Nel 1981 Jake Bradford si trasferisce al college e prende possesso di un'abitazione insieme ai suoi compagni della squadra di baseball universitaria. Tra cameratismi e qualche conflitto interno al gruppo, tra notti folli alla perenne ricerca di conquiste femminili, Jake inizia un percorso di crescita che lo porterà anche a trovare l'amore.
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Robetta insulsa che narra di una manica di disadattati con in mente solo f_ga, birra, festicciole e il pallosissimo "baseball" come collante. Nella seconda parte c'è buttata in mezzo la solita storiella d'amore dei piccioncini in calore. E non poteva terminare anche in modo pessimo. Senza capo nè coda, uno spreco di tempo.
Non è un film banale come potrebbe sembrare ad un primo sguardo. I fatti raccontati sono sicuramente leggeri ma è il modo in cui il regista li porta in scena che fa la differenza e lo rende un film piacevole.
Maledetta me che non ho visto il trailer prima di guardare questo film. Si aspettano quasi 2 ore prima che inizino a giocare, la gran parte del film da importanza alle caratteristiche e soprattutto all' "intelligenza" di tutti i componenti della squadra . livello bassissimo.
Immaginate "Halloween la notte delle streghe" senza Michael Myers, Animal House senza Bluto e i suoi compari, American Pie senza maniaci sessuali, la febbre del sabato sera senza coreografie e la critica a un certo tipo di gioventù... Evidentemente tutto il budget è stato speso per costumi, parrucchieri, diritti musicali e noleggiatori d'auto d'epoca senza lasciare nulla ai sceneggiatori. Film completamente privo di senso.
Seguito spirituale di La Vita è un Sogno, un film difficile da comprendere e apprezzare se non si ha presente e non si apprezza l'estetica di Linklater, fatta di storie quotidiane girate con uno stile naturalista. Sottovalutato e incompreso da questa community, sicuramente consigliato agli amanti del regista e a chi non pensa che sia la trama a fare un film.
Di solito voti del genere li do a opere che considero aborti mancati . Non so chi sia questo regista e sceneggiatore di codesta porcheria , ma si merita tutto il male del mondo per 120 min di puro nulla . A parte la ost e l ambientazione fine anni 70 , il resto è trama zero che non inizia mai e finisce in un modo ridicolo , con interpreti che potrebbero dire qualcosa ...se il film avesse un significato. Sembra fatto apposta per quei nostalgici con ormai 50 anni sulle spalle che vogliono ricordare i bei momenti tra ragazze , balli , musica , e trombatine varie . Questo film tra l altro è stato consigliato da un noto youtuber della categoria critici .
Non è impresa facile quella di imbastire una storia di quasi 2 ore senza raccontare nulla di concreto, eppure Linklater ci riesce abbastanza bene e senza grandi sforzi. TUTTI VOGLIONO QUALCOSA è un prodotto piuttosto banale, sicuramente senza originalità, capace di essere disinvolto e non annoiare ma allo stesso tempo deficitario dal punto di vista della sostanza, riuscendo a presentare una sorta di teen comedy classica che non ha grandi cose da dire. Vedibile ma nulla più.
è con profondo rammarico che constato questo passo falso di Linklater. Film altamente monotono con un gruppo di presunti sportivi impegnati a cazzeggiare efare casino il più che possono , e per due ore è tutto così .. Ancora peggio la simil love story del protagonista , come nelle peggio commedie rosa anni 80' .. In generale non c'e' il minimo pathos come in altre pellicole del genere tipo Fandango o l'esasperata e folle ironia di Animal House,tanto per citarne due . Mi spiace di cuore ,perchè Linklater aveva fatto bei lavori prima.
E' l'ideale continuazione di Dazzled and confused che si ambientava nell'ultimo giorno di scuola delle superiori. In questo caso il lasso di tempo è egualmente limitato, a pochi giorni dell'inizio delle lezioni al college. Questo è un film che può creare veramente molti equivoci, uno di questi per esempio è l'accostamento a dei modelli mitici come Animal House, però non è neanche lontano parente nè pretende di esserlo e coerentemente a Dazzled and confused non pigia sul tasto nostalgico. Tutti vogliono qualcosa è una full immersion di quel periodo. Fase esistenziale di passaggio per Jake, dagli anni settanta agli anni ottanta, la chiusura di un'epoca e l'inizio di un'altra tra feste, balli musica rock e punk. Una perfetta ricostruzione d'epoca, dai costumi alle scenografie, alla fotografia. Sembra di essere in quell'epoca o in un film fatto in quegli anni. Tutti vogliono qualcosa è un libero sfogo, è prepararsi ad na nuova fase della vita ed in questo limbo dove ancora hai la possibilità di divertirti e scazzare alla grande, prima di essere irreggimentati. Cast poco conosciuto ma decisamente in parte. Ognuno per la propria parte sono personaggi che ti rimangono abbastanza impresso (per esempio Finnegan). Sarà una mia impressione ma è un film meno banale di quanto sembri.
film generazionale, Linklater riesce a descrivere gli anni '80 con un college film di quelli che non ti aspetti, non alla American Pie, ma in cui conta davvero la descrizione di quel periodo, in tutto, dalle mode alla musica, veramente tutto dettagliato. Regia ottima, musica altrettanto. Attori nuovi, freschi, molto in parte. I figli dei fiori sono finiti, gli hippy sono fuori dal tempo ormai, siamo negli anni '80. Tutto raccontato in un week-end, pieno di vestiti, musiche differenti, esperienze differenti.
Divertente, nostalgico e ben girato. Forse mi aspettavo qualcosa anche di meno divertente ma di più emozionante. Bella la colonna sonora, bravi gli attori. Film non memorabile.
Davvero mediocre questa "americanata" inutile e noiosa. I primi 15 minuti potevano bastare, il resto è copia della copia della copia della copia... dei primi 15, in un crescendo di non senso!! Boh!!
Sono andato a vederlo al cinema incuriosito dalla media molto alta che ha su un noto sito internazionale di cinema. Ebbene, due ore in cui non succede...niente! Per tutta la durata del film si ha la sensazione che da un momento all'altro possa succedere qualcosa, e invece no. Non ho capito il senso di questo film, non ho capito dove volesse arrivare, mi è sembrato tutto a casaccio! Di positivo c'è sicuramente la resa dell'ambientazione anni 80, fatta davvero bene, ma ciò ovviamente non basta per arrivare alla sufficienza
Sinceramente mi è parsa una lunga e noiosa premessa..avete presente le introduzioni dei film che di media durano 15/20 min??? ecco...peccato che il film è tutto così!! non succede NIENTE.... ti aspetti che prima o poi arrivi il colpo di scena...e invece? ti appare la scritta THE END e ci rimani anche di M****
Linklater ha questa cosa, che si crede un vero e proprio messia pop. Non c'è altra spiegazione dietro l'ambizione di costruire un film di due ore dove non succede un benemerito c a z z o , vediamo dei tipici caproni americani muoversi tra un cazzedjo e l'altro nei tre giorni che precedono l'inizio delle lezioni al loro college per subdotati. Si ha davvero la sensazione di assistere al nulla per due ore. Le suggestioni nostalgiche dagli 80s, partendo dalle ignorantissime musiche fino ad un curioso antenato del game boy, l'estetica laccatissima da grease misto a animal house non possono realmente fare un film nelle corde dello spettatore che non sia texano o almeno yankee e che risulti comprensibile e apprezzabile a un pubblico normodotato. Sta storia dell'operazione nostalgica rompe il c a z z o già dopo venti minuti. La stoccata finale però arriva con quelle frasone stracciapalle da "condenso il significato del mondo in un secondo" che avevamo già visto in boyhood (e che a me avevano già fatto sonoramente c a g a re); siano pronunciate dal coinquilino intellettualoide sciupafemmine oppure si ritrovino scritte su una lavagna a caso. Forse vorrebbero riprodurre le suggestioni che omg senza farci caso ti ritrovi intorno da giovane ma poi omg da vekkio ti rendi conto che ti hanno cambiato la vita. Beh, Linklater si crederà pure intelligente e perchè no, un poeta, ma c'è un problema di fondo: è troppo americano per esserlo. Quindi non sa nemmeno lui se è affezionato a un mondo stupido, o è stupido ma gli piace stare in quel mondo. A me stesso e ad un pubblico pensante dico da vedere ma solo per rendersi conto di come è possibile che sti c a z z ari vogliano pure tornare indietro nel tempo. Un plauso alla messinscena, ovviamente.