sono stati creati a loro volta da un'industria cinematografica sempre più votata al pieno controllo e selezione della categoria degli spettatori. Parlo di quegli inconsapevoli "privilegiati" entrati di diritto a far parte di una famiglia di automi che accede in sala con gli stessi impulsi con cui vengono spinti ad accostarsi a una vetrina, tanto per vedere cosa c'è. Abitanti di città multistrato sospese, col destino in bilico tra dedali affascinanti e chiaroscuri reconditi.

La pioggia quasi incessante potrebbe ricondurre il fantoccio all'allarmante odor di stantio, d'altro canto il loro Creatore sa che non possono aspirare a qualcosa di più di un portamento da figurine in guazzetto, inebetiti da un'atmosfera à la "1984", perfetta per ricondurre a stordimento e apatia. Con la versione 20.12 siamo arrivati all'espiazione della colpa dello psicocrimine collettivo: quello di non saper cos'altro fare, quale altro film andare a vedere. Il futuro del cinema è già presente, dal momento che il processo di de-generazione è già avviato; la massificazione ha limato il destino individuale e sociale.

Solo un'inversione gravitazionale potrebbe salvarci dal marcio e dalla noia di prodotti distrutti dalla quotidianità e dalle convenzioni. Ma sarebbe necessaria una capacità critica che ci facesse distinguere i giorni lavorativi dai festivi. Quell'attitudine indispensabile affinché un giorno non ci scoprissimo abitanti di un mondo semi-cancellato dalle sostanze chimiche che ci costringa a poterlo vivere solo attraverso l'assunzione di altrettante realtà artificiali (artificiose?). Prigione ed esalazione di sogni, dove persino l'ironia muore acquiescente, Hollywood è sprofondata in una serialità narrativa fatale. Urge nuova compagnia per innesto mnemonico.

Tralasciando pericolosi paragoni col film originale, quello che salta all'occhio è che la produzione di questo film è riusicta nella mirabolante e difficilissima impresa di realizzare un film di una banalità sconcertante partendo da idee originalissime. Oramai i grandi blockbuster di Hollywood seguono, per lo più, lo schema uno-contro-tutti, in cui si spende più tempo a studiare sceneggiature per inseguimenti e sparatorie spettacolari che per costruire una ragione X per la quale il protagonista si ritrova uno-contro-tutti. La ragione X che fa partire tutta la vicenda diviene, in questi filmetti, sempre più una scusa per giustificare le mirabolanti scene d'azione supportate da effetti speciali da paura che alla lunga finiscono solo per annoiare, tralasciando completamente quel coinvolgimento emotivo di cui lo spettatore ha assoluta necessità.

SPOILER
Il cast se la cavicchia pure (Farrell è bravino ma sottotono, bene la Beckinsale, sempre uguale la Biel), ma è l'impianto che non funziona

Il regista mi ha stupito con la sua filmografia azzeccata e senza sbavature.
Al punto da convincermi che questo remake potesse essere una piccola sorpresa da non sottovalutare.
Me lo sono goduto.

Len Wiseman aveva in mano un materiale gia' proposto e diventato cult per gli amanti della fantascienza d'azione,pero' ha dato una leggera scossa al precedente film di Verhoeven,con un innesto di pura adrenalina(come se non gli fosse bastato quel baraccone di Die Hard 4).Ci si diverte a stare dalla parte di Farrell,operaio coinvolto in una faccenda piu' grande di lui,come se fosse la prima volta che analizziamo una trama di questo calibro in un ambiente totalmente futuristico con trasporti volanti,armi superpotenziate e quant'altro(nel reparto scenografia e' stato fatto un lavoro sopraffino devo dirla tutta).

Ci si gode il viaggio pieno di incongruenze nel racconto,dubbi che non vengono svelati sino alle sequenze finali,identita messe in soqquadro e squadroni della ribellione come ciliegina sulla torta.
Da segnalare nella sezione performance,la assolutamente NON discutibile scelta di inserire Kate Beckinsale come agente sottocopertura spacca-cul.i,piccola chicca di questo remake.E' la punta di diamante del film,una vera e propria bad-ass in versione confetto-detonatore.

Molto criticato in patria ma in verita' una piacevole visione.
Consigliato per rilassarsi e potenziare i vostri sensi in un cinema ben attrezzato.
P.s:va beh se devo fare un confronto con l'originale quello e'inarrivabile ovviamente.

Non cerchiamo paragoni con il film di Schwarzy, a cui si ispira profondamente questa pellicola. E' un buon prodotto di intrattenimento e non deluderà certo gli appassionati di SF. Alcune scelte registiche sono particolarmente riuscite, altre risultano piuttosto deboli. Manca di quella freschezza che aveva l'originale, anche se rimane comunque un buon tentativo di sviluppare in maniera decisamente più moderna e avveniristica la trama. Buoni gli attori, del resto non devono sforzarsi più di tanto.