una notte sui tetti (1949)

Una notte sui tetti è un film di onesto intrattenimento e nulla più. Non c'è la comicità eversiva e scatenata di Duck Soup tanto per fare un esempio. La quasi assenza di Groucho si fa sentire in maniera pesante e la lieve marginalizzazione di Chico lascia spazio ad un Harpo che è protagonista assoluto del film, ma rispetto ad altri film un personaggio più edulcorato e sognatore, con una sottile vena di malinconia. Certamente più sfaccettato ma meno divertente. A quusto film cui non mancano firme importanti come McCarrey e Tashlin, manca l'equilibrio delle loro pellicole più gloriose, qui sbilanciato da una predominanza delle gag visive data la presenza maggiore di Harpo rispetto agli altri. Da notare una giovanissima, ma già mozzafiato Marylin e un Raymond Burr pre-Perry Mason.

Questa volta i fratelli Marx protagonisti sono solo Harpo e Chico e si fa sentire l'assenza di Groucho vero mattatore dei film precedenti!
Ovviamente basta la mimica di Harpo a farci comunque sorridere in svariate scene come quando svuota le tasche come mary Poppins faceva con la sua borsa o quando per pettinarsi usa uno specchio molto speciale!
Divertente!

Ultimo film dei Fratelli Marx, sceneggiato da Harpo e si vede parecchio per la maggiore presenza di gag visive, come quella iniziale del muro che lascia davvero bastito per un attimo chi la vede. Manca, praticamente, Groucho (che stavolta ha i baffi veri) e non è un bene; però la sceneggiatura è forse la migliore degli ultimi anni che il trio abbia avuto tra le mani, e la regia, specie nell' inseguimento finale sui tetti "alla Kubrick" non è affatto male. Ma sì dai degna conclusione di carriera.

Molto comico e con una fotografia da spettacolo. Bellissimi i balletti e grandi gag molto esilaranti, una comicità che riesce solo i fratelli marx. Consigliato davvero.

Questo e praticamente tutti i film dei fratelli Marx sono un esempio di comicità. Il susseguirsi di gag intelligenti e fulminanti non lasciano lo spettatore deluso. Piccola parte, oltre che per Marilyn Monroe anche per Raymond Burr, famoso per la serie Perry Mason, protagonista dei romanzi gialli creati dallo scrittore statunitense Erle Stanley.

Questo è l'ultimo film dei fratelli Marx, già ritiratisi da alcuni anni dalle scene, e rappresentato per volere di Harpo. E' la meno celebre e più sottovalutata delle loro pellicole, ma non è priva di numeri originali e divertenti, che vedono protagonisti soprattutto Chico e Harpo nel ruolo di cabarettisti (o aiuto-cabarettisti) pasticcioni. La scena dell'ipnosi di Harpo (e di tutte le torture precedenti) è molto simpatica, così come la reazione di Chico alla richiesta di Madame Prudovich (già citata da mio fratello nel commento qui sotto). Peccato solo che Groucho abbia un ruolo estremamente marginale.

Opera ultima del trio, e comunque, non ultima per bellezza.
Nonostante sia da molti sottovalutata questa splendida commedia regala dei momenti di poesia pura come quando Harpo suono l'arpa alla sua amata. Oltretutto Chico fa la parte di Groucho (qui piuttosto marginale) regalandoci delle gag indimenticabili ("Sardine?! tutto qui? ma io voglio riempirla di sardine per dimostrarle che l'amo!!!"). Dunqu proprio in questa pellicola i due fratelli protagonisti ci dimostrano tutta la loro bravura nell'esecuzione di pezzi musicali davvero difficilissimi (in particolare la "polacca" di Chopin è veramente uno dei pezzi più complicati da eseguire su pianoforte). Come ho accennato pocanzi uno dei difetti principali di "Una notte sui tetti" è la mancanza tra i protagonisti di Groucho. Con la sua recitazione e la sua pazzia, questa pellicola poteva davvero diventare uno dei massimi capolavori del cinema comico. Da sottolineare la presenza di una giovanissima Marilyn Monroe, in una delle sue prime interpretazioni.