ali g (2002)

Demenziale, politicamente scorretto, volutamente volgare ed esagerato.
Sacha Baron Cohen crea personaggi su misura per lui, dà loro un nome e una storia, li caratterizza meglio di qualunque comune personaggio d'invenzione, li pubblicizza per benino nei suoi programmi televisivi americani e poi ci fa un film sopra.
Chi non ha seguito tutta l'operazione precedente e salta direttamente alla fase 'visione film' potrebbe addirittura pensare: ma questo giornalista kazako è esistito davvero ?
Perchè non si può essere così idioti da pensare che la storia di Ali g sia vera, ma con Borat, un vero e proprio film biografico da ciò che ho sentito, i dubbi potrebbero venire.
Quindi nota di merito a S. B. Cohen per questo, che in questo film ridicolizza il mondo dei rapper: maglie di 4 taglie più grandi, di colori vivaci su cui risaltano quelle patacche d'oro da 5 chili; pantaloni delle dimensioni di un tendone da circo; gestualità patetiche e linguaggio altamente scurrile e, nei casi più gravi, una decina di denti d'oro. (Ah e ovviamente ho scordato i loro peni della cui lunghezza si vantano, dato che i rapper sono quasi tutti scuri).
Molto simpatico e imperdibile per gli amanti del genere.

E' in cantiere un nuovo film con Sacha Baron Cohen sul suo ultimo personaggio: Bruno.