Joe Gillis, uno sceneggiatore sull'orlo della bancarotta, si rifugia in una vecchia villa apparentemente abbandonata per sfuggire ai suoi creditori. In realtà si tratta della dimora di Norma Desmond, una vecchia star del cinema muto, che ha perso ogni legame con il mondo del cinema. In cambio dell'ospitalità, Joe inizierà a scrivere la sceneggiatura che dovrebbe segnare il ritorno di Norma sul grande schermo.
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VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE: Miglior film drammatico, Miglior regista (Billy Wilder), Miglior attrice in un film drammatico (Gloria Swanson), Miglior colonna sonora (Franz Waxman)
Crudele e agghiacciante ritratto del mondo di Hollywood,che Wilder descrive con scioccante realtà e con un disprezzo che dimostra quanta poca stima il regista avesse sul sistema cinematografico americano di quell'epoca.La voce fuori campo del defunto Gillis ci introduce in una storia venata di situazioni al limite del macabro,dove il cinema ha"sporcato" e rovinato la vita dei suoi protagonisti,rendendoli schiavi di un mondo che li ha inghiottiti fino a trasformarli in degli individui privi di identità.Quel che stupisce tutt'oggi di questa straordinaria storia,è che gli attori siano proprio i più azzeccati per interpretare i propri ruoli:la Swanson(qui assoluatamente sublime) era stata effettivamente lasciata un pò da parte dopo l'avvento del sonoro;Von Stroheim era un regista tedesco che diresse la Swanson nella sua ultima,disastrosa pellicola muta(intitolata"Queen Kelly",e nel film di Wilder se ne può vedere un frammento),Buster Keaton(in un cameo)ormai dimenticato da produttori e registi,si aggirava all'epoca negli Studios hollywoodiani in cerca di qualche scrittura,ma ormai la sua stella non brillava più.Un dramma raccontato come una vicenda gotica,che porta a riflettere sull'inconsistenza del proprio modo di essere dinanzi al potere dei soldi e del divismo,che può portare alla follia soprattutto con l'avanzare degli anni,con la consapevolezza di non essere più in grado di risalire la china a causa di un programmatico cinismo che bisogna mettere in conto,anche quando vengono tirati in ballo i sentimenti veri.Da vedere e rivedere,senza stancarsi mai.Il regista Cecil B.DeMille compare sul set di un film che stava realmente girando,in una sequenza che strazia il cuore.Ottima prova di Holden(che tentennò non poco prima di accettare),anche lui perfetto per il ruolo.