adrenaline regia di Anita Assal, John Hudson, Barthelemy Bompard, Philippe Dorison, Jean-Marie Maddeddu, Yann Piquer, Alain Robak Francia 1990
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adrenaline (1990)

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locandina del film ADRENALINE

Titolo Originale: ADRÉNALINE

RegiaAnita Assal, John Hudson, Barthelemy Bompard, Philippe Dorison, Jean-Marie Maddeddu, Yann Piquer, Alain Robak

InterpretiBarthélémy Bompard, Alain Aithnard, Franck Baruk, Clémentine Célarié

Durata: h 1.17
NazionalitàFrancia 1990
Generehorror
Al cinema nell'Ottobre 1990

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Trama del film Adrenaline

Serie di storie macabre e grottesche. Tra gli altri: un uomo geloso fa a pezzi l'antagonista che, ridotto alla sola testa, corre comunque dall'amata; una donna sta per essere schiacciata dal soffitto e quando riesce ad aprirsi un varco viene investita da un camion; un collezionista di mosche scambia il neo di una donna per l'insetto; un televisore indemoniato ha bisogno di un telesorcista.

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Voto Visitatori:   6,82 / 10 (17 voti)6,82Grafico
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Voti e commenti su Adrenaline, 17 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Alpagueur  @  01/11/2020 12:57:07
   7½ / 10
L'adrenalina è un ormone secreto dall'organismo in caso di paura o eccitazione violenta. Questo è quello che succede quando la metropolitana ti fa impazzire, il soffitto di una camera da letto inizia a scendere, quando devi comprare una casa, quando accetti tutto per amore, quando manca un pezzo da una collezione, quando la televisione è posseduta dal diavolo, o quando una testa subisce una verniciatura...
Una fila cupa di ciechi con occhiali da sole e bastoni da passeggio: i ciechi aspettano in una fila che diventa sempre più lunga. Questa è la sequenza che funge da collegamento, poiché viene ripetuta e intervallata durante il metraggio come separazione tra i diversi segmenti, che mancano di una struttura logica e di relazione tra loro.
Non esiste una trama adeguata: il film è composto da diversi frammenti sconnessi di natura onirica, una serie di storie macabre e grottesche.
Vengono catturati momenti stereotipati di angoscia da incubo, come nella scena in cui la donna sta per essere schiacciata dal tetto di casa sua, che scivola sempre più verso il suolo. Quando la protagonista riesce a fare un buco nel tetto, che minaccia di murarla, esce dall'altra parte di una strada, e lì un camion si avvicina a tutta velocità e finisce per investirla.
Un uomo guida un'auto che sta cadendo a pezzi. I freni non funzionano più e non è possibile scendere dal veicolo. L'auto, o quel che ne resta, va da sola in un cimitero di auto, dove anche altri veicoli con i rispettivi conducenti intrappolati, attendono il momento di essere smontati.
Un altro individuo si presenta a casa di alcuni anziani che cercano una stanza da affittare per lui. Per arrivarci, devi attraversare un corridoio con una moltitudine di ostacoli mortali.
Le scene più memorabili arrivano verso la fine; come quella dell'estraneo collezionista di mosche, che seziona, togliendo loro le zampe e le ali con una pinzetta e poi incollandole simmetricamente e ordinatamente sul muro della sua stanza...un voluttuoso amico arriva a fargli visita, e cattura la sua attenzione il neo verrucoso sul labbro. Credendo che sia una mosca, strangola la donna e strappa la talpa con le pinzette per posizionarla accanto agli altri punti neri. Quindi il ronzio tonante e spettrale delle mosche morte inizia a essere sentito...
Una coppia sta guardando il telegiornale e improvvisamente si vede dal vivo essendo stata arrestata dopo aver commesso un attacco terroristico. La televisione inizia a sputare immagini inquietanti, e i due fuggono terrorizzati, inseguiti da un politico che dall'interno dell'apparato li accusa di ogni genere di crimini. Lo ricorda in modo sottile l'ottimo lungometraggio di Narciso Ibáñez Serrador intitolato "El Televisor", dove un comune uomo borghese è coinvolto in una spirale di follia a causa della sua dipendenza dalla televisione.
Un'altra sequenza scioccante è quella dell'uomo che si mette in posa per farsi fotografare e che inizia a prendere decine di colpi in faccia che gli dà un pugno con un guantone da boxe...il suo viso è sempre più sfigurato, fino a quando non ha la testa ammaccata. un pezzo degno di essere esposto in una galleria d'arte moderna.
Le diverse scene (in bianco/nero e a colori) sembrano schizzi di umorismo sordido e assurdo, che ricordano il "teatro del panico" di Arrabal.
Il film manca di una trama e di un filo conduttore perché va oltre i parametri della logica. È un film puramente sperimentale e realizzato da più registi, tutti dilettanti, che senz'altro bevono le influenze buñueliane e lynchiane (è facile trovare alcuni parallelismi stilistici con il famoso "Eraserhead" di David Lynch). Ricorda in parte anche il giapponese "Heya" (alias "The Room") di Shion Sono, così come "Ranpo Jigoku", un'altra proposta giapponese che, come "Adrénaline", è strutturata in diversi segmenti da registi diversi.
Pare che i registi abbiano scritto la sceneggiatura mentre dormivano, dato che tutte le micro-storie filmate corrispondono ovviamente a sogni (e soprattutto incubi).
È improbabile che qualcuno abbia sottotitolato il film, ma non è necessario parlare francese per "capirlo", poiché i pochi dialoghi (il primo dei quali compare al minuto 24) sono irrilevanti, e il film parla di un'esperienza visiva.
Ricapitolando, i cortometraggi che compongono Adrénaline sono 13: Metrovision, Revestriction, Graffiti, Cimetière des éléphants, Embouteillage, Corridor, Urgence, Interrogatoire, La Dernière Mouche, T.V. Buster, Cyclope, Sculpture physique e Les Aveugles. Questi sono i rispettivi registi:
Anita Assal & John Hudson: 'Cyclope' (un responsabile della telecamera di sicurezza di un magazzino è minacciato da una delle sue telecamere, che cerca di attaccarlo. La telecamera in questione non sarà l'unico ciclope), 'TV Buster' (una coppia di sposi che guarda la televisione è minacciata dai fantasmi del dispositivo, chiama così un esorcista catodico), 'Les Aveugles' (un cieco vaga per il deserto finché non si imbatte in una coda di altri ciechi).
Barthélémy Bompard: 'Embouteillage' (un ubriaco torna a casa e cerca di capire la realtà), 'Graffiti' (una vecchia, un gatto in una borsa e un muro), 'Revestriction' (una donna si sveglia al mattino e nota che il soffitto del suo appartamento inizia a scendere e cerca di schiacciarla).
Philippe Dorison: 'Le Cimetière des éléphants' (un uomo di colore si avvicina alla sua Citròen e cerca inutilmente di guidarla, l'auto si guida da sola verso una destinazione terrificante...è una versione del famoso cortometraggio "La cabina", ma più è sottile e brillante)
Jean-Marie Maddeddu & Yann Piquer: 'Sculpture physique' (un uomo si prepara a ricevere un gran numero di colpi con un obiettivo altamente artistico...il più divertente di tutti), 'La Dernière Mouche' (un pazzo si dedica a decorare le pareti della sua stanza con le mosche alle quali toglie ali e zampe. L'apparizione di una donna con una verruca porterà alla tragedia), 'Urgences' (un incidente che era destinato a verificarsi), 'Interrogatoire' (un uomo viene torturato in modi indicibili, ma invece di rispondere alle domande, ride o fischia. Il suo torturatore decide di finirlo con una motosega), 'Métrovision' (un giovane sale su un treno della metropolitana, ma ha le vertigini e urla...il più sperimentale e con il miglior montaggio)
Alain Robak: 'Corridor' (qual è il segreto del gioco apparentemente naturale che i proprietari di case anziane fanno degli acquirenti interessati? Fresco, macabro e dinamico).
Destabilizzante.

Evarg Nori  @  25/04/2019 21:24:26
   8 / 10
Una sorta di "Creepshow" francese,anche se le storie più che sull'horror classico virano in una visionaria incursione dell'assurdo nel quotidiano,dove gli oggetti si ribellano all'uomo.Con un suggestivo segmento narrativo inserito prima di ogni episodio,dove un gruppo di non vedenti è in coda per vedere "Adrenaline".Non tutti gli episodi sono sullo stesso piano(trascurabili "Metrovisione","Graffiti","L'ultima mosca")ma alcuni sono veri gioiellini("Reverstriction","Il cimitero degli elefanti","Corridoio"[che sembra ispirarsi all'ultimo episodio di "Racconti dalla tomba"]"Ciclope").Anomalo e irresistibilmente cattivo,va visto almeno una volta.Peccato sia quasi introvabile...

BlueBlaster  @  19/02/2014 16:46:55
   7 / 10
Se avessi guardato questo film un paio di anni fa, e già questo sarebbe stato improbabile, non solo mi avrebbe fatto schifo ma avrei sicuramente spento dopo qualche minuto!
Una pellicola eccentrica e sperimentale...decisamente grottesca ma davvero poco horror, più che altro ironicamente macabra!
Una struttura narrativa fuori dagli schemi (un collage, senza schemi, di "sketch" inquietanti in stile "Ridere per ridere" di Landis per capirci) accomunati da una cinica visione del mondo pregna di critica sociale...la dipendenza dalla tecnologia in primis con una vera e propria "rivolta delle macchine".
C'è molto Weird in questa opera ed infatti le sequenze di intervallo in bianco e nero ne sono la conferma, per certi versi criptiche, con quel che di maniacale e voyeristismo rivolto allo spettatore.
Nell'ordine le scene:

- Introduzione che più weird non si può con un uomo cieco che arranca strisciando nel deserto sino ad arrivare a mettersi in fila con altri individui tutti ciechi...siamo noi popolo di spettatori pecore tutti uniformati ed incapaci di vedere realmente ciò che ci sta intorno che ci mettiamo alla visione del film.
- Prologo del film ossia un allucinato personaggio che sale in metropolitana e percorre gallerie sotterranee con una inquietantissima musica elettronica in un crescendo di ritmo che va di pari passo all'aumentare della velocità del treno...il personaggio sclera e da qui il titolo de film che per il resto ha poco a che spartire con il resto del film.
-Una donna nella propria comoda e sicura stanza assiste ai soffitti che inesorabilmente si abbassano e lei impossibilitata ad uscire cerca disperatamente una fuga...LA CASA CHE AMBIENTE SICURO DIVENTA COME UNA TRAPPOLA MORTALE, una critica a chi si nasconda dal mondo e si rintana.
- Una simpatica vecchietta con un micio...l'abito non fa il monaco!
- Un guidatore perde il controllo dell'auto che di propria volontà lo porta in un luogo "non proprio divertente"..prima critica alla dipendenza tecnologica e all'automobile come bara con le ruote :)
- Un uomo si attacca alla bottiglia e non si stacca più, beh dipendenza dall'alcol.
- Un giovane va a d acquistare una casa da due anziani ma non può comprarla ma bensì vincerla affrontando un percorso mortale...anche qui la casa diviene insidiosa ed altro affondo contro il desiderio di possedere a tutti i costi.
- Un amante viene fatto letteralmente a pezzi dal marito cornuto...esilarante epilogo che richiama la schiavitù sessuale dell'uomo nei confronti della donna!
- Una assurda scenetta con un autista di ambulanze
-Altra sequenza weird che riguarda un uomo ossessionato dal collezionare mosche con la mani che lo farà impazzire totalmente.
- Ora l'episodio più bello e simpatico con una TV indemoniata che se la prende con i due malcapitati coniugi costretti a chiamare addirittura un improbabile telesorcista...inutile spendere parole sui significati.
- Ancora ribellione della tecnologia con delle videocamere di sicurezza che si animano a mò di ragno e si rivoltano contro il videosorvegliante.
- Rocambolesco finale con un uomo che viene preso a pugni (da noi spettatori) fino all'estremo...demenziale satira verso il gusto della violenza e pure verso l'arte :)

La grande forza del film, secondo me, sta in una colonna sonora riuscitissima e molto variegata che crea suspense quando ce ne è bisogno ma anche inquietudine, adrenalina, simpatia, senso di alienazione...i francesi con gli score elettronici sono sempre stati dei maestri!
Non è un film nel senso stretto del termine ma riesce a trasmettere più di tante altre opere canoniche...una visione non certamente per tutti ma che se presa per il verso giusto risulterà a suo modo piacevole ed essendo diversa anche intrigante e riflessiva.
Stranamente mi sento di consigliarlo, non fatevi sopraffare dalla superficialità e dai stereotipi ma cercate guardare oltre e godetevi lo spettacolo d'avanguardia messo su da questa regia corale!

6 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2014 02.01.48
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Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  04/10/2011 11:35:28
   6½ / 10
Adoro i film di questo tipo, sprazzi di creatività che generano episodi surreali a volte geniali (vedi l'episodio dello sfasciacarrozze), a volte incomprensibili (come quello del metrò), non voglio assolutamente gridare al capolavoro, ma solo dare merito ad un film comunque accattivante e interessante, sicuramente più un esercizio stilistico che un prodotto per un pubblico più vasto.

pinhead88  @  11/11/2010 23:51:15
   5½ / 10
Seguibile per circa quaranta minuti dopodiche diventa un po' un pacco.
Curioso, ma di sicuro non questa genialata che molti dicono.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  11/10/2010 01:50:01
   6 / 10
è incommentabile.
Di horror non ha nulla, è piu' che altro una pseudo commedia a episodi grotteschi. Carino qualche episodio ,su tutti quello della testa che corre dalla fidanzata e quello del tetto che scende , gli altri sono tutti piuttosto noiosi e talvolta irritanti.
Abbastanza noiosino e sconclusionato,da vedere solo x competenza weird

DarkRareMirko  @  11/08/2010 17:38:59
   9 / 10
Capolavoro horror, weirdissimo ed art house, a tratti violento, a tratti di cattivo gusto.

Tra tutti, spiccano l'episodio del soffitto che scende gradatamente e quello della casa col percorso mortale, in parte debitorio dell'episodio finale del film Tales from the crypt.

Indicate fotografia e musica, riuscito il momento della fila di persone in bianco e nero che suddivide ciascun episodio, davvero inquietanti e deprimenti certi episodi (come quello dellle mosche).

Tra incidenti premoniti, risate dove non dovrebbero esserci, gatti morti ecc., il film si lascia ricordare.

Esercizio di stile riuscito con registi ed autori purtroppo finiti nel dimenticatoio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/06/2010 22:44:32
   6½ / 10
E' un film indecifrabile, collocarlo all'interno di un genere è impresa piuttosto ostica, però possiede una certa originalità e alcuni episodi come "Il corridoio", "Tv Buster" o "La scultura fisica" veramente notevoli ed altri un po' troppo enigmatici, forse perchè non sono riuscito (sempre che sia) a trovare un filo conduttore che leghi i diversi episodi. Provate a vederlo se vi piacciono film non certo sui generis.

marfsime  @  16/01/2010 15:48:25
   2½ / 10
Una palla micidiale questo film composto da una serie di storielle horror e al limite del grottesco della durata di circa 10 minuti l'una. Tutte storie sconnesse tra di loro..strampalate e poco interrsanti (ad eccezione di un paio..quella della casa da vincere su tutte). Il tutto è intermezzato da una serie di immagini di persone cieche messe in fila che aspettano di fare chissà cosa (bah!). Comunque per qaunto mi riguarda lo sconsiglio assolutamente..anzi mi sorprende vedere dei 9 per un film del genere.

TheLegend  @  31/12/2009 02:37:51
   8 / 10
Semplicemente geniale!

satko  @  09/05/2009 09:18:00
   9 / 10
Assurdo e geniale,cercavo questo film da parecchio tempo dopo averlo rivisto molti anni fa,le ambientazioni e la fotografia tipicamente francesi rimarcano un'autenticità grottesca e surreale delle paranoie di tutti noi.tutto è portato all'estremo,dieci storielle incredibili,le mie preferire quella dei vecchietti,e quella dell'uomo a cui viene devastata la faccia a suon di pugni,da vedere.

statididiso  @  21/09/2008 01:29:08
   6 / 10
'atipico' è l'aggettivo che mi viene in mente, apparentemente senza senso; difficile valutarlo, tra autoreferenzialità, scopiazzamenti, luoghi comuni e trovate geniali (dai ciechi in fila, all'uomo preso a pugni; per non parlare della scena in cui assistiamo ad uno stranissimo esorcismo). però, bisogna dire che annoia parecchio, nonostante la durata... non mi sbilancio! L

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  09/01/2008 19:02:51
   4 / 10
non vedevo l'ora che finisse (e dura 70 minuti...)
salvo giusto un paio di trovate, l'incipit e l'uso del sonoro su tutte, ma ho trovato le storielle statiche di una noia mortale.
un grottesco del tutto autoreferenziale, secondo me.

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/02/2008 22.04.44
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Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  27/08/2007 17:02:54
   7½ / 10
una pazzia raccontata in 8 storie grottesche e surreali,molto bello ma un paio di episodi non mi hanno convinto più di tanto.scorrevole e cinicamente divertente il film ha dei risvolti artistici da non sottovalutare

marco1309  @  25/08/2007 01:23:54
   5 / 10
strano..senza 1 filo logico..almeno io non l'ho capito.ma quelle persone in fila indiana dove stanno andando???cmq alcuni episodi sn stati molto carini, come quelli già citati, ma non bastano secondo me a renderlo un bel film

Living Dead  @  01/02/2007 13:39:28
   9 / 10
Una fantastica raccolta di piccole storielle tra l'horror e il grottesco.
Alcuni episodi, tra cui quello della casa dei vecchietti o quello dell'appartamento sono sicuramente degni di nota per la loro realizzazione e soprattutto quello dell'appartamento per il senso d'angoscia che trasmette.
Un film curioso per la sua realizzazione,( tutti gli episodi sono intervallati da immagini di persone in fila indiana) che consiglio vivamente di guardare.
Degni di nota rimangono anche gli episodi con l'uomo preso a pugni, quello delle auto e i 2 suddetti episodi.

Sig. Chisciano  @  30/10/2006 12:32:21
   9 / 10
Uno dei film più grotteschi e particolari che abbia visto, in realtà trattasi di una decina di storielle macabre e grottesche.
La scena iniziale che anticipa il titolo del film è bellissima e sempra quasi di Jodorwsky.
Le storie sono diverse e indipendenti, tra le mie preferite c'è quella dei vecchietti che mettono come premio di un concorso la loro casa..

3 risposte al commento
Ultima risposta 05/01/2007 13.47.21
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