black adam (2022)

Un film caruccio, gradevole da seguire e sui generis per quel che riguarda l'inconsueta ambientazione in un Paese che combatte per la propria autonomia da una sorta di banda armata nota come Intergang, e nello stesso tempo non sa che farsene della ipocrisia dei "salvatori" (leggi USA) che di quel paese se ne fregano finché non c'è il petrolio da agguantare (Black Adam). Ovviamente una simile tematica non può che essere annacquata in un film per ragazzi, e quindi alla fine prevale la figura solitaria dell'anti-eroe. Gli eroi "tradizionali", tutti a me sconosciuti, non sono particolarmente interessanti, con l'eccezione di Dr. Fate, una specie di versione DC di Dr. Strange con l'occhio di Agamotto di serie, ben interpretato da Pierce Brosnan. Peccato sia l'unico a lasciarci le penne, e quindi non potremo vederlo in azione a meno che la DC non decida di farlo risuscitare, sulla scia di Superman e, più in generale, della Marvel. Se di "interesse" si può parlare, al massimo possiamo discutere la sensuale bellezza di
Quintessa Swindell (Cyclone).
Per il resto, l'attore principale è tra i miei preferiti per questo genere di film. Di fatto il lavoro è centrato sulla sua persona quale Black Adam, controfigura paterna del giovane Amon e della battagliera co-protagonista Anna Tomaz (Sarah Shahi).
Gradevole per un film di supereroi, un po' troppo fracassone l'inutile scontro iniziale dove i suepereroi fanno la figura dei peracottari a QI ridotto (e anche qui si potrebbe fare un paragone con certe reali entrate americane sul suolo dei "nemici").
Quando dico "film gradevole" o "caruccio", tuttavia, non voglio assolutamente significare che valga i 10 euro del biglietto, ormai terribilmente troppi per una qualsiasi proiezione cinematografica di queste pretese. L'ultimo che li valesse è stato, a mia memoria, "Infinity War".