breaking news (2004)

To inizia con l'originale piano sequenza della rapina che dà solo vale tutto il film. Una sparatoria continua e ben congegnata, poi la ricerca della notizia a tutti i costi porta la polizia e i criminali a scontrarsi su più fronti. Indubbiamente le forze dell'ordine e i criminali sono messi in contrapposizione rivelandosi al contempo molto simili, ne buoni nè cattivi. Personagi ben delineati tra cui spicca il capo della banda e il giovane investigatore che dirige il suo reparto. La Fong si dimostra dura ed inflessibile, non certo una donna tenera. Il finale è abbastanza scontata ma non rivela mai tutte le carte. film a tratti violento in cui l'erede di jhon Woo dà sfoggio delle sue capacità registiche. Indubbiamente uno dei migliori film di to, memorabile la scena dei criminali che cucinao da mangiare per gli ostaggi!

Originale messa in scena della preponderanza dell'immagine televisiva nella ricerca del consenso sociale. Per farlo il regista ha pensato bene di catapultare la televisione in una grottesca diretta dal teatro di un conflitto a fuoco tra polizia e delinquenti. Inutile sottolineare la generosa quantità di sparatorie, fughe ed inseguimenti, che in buona parte si svolgono all'interno di un palazzo cittadino, tra corridoi, ascensori ed appartamenti vari. Insomma ritmo ed azione non mancano, così come un pizzico di ironica follia. Buona l'interpretazione degli attori, stilisticamente più sull' occidentale-andante rispetto a quanto, di solito, mi capita di vedere in ambito di cinema orientale. Regia virtuosa.

Sarà apprezzabile il piano sequenza iniziale, ma vedere una folla immobile in un tratto di strada di una decina di metri che si spara centinaia di colpi senza neanche graffiarsi, dà fin da subito la misura del realismo del film. E infatti quel che si salva sono l'atmosfera della città e qualche idea carina nel finale. Il resto non è particolarmente avvincente nè originale. La recitazione mi è parsa molto scarsa e come realizzazione siamo quasi a livello televisivo in molte parti.

Se prendessimo l’inizio del film, e la fine, e la mettessimo in un altro film sarebbe una scena condensata in un unica sparatoria da 10 minuti. La sceneggiatura è abile nel separare la storia, costruendo ottime situazioni, un buon spessore e almeno uno spunto su cui potremmo riflettere, quale sia il limite e pericolo del filtro mediatico.
To lascia un tono d’immagine e musicale abbastanza classico, rimanendo sempre di ottima qualità, senza rinunciare ad alcune scene di destreggiamento perlopiù tecnico che stilistico o epico surreale.

Il film di To merita la visione se non altro per lo straordinario piano sequenza iniziale: attesa, tensione e sparatoria. Una storia di guardie e ladri in cui oltre la sfida più classica assistiamo ad una guerra di media, da una parte quelli più tradizionali (giornali e televisione) dall'altra le nuove tecnologie (internet e telefonini). Entrambi capaci di filtrare la realtà a proprio piacimento, creando un cortocircuito della realtà stessa, spettacolarizzata a seconda degli scopi. Da manuale la regia di To capace di spaziare con abilità negli spazi esterni come quelli interni, mentre i personaggi mi sono sembrati meno stereotipati di quello che può sembrare.

Filmetto d'azione ben costruito ma poco coinvolgente e tanto pompato.
Cerca anche di lanciare qualche messaggio senza riuscirci pienamente.

Ottimo film di To, mix tra azione, dramma e sentimentale, molto ben diretto e montato.

Magari un maggior minutaggio non avrebbe guastato, sia nel ritrarre meglio i personaggi sia riguardo un migliore sviluppo della storia.

Ottime le scene d'azione e le musiche, molto suggestive.

Molto originale e riuscito anche il collegamento media televisivo/fatti esterni che si stanno svolgendo.

Johnnie To si riconferma tra i più interessanti e migliori registi orientali.

Johnnie To è sicuramente il figlio prediletto di John Woo, e la sua grande dote è quella di riuscire a dare una rinfrescata ad un genere che di certo non ha fatto della varietà il suo marchio di fabbrica.
Breaking News non è il solito poliziottesco di Hong Kong, è allo stesso tempo un tributo al classico cinema di genere e un tagliente affresco della mercificazione della società del XXI secolo.
Un'operazione di polizia pubblicizzata e venduta come se fosse un paio di scarpe, la ricerca del consenso popolare attraverso la spettacolarizzazione della morte e del crimine, una visione del mondo e della società dove i media posso fare e disfare la realtà a proprio piacimento, e dove il confine tra buoni e cattivi, tra virtuosi e delinquenti, è sempre più labile.
Dal mio punto di vista questo film è stato una ventata di aria fresca per il genere e ha meritatamente portato alla ribalta internazionale To, che oltre ad aver costruito un plot originale e coinvolgente, dimostra di essere anche un ottimo regista, dato che tecnicamente il film è molto buono.
Gli attori spesso sono un pò troppo stereotipati, soprattutto Cho, mentre ho trovato più credibili i criminali, soprattutto il leader del gruppo.
Un film che fa sicuramente il suo dovere, intrattenendo lo spettatore ma fornendo anche degli interessanti spunti di riflessione sulla piega che la società ha preso nell'ultimo decennio.

Se fosse un prodotto americano sarebbe già stato catalogato come spazzatura...
Ci vogliono almeno 30caricatori per ferire qualcuno nelle sparatoie, neanche Steven Seagal o i Die Hard sono così poco credibili. Si salvano la critica ai mass-media e il finale sopra la sufficienza.

Beh io dico che all'inizio non mi ha preso ovvero poco, pian piano si verifica un "crescere" di emozioni e action di buena fattura, qualcosa come il quarto potere moderno alla giapponese ... apparire bene in tv, lo show che finisce in bellezza. Di più mi son piaciuti gli ultimi 15 min, qualcosa non puoi prevedere anche perchè non ne ho visti tanti film nipponici/orientali.

Più che sufficiente.

un film adrenalinico dal fidato Johnnie To, che incarna con superbia una favola mediatica e telematica dall'impatto visivo davvero potente. Peccato per il finale patetico.

Quando è la tecnica registica a fare la differenza… Malgrado un’interessante riflessione sui mass media e sulla loro influenza, la storia non è nulla di sconvolgente né di sorprendente… Quello che sorprende invece è la regia di un To in forma smagliante che ci regala diverse scene a dir poco notevoli (citazione obbligata al pianosequenza iniziale che da solo rende il film meritevole di una visione)…

Appropriati sia il cast che la colonna sonora, la doppiatrice della Chen e chi l’ha scelta al doppiaggio meriterebbero l’ergastolo…

Un discreto film d'azione..forse un po' troppo lineare nel suo svolgimento..sa molto di già visto..però merita la sufficienza..da vedere senza pretese.

Io non ricordo di sparatorie girate in pianosequenza dove la telecamera segue anche i diversi piani di un palazzo dall'esterno.
Questi sono i primi 7 minuti di breaking news che da soli valgono la visione della pellicola.

Per il resto è un film con un'intelligente descrizione del rapporto media-polizia ma con una trama non troppo eleborata e senza sorprese. Non mancano le trovate divertenti di To (come i problemi di stomaco del collega di Cheung), grazie anche al sempre ottimo Simon Yam (vorrei vederlo in un comico con Song Kang-ho), però dal regista di Hong Kong ci si aspetta qualcosina di più.

Film interessante, regia tecnicamente molto valida, idea originale, buone le scene d'azione.
Gli aspetti che non mi hanno convinto di questo film sono stati la mediocre recitazione di alcuni attori (non tutti per fortuna), il doppiaggio in italiano non sempre all'altezza, alcune scene che, non so se per volontà o meno del regista, mi sono apparse un pò inverosimili e a volte grottesche.
Comunque, in definitiva, si tratta di un film valido che, nonostante qualche pecca, riesce a distingurse da analoghi lavori e che mi ha fatto conoscere un regista obiettivamente molto interessante!

Con i primi straordinari 12 minuti di piano sequenza,Johnnie To mette subito in chiaro una cosa:lui con la cinepresa puo'fare tutto...ebbene si ragazzi,tecnicamente forse parliamo di uno dei piu'grandi registi del momento,nessuno nell'ambito dell'action movie orientale e'minimamente paragonabile.
Breakintg News pur non essendo la sua miglior pellicola,e'un prodotto dannatamente attuale,una critica feroce alla strumentalizzazione dell'informazione e un action di rara maestria stilistica,con scontri a fuoco,sparatorie e inseguimenti mozzafiato.
To non rinuncia al lato grottesco dei suoi protagonisti con decine di gag azzeccatissime,immersi in una ambientazione cittadina caratterizzata da lunghi palazzoni di cemento,tipici della citta'di Hong Kong.
In conclusione direi un film da non perdere assolutamente,quanto meno per redersi conto delle capacita' del regista orientale.

Lo stile del regista lo si riconosce subito ma il film, che in fin dei conti risulta comunque abbastanza scorrevole, si risolve in un qualcosa definibile con il solito "non male, ma potrebbe essere migliore". Un 7, anzi, ci potrebbe anche stare, solo che ogni tanto sbuca una sequenza un tantino esagerata che smorza l'entusiamo (parlo per me) di chi guarda e si aspetta, magari, si delle scene ironico-improbabili, tipiche delle pellicole di To, ma che ben si amalgamano con il resto della pellicola.
Il doppiaggio non è un granchè, come spesso accade per le pellicole orientali, solo che in questo caso, a dire il vero, neanche la recitazione di alcuni degli attori mi ha convinto, in primis quella di Kelly Chen. In compenso ancora una volta ottimo, oltre che divertente, Suet Lam.

Spettacolare il pianosequenza iniziale.

sinceramente nulla di esaltante...parte con una bella scena di un conflitto a fuoco fra bande e polizia,quasi live,senza stacchi di montaggio. ma ha una storia e uno sviluppo prevedibile e noiosetto,attori scarsini,sceneggiatura piattina(sembra un qualsiasi poliziesco-action di serie b).

un buon action movie, che parte bene ma poi si rivela moscio

In attesa degli altri film (da noi esiste credo solo "The mission") arriva da Hong Kong questo bel poliziesco diretto da Johnnie To, che nei vari festival tutti dicono essere il nuovo maestro dell'action Honkongese. In realtà il suo cinema è praticamente opposto a quello di John Woo. Pur non rinunciando a spericolati piani sequenza (come quelli di Hark), questo genere di poliziesco vira decisamente + sul realistico, come i bellissimi "Expect The unespectded" e "infernal Affairs".
"Breaking news" tratta un argomento (quello dei mass media) piuttosto vecchio e il film in se non è eccezzionale. Ma To è veramente bravo, da studiare a memoria tutta la prima sequenza.

Uno dei piu' talentuosi registi asiatici torna alla carica con uno degli action movie piu' originali degli ultimi tempi.
L'idea della polizia di inscenare una sorta di grande fratello durante l'assedio ai rapitori è una mossa a dir poco geniale, che dà al film quella marcia in piu' pure in termini di azione.
Le sparatorie e le esplosioni sono numerose e sempre ben curate come vuole la tradizione orientale.
L'unica pecca è la superficialità dei personaggi, che in questo vortice d'azione non vengono sviluppati come dovrebbero.
Ciò nonostante il film è davvero grandioso

ottimo film d'azione con una regia a dir poco spettacolare (pianos equenza iniziale davvero da brivido), lo spunto dell'uso dei mass media da parte della polizia è davvero molto ma molto buono, ciò in cui mi delude è l'intreccio della trama: i personaggi sono un po' troppo calcati, l'azione c'è ma è fatta soprattutto di esplosioni, poca tensione psicologica e troppa musica melò e slow motion a smielarne i toni.
Attenzione però queste sono critiche da poco, in fin dei conti il film resta di gran livello, solo che mi aspettavo un altro "infernal affairs". Il film è comunque perfetto per chi ama gli action movie.

Breaking news è un film interessante,ben girato,adrenalinico il giusto,in perfetto stile poliziesco made in Hong Kong.Ottima e purtroppo veritiera l'idea di mettere in luce che nella societa' contemporanea le televisioni e la stampa hanno la capacita' di farci credere cio' che vogliono...in questo caso la polizia fa' di tutto per sottolineare le proprie imprese,anche negative,in maniera eroica,mentre i criminali rispondono colpo su colpo smentendo le autorita' e cercando di apparire in maniera non minacciosa.Belle soprattutto le scene delle sparatorie all' interno degli angusti corridoi del palazzone nel quale i banditi si rifugiano e da sottolineare anche il finale.Chi sono i buoni?chi i cattivi?Non ha importanza,la cosa fondamentale è apparire positivamente agli occhi della gente.Johnny To colpisce nel segno,sottolineando in maniera arguta uno dei tanti mali che affliggono la societa' odierna,con una pellicola all'apparenza simile a tanti action-movie ma che invece contiene un messaggio di fondo importantissimo.

Mi stupisco che quasi nessuno abbia commentato questo interessante film, nel quale la polizia "scopre" che per accattivarsi le simpatie e il gradimento della gente deve... sfruttare la televisione! Ma i criminali che stanno inseguendo, non resteranno a guardare e a loro volta sfrutteranno altri mezzi di comunicazione di massa: webcam e cellulari! Anche loro (assieme ad altri criminali, coinvolti casualmente in questa situazione) andranno alla ricerca del gradimento del pubblico, facendo anche vedere riprese che smentiscono quello che la polizia vorrebbe far credere agli spettatori.
Un film per certi versi anomalo, dove è difficile stabilire chi sia il vero protagonista: i poliziotti non sono del tutto simpatici e i criminali non sono del tutto cattivi. La cosa migliore del film è sicuramente l'evoluzione dell'amicizia fra il ladro e il killer, che sfocerà in un finale veramente originale e inaspettato.

Ottimo film ottima la trama adatta a qualsiasi pubblico


andate a vederlo!!