inventing anna - miniserie tv (2022)

La storia è veramente interessante, potente ed affascinante ed in parte resa piuttosto bene in questa miniserie. Tuttavia alla fine delle (lunghe) nove puntate ti rimane una forte sensazione di irrisolto. Il personaggio di Anna, presunta ricchissima ereditiera tedesca, riesce ad affascinare tutti, specialmente quelle classi altoborghesi difficili da scalare dal basso. Operando una mimesi perfetta, Anna è percepita non come una persona che viene dal basso a cui magari puoi rinfacciare le umili origini, ma come una persona che già appartiene all'elitè. Veste di lusso, conduce una vita all'insegna del lusso sfrenato e nel suo gorgo ingannatore attira tutti come in un enorme Maelstrom. L'altra faccia delle medaglia è quella una ragazza di 25 anni che è incapace di uscire da quel personaggio, anche messo di fronte all'evidenza. Ed è proprio questo il compito di Vivan Kent, la giornalista che scrive la storia di Anna. Mettere insieme i puntini ed intervistare le persone che hanno gravitate intorno ad Anna, manipolate ed ingannate è vero, ma chi è stato ingannato non erano stinchi di santo. In qualche modo vivevano della sua luce riflessa. Hai l'impressione di non arrivare al vero cuore di truffatrice, di infarcire questa miniserie di dettagli che ho trovato inutili invece di approfondire aspetti che potevano essere più interessanti. Nel complesso una discreta visione, ma poteva dare di più.