woyzeck regia di Werner Herzog Germania 1979
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woyzeck (1979)

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locandina del film WOYZECK

Titolo Originale: WOYZECK

RegiaWerner Herzog

InterpretiKlaus Kinski, Eva Mattes, Wolfgang Reichman

Durata: h 1.13
NazionalitàGermania 1979
Generedrammatico
Tratto dal libro "Woyzeck" di Georg Büchner
Al cinema nel Giugno 1979

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Trama del film Woyzeck

Woyzeck è un soldato tedesco che presta servizio in una guarnigione situata in un piccolo centro. La sua vita è appesantita, oltre che dal dovere, dalle angherie del suo capitano e dagli esperimenti cui lo sottopone l'ufficiale medico. La tragedia esplode quando a Woyzeck vien detto che la sua donna lo tradisce. La reazione del disperato soldato sarà tremenda...

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Voto Visitatori:   7,93 / 10 (30 voti)7,93Grafico
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Voti e commenti su Woyzeck, 30 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

BlackNight90  @  16/06/2010 15:59:38
   8 / 10
Elogio triste e fatale al diverso, all'umiliato e al folle, a chi non è abbastanza forte per continuare questo piccolo teatrino degli orrori che è la vita , a chi è costretto a stare ai margini per la propria condizione sociale, alle appendici derise della società.
Il Kinski più straripante e meraviglioso che abbia visto anche perché, non c'è nulla di male nel dirlo, era proprio matto: scommetto i pochi euri che ho che nella meravigliosa scena in cui il coltello raggiunge la sua vittima, quell'attimo rallentato di morte così gloriosamente vitale, Kinski non recita affatto.
Ok, non sarà tra i capolavori assoluti di Herzog, ma almeno un suo personalissimo manifesto del profondo legame tra Natura e uomo sì.
Ho dato un'occhiatina al testo di Buchner e mi ha sorpreso vedere che i dialoghi sono ripresi quasi parola per parola: strano, perché sembrava che le parole venissero tutte direttamente dalla testa e dal cuore di Herzog.
Woyzeck è un'altra declinazione della figura di kaspar Hauser: anche nel suo caso l'oppressione è da parte di chi comanda e giustifica se stesso con la morale e la virtù, parola di cui Woyzeck non riesce a trovare il senso. Peggio ancora, nelle mani di quel potere la scienza diventa strumento di tortura e asservimento.
Come quella scimmia che ad un certo punto si vede travestita da soldato, piccola metafora della condizione dell'uomo, esattamente come i polli nel finale di Stroszeck.
Ma c'è un potere contro cui l'uomo non può nulla, uno spirito della natura che a volte si radica prepotentemente in poche persone speciali, che si trasmette ad esse attraverso i suoi elementi, un ordine mormorato dalla terra, sussurato dal vento, sancito da una luna rosso sangue.
Il volto trasfigurato di Woyzeck-Kinski è quello della disperazione, di chi ha 'il destino negli occhi, la morte negli occhi': prendo in prestito una frase da Picnic ad Hanging Rock, capolavoro assoluto di Weir, perché anche lì a essere protagonista è una forza misteriosa e inebriante che influenza e muove gli uomini senza che questi possano spiegarsene la ragione.
E finalmente Woyzeck si è liberato dalle sue sofferenze, Herzog può smetterla di tenere la mdp immobilizzata su di lui e può tirare un triste sospiro di sollievo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 16/06/2010 20.11.07
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  24/11/2009 09:34:04
   6 / 10
Non mi piace molto "Woyzeck" di Herzog, e non perché l' ho visto una volta di meno per poterne avuto un' idea diversa, è che proprio non mi convince. E basta. Ciao.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/01/2010 23.00.40
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  08/07/2009 07:24:50
   6½ / 10
Notevole per l’essenzialità dello stile, questo film resta comunque lontano dai capolavori del grande regista.
C’è la sensazione che, più che Woyzeck, la cavia sia Kinski. Herzog gli appiccica la telecamera addosso. Osserva i suoi sguardi. Lascia che esploda le sue reazioni. Un po’ come fanno i documentaristi (ed Herzog di documentari ne sa qualcosa) quando osservano una bestia selvatica.
D'altronde Kinski è un animale raro. Ed ogni sua recitazione è uno spettacolo imperdibile.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/08/2009 20.43.26
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/09/2007 00:02:23
   9 / 10
Mi avevano parlato di un film astruso, complesso, meno convincente del solito. L'esimio Mereghetti affronta la prevedibilità dei temi musicali in effetti Vivaldi è suggestivo ma nel contesto piuttosto fastidioso.
Io invece penso di aver assistito a un'altro colossale film di Herzog, e alla prova forse più sofferta e memorabile mai offerta da Kinski.
Il personaggio del soldato sopraffatto dal suo dovere e dalla ferrea disciplina, ma anche da un'inesorabile Inferno Mentale ("La terra scotta come l'inferno, eppure ci sto gelando" - "gli uomini sono come gli abissi. ti gira la testa se provi a guardarci dentro") è antitetico e allo stesso tempo influenzato da Aguirre e Fitzcarraldo.
Per Herzog l'Uomo, sia che ostenti la sua forza, sia (nel caso di Woyzeck) lordi la sua immensa debolezza, è sempre una creatura frustata e paranoica.
Notevoli le primissime inquadrature che sembrano un omaggio al cinema muto, con il soldato vessato dal capitano e ligio al dovere di uomo ferito, e successivamente tradito e innamorato.
Straordinario nel suo beffardo cinismo il medico che lo usa per esperimenti scientifici.

Sconvolgente apologo della follia, quasi Shakespeariano a tratti (ma c'è più di un Jago a perseguire i sospetti del protagonista: e il peggior nemico è se stesso), il film si avvale di una fotografia splendida che non ha nulla da invidiare al kubrickiano "Barry Lyndon", opera che (ne sono convinto) deve aver influenzato indirettamente Herzog.

La scena al rallenty dell'omicidio è di grande effetto visivo, ma piega le carni e gronda disperazione e pathos quando l'uomo accarezza i capelli dell'amata ormai esanime: in quella sequenza Kinski non è un attore qualsiasi. è qualcosa che va oltre il senso della vita e della morte, è la condanna (espiazione) di una Recita.

Notevole anche la spontaneità di Eva Mattes, con cui l'attore ha paradossalmente avuto un eccellente rapporto di lavoro

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/06/2008 23.21.06
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Krypto_06  @  25/06/2005 23:43:23
   9 / 10
stupendo.....la prima volta che lo vidi al c.p.a. di fi(un c.s.o.a.), rimasi molto deluso ultimamente mi è capitato di vederlo da solo e devo dire ke è un altra cosa.....un film veramente allucinante, herzog ti proietta gradualmente nella vita di woyzeck, un povero cristo che pensa di essere pazzo perkè tutti quelli che lo circondano, in primis il suo "psichiatra" lo mettono in condizione di credere di essere pazzo...questo è l'aspetto più interessante del film, infatti herzog qui fa un chiara critica ad una delle scienze che ha sbagliato di più in passato condizionando in modo tragico la vita di milioni di persone, e ki dice che non continui a sbagliare?.....un film da vedere per gli amanti del cinema d'autore

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/10/2007 00.43.43
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