Nel 1981 Jake Bradford si trasferisce al college e prende possesso di un'abitazione insieme ai suoi compagni della squadra di baseball universitaria. Tra cameratismi e qualche conflitto interno al gruppo, tra notti folli alla perenne ricerca di conquiste femminili, Jake inizia un percorso di crescita che lo porterà anche a trovare l'amore.
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Non è un film banale come potrebbe sembrare ad un primo sguardo. I fatti raccontati sono sicuramente leggeri ma è il modo in cui il regista li porta in scena che fa la differenza e lo rende un film piacevole.
Seguito spirituale di La Vita è un Sogno, un film difficile da comprendere e apprezzare se non si ha presente e non si apprezza l'estetica di Linklater, fatta di storie quotidiane girate con uno stile naturalista. Sottovalutato e incompreso da questa community, sicuramente consigliato agli amanti del regista e a chi non pensa che sia la trama a fare un film.
E' l'ideale continuazione di Dazzled and confused che si ambientava nell'ultimo giorno di scuola delle superiori. In questo caso il lasso di tempo è egualmente limitato, a pochi giorni dell'inizio delle lezioni al college. Questo è un film che può creare veramente molti equivoci, uno di questi per esempio è l'accostamento a dei modelli mitici come Animal House, però non è neanche lontano parente nè pretende di esserlo e coerentemente a Dazzled and confused non pigia sul tasto nostalgico. Tutti vogliono qualcosa è una full immersion di quel periodo. Fase esistenziale di passaggio per Jake, dagli anni settanta agli anni ottanta, la chiusura di un'epoca e l'inizio di un'altra tra feste, balli musica rock e punk. Una perfetta ricostruzione d'epoca, dai costumi alle scenografie, alla fotografia. Sembra di essere in quell'epoca o in un film fatto in quegli anni. Tutti vogliono qualcosa è un libero sfogo, è prepararsi ad na nuova fase della vita ed in questo limbo dove ancora hai la possibilità di divertirti e scazzare alla grande, prima di essere irreggimentati. Cast poco conosciuto ma decisamente in parte. Ognuno per la propria parte sono personaggi che ti rimangono abbastanza impresso (per esempio Finnegan). Sarà una mia impressione ma è un film meno banale di quanto sembri.
film generazionale, Linklater riesce a descrivere gli anni '80 con un college film di quelli che non ti aspetti, non alla American Pie, ma in cui conta davvero la descrizione di quel periodo, in tutto, dalle mode alla musica, veramente tutto dettagliato. Regia ottima, musica altrettanto. Attori nuovi, freschi, molto in parte. I figli dei fiori sono finiti, gli hippy sono fuori dal tempo ormai, siamo negli anni '80. Tutto raccontato in un week-end, pieno di vestiti, musiche differenti, esperienze differenti.
Divertente, nostalgico e ben girato. Forse mi aspettavo qualcosa anche di meno divertente ma di più emozionante. Bella la colonna sonora, bravi gli attori. Film non memorabile.