a better tomorrow 2 (1987)

Epica conclusione della trilogia di A Better Tomorrow (il terzo film, diretto da Tsui Hark, ne è un prequel), è il film dove l'estetica efferata di John Woo ne esce rafforzata. In particolare negli ultimi venti minuti (che citano esplicitamente Peckinpah), la superba coreografia action di Woo si arricchirà di proiettili che hanno il suono e gli effetti delle cannonate e di schizzi ematici al rallentatore che rivelano i segni premonitori della follia grandguignolesca di The Killer e Hard Boiled.
La sceneggiatura scritta (tra gli altri) dallo stesso Tsui Hark si fa più articolata, recupera i superstiti del film precedente e ne introduce numerosi di nuovi, spinge sull'acceleratore del melodramma e del noir. Qua e là si notano i tagli imposti per ridurre a poco più di un'ora e mezza un montaggio originale di quasi 180 minuti, e l'effetto "novità" del predecessore è in parte evaporato, ma il canovaccio da gangster movie classico pieno di tradimenti, folli sparatorie e oltraggiosità varie ed eventuali tiene in piedi l'attenzione per tutto il tempo. Soprattutto perché anche in questo caso il cast raccoglie il gotha delle mega-star di HK (tanto da far perdonare l'espediente dozzinale usato per giustificare il ritorno di Chow Yun Fat).

In YING HUANG BOON SIK II (A Bettre Tomorrow 2) sono presenti quegli elementi che mandano in confusione il concetto di bene e male, buoni e cattivi, ma neanche troppo: se il suo predecessore era un neonoir che garantiva epicità tramite un intreccio di personaggi da tragedia teatrale, qua si fa più fatica ad entrare nel gioco delle emozioni che anticipano l'azione, per quanto minimalista esso sia. John Woo non peggiora nel suo repertorio, ma quello che andava aggiunto al primo per ottenere un upgrade era ulteriore ritmo, ulteriore violenza e ulteriore musica. Questo sequel è di gran lunga un downgrade.

Non importa se la scusa per riportare Chow Yun Fat sullo schermo è delle più improbabili (ce ne sarebbero altre di cose inverosimili, ma non mi dilungo), questo sequel sarebbe più o meno sulla stessa linea del predecessore, ma alla fine gli è superiore in quanto meno pacchiano e soprattutto per la sparatoria finale, davvero da cineteca.

Un pochino meglio del primo: mezzi superiori, storia più appassionante (comunque fin là... solo la parte attinente al personaggio di Chow Yun-Fat, bravissimo, è inverosimile e ridicola) miglior enfasi sui valori amicizia/fratellanza, e due/tre bagni di sangue degni di "Taxi Driver"; rimane in ogni caso la sensazione di assistere ad un prodotto banale ed esagerato (esclusa la violenza fumettistica di impronta prettamente asiatica) con parecchi momenti di noia e confusione, buchi di sceneggiatura ampi come hula-hoop, e scene d'azione realizzate piuttosto male. Sorvoliamo sulle orripilanti musiche alla "GI Joe" di quarta categoria, tra l'altro sempre messe fuori luogo.

Ripeto, meglio del primo... ma mica tanto.
Perchè sti "A Better Tomorrow" vengono considerati tanto prelibati? Boh... chiedetelo a quelli che hanno scritto prima di me, perchè io proprio non me lo spiego.

Pur con qualche escamotage forzato (il gemello) e non senza delle derive sentimentalistiche (anche se meno presenti che nel primo) A better tomorrow II migliora sensibilmente il primo film grazie a scene ancora più spettacolari , sparatorie incredibili e a un livello di violenza e spietatezza maggiore.
Con uno stile che omaggia molto il cinema di Peckinpah (ralenty in un montaggio alternato) il funambolico Woo arriva agli ultimi venti minuti inscenando un bagno di sangue che, seppur inverosimile, incanta per la perizia tecnica e il senso quasi fumettistico dell'azione. Davvero un bel film, ma probabilmente la maturità stilistica del bravo Woo si raggiungerà nelle tre, meravigliose, opere successive.

Gli ingredienti e i temi musicali sono gli stessi.
Le scene d'azione forse sono fatte anche meglio e più curate ma l'anima che ha il primo a mio avviso è inarrivabile.
Qui Woo tenta di ripetersi a livello emotivo condendo tutto con grandi scene d'azione ma il risultato appare meno potente e meno sincero del primo capitolo.
Mi manca il terzo che vedrò a breve, ad ora estremamente consigliati i primi due capitoli, astenersi chi non ama sparatorie senza fine.

Buon seguito, molto spettacolare, perde però la drammaticità che caratterizzava il primo film cosa che lo distingueva dalle centinaia di film d'azione presenti sul mercato,merita comunque un occhiata.

SPOILER

Meglio del predecessore: meno melodrammatico e più action.
L'escamotage che permette il ritorno di Chow Yun-Fat è un po' tanto forzato, ma ci si passa sopra facilmente.

Stessi temi e una risultato finale più apprezzabile della pellicola precedente. Molto più equilibrata e senza quelle cadute di tono presenti nel primo capitolo. Da applausi tutta la sparatoria finale.

Tralasciando la penosa invenzione del gemello dimenticato per riportare sullo schermo il personaggio di Chow Yun-Fat, quel che non funziona maggiormente in questo film sono i tempi. In pochi secondi vengono scartati personaggi e sottotrame interessanti, per dare tempo e spazio soprattutto a melodrammoni e sparatorie. In più punti sembra di vedere come la traballante trama serva come scusa a mettere in scena idee ed invenzioni di grande effetto (che infatti verranno poi citate più volte anche da Hollywood). Come nel primo capitolo, tutto va visto come un grosso giocattolone, ma funzionano meno cose e meno personaggi.

Un validissimo sequel, con trovate improbabili usate per "resuscitare" il personaggio più cool del primo Better Tomorrow ma su cui si può passare sopra.
Temi delicati vengono inframmezzati da sparatorie al rallenty e violenza sanguinante e coreografata: amore, amicizia, famiglia, radici... e in parte funziona, sta qui la magia di Woo.
Ma qualcosa non convince, forse l'eccessiva stilizzazione che nella parte finale raggiunge il culmine. A parte questo, action movie dal quale si può solo imparare prima del famosissimo The Killer che a questo punto non vedo l'ora di vedere.

Altro ottimo noir d' azione ben diretto da John Woo e sostenuto tantissimo dalla carismatica recitazione di Chow Yun-Fat. Rispetto al primo c'è un po' più d' azione per il resto è abbastanza simile nello svolgimento ripronendo lo stesso cast di cui solo Chow Yun-Fat resterà nel terzo e ultimo capitolo della saga. La storia è molto interessante e ben sviluppata con diversi momenti di alta drammaticità come quando Leslie Cheung muore mentre telefona alla moglie che ha appena partorito. La parte più bella è ovviamente il finale con una mega carneficina di oltre mezzora di durata a suon di spari a non finire e lotta ad armi bianche con Ti Lung presenza frequente dei film di arti marziali della SHAW BROTHERS degli anni '70. Non spettacolare come HARDBOILED ma sicuramente da vedere.

Eccessi mélo e un tono - inizio e parte centrale - ancora più "da soap opera" (com'è stato simpaticamente definito) che nel grande, precedente capitolo, il capostipite leggendario: A Better Tomorrow (1986). Tra i temi: il solito dualismo, la solita amicizia fraterna: a Hong Kong, Ho cerca disperatamente di salvare il fratello e lo stesso fa Ken a New York con Lung, poi il quartetto si riunisce. Violento, triste (

SPOILER), pessimista ma con qualche speranza (le difficoltà degli immigrati) e anche imprevedibile, A Better Tomorrow II ha un finale che rievoca in più punti Il Mucchio Selvaggio (però ho trovato la lunga lotta finale un po' sottotono). Divertenti spunti ironici sul culto del personaggio di Chow Yun Fat morto nel precedente film.
Ovvio il rimpianto per non poter vedere la versione voluta da Woo.
Bello, ma meno interessante del capostipite.

Dissento dai commenti precedenti, A Better Tomorrow II non riesce a superare il predecessore perdendo il confronto abbastanza nettamente.

Non si discosta per nulla dai temi del primo episodio e di conseguenza paga il fatto di essere un numero due.
Rimane comunque un buon film in cui l'azione non manca...
Qui c'è molto più spazio per Chow Yun Fat, abilmente riportato all'interno della storia con un trucchetto abbastanza discutibile come quello del fratello gemello.
Gli ingredienti sono gli stessi per cui la valanga di cadaveri a cui si assiste è ampiamente preventivabile, specie nel grandioso finale in cui la pallottola regna sovrana.
Buon antipasto prima di "The Killer", film per il quale nutro una grande attesa e che è giudicato all'unanimità il capolavoro di Woo.

Mezzo voto in più rispetto al primo. La storia è più articolata, migliorate anche le scene d'azione. Finale che vale da solo la visione, uno dei più violenti e apocalittici che io abbia mai visto... Peccato che


SPOILER

Sinceramente ho preferito il primo capitolo, ma devo dire che anche questo seguito si difende bene. Purtroppo alcune caratteristiche che avevo apprezzato nel capitolo precedente son andate smarrite, come ad esempio il taglio registico e la colonna sonora, però nel complesso penso che la storia sia migliore e venga sviluppata in maniera più coerente.
Alla fine la violenza può essere curata solamente con altra violenza, questo è il chiaro messaggio che Woo vuole darci, ed in questo film il senso è ancora più chiaro rispetto al predecessore.
La scena finale è davvero qualcosa di epico, penso che da sola valga la visione del film.
Alla fine penso che il capostipite della saga sia migliore, anche per il fatto di aver aperto la strada poi a tanti altri registi nell'area, però allo stesso tempo ritengo che questo seguito sia assolutamente godibile e lo consiglio a tutti gli appassionati del genere.

Migliore del precedente capitolo,Woo aveva le idee chiare per questo film e un Chow Yun Fat infilato nel film queasi di prepotenza....il fratello gemello di Mark?ah ah
Ad ogni modo bellissimo film da vedere,il finale è da urlo

"A Better Tomorrow II" è il primo capitolo perfezionato, tecnicamente addirittura tendente a "The Killer". Purtroppo ci sono diversi scivoloni di sceneggiatura come l' improbabile telefonata (l' interlocutore non può non accorgersi che l' altro non è in affanno per la gioia), qualche battuta uscita male ed un finale - al di là della perfetta esecuzione omaggiando "Il Mucchio Selvaggio" - moralista e vagamente giustizialista. Stupendo comunque, un film veramente tosto.

Un film esagerato... spettacolare... il migliore della serie

Il miglior film d'azione che mi sia al momento capitato di vedere, e la restante filmografia di Woo promette solo meraviglie ancora più grandi!
Vale quello che ho scritto per il primo episodio, solo che qui portato ad un maggiore livello compiuto.
Straordinaria la scena finale omaggio a Peckinpah, che per qualità delle sequenze d'azione vale 100 volte di quelle viste e straviste nei popolari film action americani( in quelli più scadenti) che ne hanno voluto imparare la lezione perdendo nettamente nel confronto con l'originale.
Esaltante!

In questo sequel superiore al primo film i traumi nascono dalla violenza, ma sono anche curati da essa: il finale è un bagno di sangue "terapeutico", la conferma estrema dell'esistenza del sentimento dell'amicizia.

Film a livelli d'azione sempre altissimi, non si perde in chiacchere e va dritto al sodo, senza rompere il ritmo travolgente.
Un film crudo e con poche vie d'uscita, dove anche i protagonisti crepano quando meno lo si aspetta. Le sparatorie sono girate con grande tecnica, e il tutto scivola via piacevolmente. Ottimo il finale.

Di ancora più maggiore impatto del primo con una memorabile scena finale.

SPOILER

a mio parere supera il suo predecessore.altro grande film di azione di woo.

Mi ha lasciato un po' perplesso,se lo si guarda come un tipico action-movie (tra l'altro chiaramente datato)allora lo si puo' apprezzare altrimenti i difetti che si riscontrano sono veramente molti...a partire da una sceneggiatura improbabile e parecchio sfilacciata per continuare con dei dialoghi da soap opera,inoltre il doppiaggio non appare all'altezza(consigliabile vederlo in lingua originale con sottotitoli).
Detto questo il film è pero' visivamente molto bello e la scena del massacro finale è da antologia.
Lo consiglierei agli amanti del genere,anche se il primo episodio è decisamente migliore.

Melodramma di John Woo, superiore al primo film, con una sparatoria finale da antologia, che si ispira apertamente al finale di "Il mucchio selvaggio" di Sam Peckinpah.
Un John Woo non ancora ai livelli di "the killer" , hard Boiled" e "Bullet in the head", ma sempre magnifico.

Se Vi sono piaciuti i primi 2 film vi consiglio di recuperare anche il terzo episodio, che forse è il più bello di tutti, diretto da un'altro maestro del cinema nuovo honhkongese, Tsui hark ( che nei primi 2 episodi produce solamente).