colombiana (2011)

Dopo cinque minuti,quando una bimba semina un gruppo di spietati criminali facendo parkour, ipotizzare che le cavolate da digerire saranno parecchie è decisamente comprensibile.Non resta che aspettarsi un intrattenimento leggero ma esasperato,d'altronde produce e sceneggia Luc Besson con alla regia uno dei suoi tanti esaltati delfini,ossia Olivier Megaton.Poco dopo l'azione si sposta a Chicago,un uomo (lo zio della bambina), spara a un'automobile in pieno giorno per dare una lezione di vita alla nipote,nonostante sia pieno di gente non solo resterà impunito,ma addirittura nemmeno verrà notato (!).
Le premesse quindi per uno svago scimunito ma spassoso ci sarebbero pure,anche perché la confezione è irreprensibile ed il film è costruito attorno alla nuova star Zoe Saldana che personalmente trovo per nulla intrigante ma capisco possa piacere.
Le speranze vengono ben presto frustrate da uno script che alla faccia delle assurdità si prende maledettamente sul serio,scivolando inoltre su una trama che in fin dei conti è il solito minestrone riscaldato prevedibile in ogni risvolto.Megaton fa centro con qualche digressione decerebrata (su tutte il combattimento con gli spazzolini) ma dirige con il pilota automatico un action tanto per cambiare imperniato sul tema della vendetta.Sicuramente da apprezzare le scene in cui la killer entra in azione,durante le quali con operazioni al limite del soprannaturale elimina un paio di brutti ceffi.
"Colombiana" è quindi un film dalla disarmante prevedibilità,mai sorprendente e costruito attraverso i più banali stereotipi del genere.Non pervenuta la definizione dei personaggi minori,ma anche sulla Saldana non è che ci si sia rotti la testa.