smile (2022)

Uno dei migliori horror degli ultimi 5 anni.

Parker Finn è un regista molto promettente.

Non mi e piaciuto poi così tanto. Al netto della prima mezz'ora, che trovo ottima e abbastanza agghiacciante, dopo inizia a prendere una china un pò noiosa e banale per i miei gusti. Non riesco a credere che quel finale appartenga allo stesso film

Buon film scorre bene

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Horror dal grande successo di pubblico tanto che addirittura uscirà un seguito a breve, sinceramente a me non è piaciuto per niente, specialmente per una questione di originalità e ripetitività, la prima non pervenuta, la seconda alle stelle, a partire dal soggetto che si trascina la solita storia di questa sorta di maledizione della psichiatra che eredita da una paziente e che la trascinerà sul baratro della pazzia per poi fungere da solita metafora vista e rivista sui traumi e via dicendo, ma ciò che più stupisce in negativo è come il regista sfrutta male la tensione, anzi praticamente non la sfrutta proprio, non c'è un minimo di originalità nella messa in scena, non riesce a creare un minimo di suggestività, ne risulta un film piatto sia a livello registico che prettamente fotografico che fa dei jumpscare la sua forza, dall'inizio alla fine, in maniera estremamente ripetitiva, l'altro elemento che vorrebbe far emergere un po' di orrore è questa trovata creepy dei sorrisi, che effettivamente fanno discretamente paura, ma le prime volte, poi il film, specialmente nella seconda parte, non riesce a rinnovarsi minimamente, diventa ripetitivo e continua a basare il tutto sull'alternanza di queste scene di ricerca che abbiamo visto un milione di volte, in cui la protagonista va a destra e a manca a cercare gente che ha avuto il suo stesso problema, le scene cliché in cui urla al fidanzato o alla sorella che non è pazza poco dopo che ha detto di aver visto i peggiori demoni che la posseggono, per poi finire in queste scene clou, a modo loro, in cui c'è la solita roba in cui si gira e trova la faccia sorridente creepy e nel frattempo i tipi al mixaggio sonoro hanno sparato l'audio al massimo, questo lo moltiplicate per cento, aggiungete le scene dove il demone, o quello che è, si prende gioco di lei al telefono, anche quelle ripetute più volte, aggiungete gente traumatizzata da questa cosa che le urla contro e ottenet l'horror più stereotipato degli ultimi anni, potrebbe essere una condensazione di tutto quello che Wan - regista che comunque, nei suoi primi tempi apprezzavo un pochino - e compagnia bella hanno realizzato, sfruttato e saturato da inizio anni duemila ad oggi.

Fatto bene ma estremamente prevedibile

Pur non essendo del tutto originale nel suo genere, è un film sufficientemente godibile. Finale abbastanza prevedibile.

Discreto horror che riprende lo schema di "The Ring", quindi non brilla di originalità, ma si lascia vedere. Abbastanza ben fatto, con un calibrato uso di jumpscare ben piazzati. Un prodotto che svetta sulla triste media del genere.

Il trailer,la trama,la locandina e il titolo mi facevano intuire il peggio(infatti non nego di essere partito prevenuto),avevo paura sarebbe stato si un film terrificante,ma nell'accezione negativa del termine,con una trama banale infarcita dai soliti cliché sullo stile di *****te come "obbligo o verità".
Invece mi son dovuto ricredere perchè l'ho trovato veramente un buon horror,e vedendo la ***** che gira è già cosa non da poco,girato bene e inquietante al punto giusto,regala più di uno spaventoso fatto bene e affronta bene la metafora del trauma e della depressione,unico neo è che malgrado l'abbia trovato più che discreto si vede chiaramente quanto abbia pescato a piene mani da produzioni come the ring o it follows in fatto di scelte narrative e purtroppo questa ha condizionato anche l'originalità della pellicola.
Tranne questo neo una produzione di tutto rispetto che riesce a distinguersi dalla miriade di horror recenti

Tra i numerosi titoli horror nel panorama odierno sicuramente "Smile" ha il pregio di intrattenere e provocare quella giusta dose di tensione senza l'utilizzo di scene splatter o invadenti effetti in CGI. Brava la protagonista figlia d'arte Sosie Bacon nel ruolo della psichiatra "Rose Cotter" che si ritrova a passare dall'altro lato della barricata dopo aver assistito al suicidio di una sua paziente. L'eccessiva lunghezza viene equilibrata dalla regia tecnicamente valida dell'esordiente Parker Finn. Finale che come di consueto nel genere è aperto ad un eventuale sequel. La catena di Sant'Antonio con la maledizione del sorriso funziona abbastanza.

La "maledizione" o il c@zzo di demone rompi******** che si trasferisce da persona a persona quando la "posseduta" muore è uno dei classici per eccellenza dei film horror e anche qui il fottuto schema è questo. Come un po' in "The ring", ma qui non viene spiegato un c@zzo dei motivi della maledizione, é così e basta e te lo devi far andar bene se no ti mettiamo anche le mani addosso. La cosa che lo sfig@to che si ammazza, ride come un c0glione mentre lo fa è una roba da veri psicopatici. Un po' come se uno cantasse mentre un gruppo di neri sordi glielo butta nel cul0. Finale classico perché gli sceneggiatori dei film horror dopo aver creato una storia da malati psicopatici non sanno trovare un modo per farlo finire bene, b@stardi malati.....

Un ottimo film, buoni gli approfondimenti psicologici che impreziosiscono il tutto, dosati gli jumpscare (non eccessivi).

Mi e' piaciuto veramente tanto, tensione alta, attori bravissimi, bella trama, inquietante. Lo consiglio

SPOILER

Smile pesca a piene mani da diverse opere horror piu o meno famose. una cosi che mi viene in mente e The ring, oppure drag me to hell del buon Raimi, pellicola al lancio ampiamente bistrattata.
Se nella sua costruzione, eccelle nel mettere timore con un semplice sorriso e qualche jumpscare sparpagliato qua e la, si perde in un finale che è quello che ognuno avrà pensato subito ed anche il piu banale.
La regia per quanto buona, dell esordiente Parker Finn, il quale ha girato prima di questo un corto da cui lo stesso Smile è tratto, e ha vinto numerosi premi.
Il trucco e gli effetti sono tra gli elementi riusciti, assieme alla performance della protagonista, con questa sua sofferenza che man mano ci si avvicina al finale traspare sempre di piu'
Non me la sento di bocciarlo visto che è un film da esordiente e che si può catalogare come un moderno B movie.

Un horror d'esordio di discreta fattura,dalla fotografia tetra e dalle musiche inquietanti,in grado di assicurare un minimo di tensione nonostante una scarsa originalità e la presenza di qualche jumpscare prevedibile.
Durata forse eccessiva,cast azzeccato.
Per essere un horror "mainstream",pur con i suoi difetti,si lascia vedere senza risultare troppo irritante,vedremo cosa riuscirà a fare in futuro questo regista.

Un horror come tanti, come se ne sono già visti a bizzeffe e per giunta pure prevedibile... Eppure mi sento di promuoverlo perché tra regia, interpretazione della protagonista e sviluppo riesce a creare quel pizzico di tensione, cosa non scontata al giorno d'oggi.
Nulla di clamoroso, però da vedere se vi piace il genere.

Discreto horror che non brilla di certo per la sua originalita' ma viene confezionato abbastanza bene, buona regia e ottima protagonista con cui si crea da subito empatia.

Del resto sul tema della maledizione a "catena" c'era poco da inventarsi.

Passato qualche giorno è gia' dimenticato ma per quei 100 minuti ne è valsa la pena.

Il sorriso più inquietante e riuscito è il primo. Trama semplice ed efficace nonostante non sia molto originale. Merita una visione. Qualche sussulto lo regala.

Horror che attinge molto da altri del genere. Non sorprende la sceneggiatura, ma si lascia guardare. Buona la prova della Bacon.

Buona tensione. Brava la protagonista a trasmettere angoscia, disperazione e paura.
Manca qualche approfondimento sull'entità.

È un bel film, carico di tanta tensione e la trama è ben gestita. Comunque nel film mancano i sindacati perchè lavorava 80 ore a settimana.



SPOILER

Non mi aspettavo niente. Credevo fosse il solito thriller psicologico, invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il film tiene incollati fino alla fine, solo negli ultimi 5 minuti si allunga un po' il brodo lasciando svanire l'effetto pathos, ma rimane comuqnue un ottimo horror

Niente male, nonostante la storia non sia tra le più originali, riesce a mantenere vivo l'interesse e intrigare. Atmosfera ansiogena che dosa bene i jumpscare limitandoli a favore di uno sviluppo più investigativo e mistery che ricorda un pò The Ring . Finale tutto sommato buono che lascia aperto a un eventuale seguito.

Consigliato senza dubbio, quello che a prima vista poteva sembrare un "horror ragazzata" in realtà tieni ritmi di tensione ben scritti, con introspezioni umane mai troppo esagerate e in particolare usa bene le riprese per giungere al climax delle scene, Parker Finn ha studiato bene le regole dei maestri. Strutturalmente l'artificio narrativo della maledizione è complementare a quello usato da "It Follows " di David Robert Mitchell, solo che per varie ragioni è differente nella natura stessa di come avviene. Buon cast (Kal Penn è da un po' che non mi capitava sotto vista) in particolare la figlia di Kevin Bacon, Sosie, regge per tutte le due ore grazie alla sua interpretazione. Non prendetelo troppo alla leggera, perchè il modo con cui colpisce lo spettatore è più che degno di lode.

Buona la tensione e fa fare anche qualche scatto di "paura" anche se la tecnica è fin troppo facilona del jumpscare, quindi non è un particolare valore in più. Nonostante non vada pazzo per il sovrannaturale, tutto sommato è giostrato piuttosto bene qua e la storia tiene incollati allo schermo.

SPOILER

L'idea, la trama e il trailer di questo film non sono granchè e le aspettative, almeno personali, erano piuttosto basse ma devo dire che, invece, siamo di fronte ad un horror solidissimo. Il film infatti mantiene un tono e una tensione efficaci per tutta la durata senza essere distratto da sottotrame insulse, personaggi irritanti o ingiustificato humour (che ormai abbonda pure negli horror moderni). I jump scares e i momenti di tensione presenti sono correttamente dosati e veramente ben realizzati, così come la colonna sonora e le ambientazioni.

Tra i difetti è sicuramene da menzionare l'originalità (ricorda It Follows e The Ring). Qui non siamo di fronte ad un prodotto rivoluzionario che apre nuove strade (come Get Out o Hereditary) ma tutto sommato fa molto bene ciò che deve fare.

Originale e ben confezionato, seppur dal finale scontato si lascia seguire con grande attenzione.

Parker Finn e il suo lungometraggio d'esordio percorrono due linee narrative tra loro incompatibili: la prima fu già espressa da Klee nel quadro del 1940 "Tod und Feuer", dove dolor'e morte vengono rappresentati da un ghigno (https://en.wikipedia.org/wiki/Death_and_Fire), una consapevolezza esistenzialista (il male come "malheur", crisi di senso) che Rossellini fece collidere con la psichiatrizzazione in "Europa '51". Film didascalico, ma d'altronde gl'esseri umani tendono a difendersi dalla contagiosità di tale consapevolezza o rimuovendola, cioè mutilando il principio di realtà, o, peggio ancora, adattandosi con insensibilità, cinismo e crudeltà. La seconda è invece quella della concatenazione fra eventi particolari (suicidi, traumi, sensi di colpa), il che contribuisce al suddetto processo di rimozione. In questo sito c'è chi recensisce augurandosi lo sdoganamento del cinema di genere: mi troverebbe d'accordo se ciò aggiungesse qualcosa ai temi trattati anziché impoverirli.

Condivido la media di filmscoop, è un buon horror, con una buona trama e alcune scene di ottima fattura. Il finale lascia intendere che ci sarà un secondo capitolo.

Parte molto bene: dall'ambientazione, alla caratterizzazione psicologica dei personaggi, alla cura tecnica, trasmette poi la giusta dose di tensione e, in un paio di circostanza, regala qualche bel balzo dalla sedia.
Peccato che, ancor più nella seconda parte e nel finale, sa di "già visto"... riprende i cliché di genere...

SPOILER

Non è niente male come horror. Ha le carte in regola per far paura ed a volte ci riesce. La Bacon senza dubbio apporta quel valore in più necessario per la capacità di dare la profondità ad un personaggio che da medico si ritrova dall'altra parte della barricata come paziente, anch'essa con i suoi traumi dolorosi non risolti e di cui l'entità si serve per giocare con lasua mente. Tuttavia non è un film che ha saputo sorprendermi più di tanto perchè diversi espedienti narrativi ( il meccanismo di linearità estrema di questa maledizione, per esempio) mi ha ricordato It Follows di Mitchell. Non male il design dell'entità, però pur essendo un lavoro più che dignitoso, Smile non entra certo nel novero di quegli horror che ricorderò nei tempi a seguire.

ottimo film di intrattenimento, trama non originalissima ma che ben si dipana nell'arco della visione, consigliato anche sei il finale...

SPOILER

Bel film. Promosso.

Giusto nel finale qualche pecca con twist e contro twist non si capisce mai quando debba finire e come, per almeno 20 min. Anche qualche piccola indecisione sull'aspetto del "monster".

Ma nel complesso bello, teso per tutto la durata e fà anche discreta paura.

Buon film, abbastanza angosciante e con diversi momenti di tensione. Originale l'idea del sorriso inquietante. Alcune scene già abbastanza viste, comunque godibile.

Davvero un buon horror (non si sarebbe mai detto dal titolo e dalla locandina) che rimanda spesso a pellicole come "The Ring" ed "It Follows" ma che si gioca onestamente le sue carte.
Parker Finn non ha fretta nella costruzione della tensione e dell'atmosfera, mostra ottime doti registiche ed in più occasioni sfoggia dei virtuosismi.
Ci sono una giusta dose di jumpscares efficaci e ben piazzati, non mancano scene violente e splatter ben realizzate, l'atmosfera è quella giusta grazie ad una buonissima fotografia e ad un altrettanto valido score sonoro.
La trama è intrigante, anche se non troppo originale, ed il cast svolge più che degnamente il proprio lavoro.
Praticamente un film riuscito in quasi tutti gli aspetti che saprà regalare più di un brivido.

Era da tempo che non vedevo un horror fatto bene,in stile the ring e stile James Wan, interessante e ti fa saltare dalla sedia più volte fino all'epilogo finale ,scontato ,ma in modo non scontato,da vedere

Horror non originalissimo ma ben orchestrato e che coinvolge fino alla fine. Forse la parte finale, che non è comunque male, è un po' telefonata. Visto il grande successo, ci si attende un sequel.

Prima parte veramente ben fatta con la sua giusta inquietudine. La parte finale si perde un po' e purtroppo risulta scontata. Resta comunque un buonissimo film da consigliare.

Buon film.
Interessante l'inserzione di elementi di analisi psicologica dei rapporti, anche se un pò un tanto al chilo.
Mi ha ricordato, soprattutto nel finale, "il tocco del male".

Piuttosto derivativo come horror, le influenze di altri film si vedono tutte: da THE RING a SINISTER, tanto per fare dei nomi, con l'idea del sorriso (da qui il titolo) maligno già sdoganato da OBBLIGO O VERITA'.
Non c'è grande originalità da evidenziare ma la storia procede su binari comunque stabili, intraprendendo un percorso che non ha grandi spiegazioni da elaborare nè vie intricate da sciogliere ma che riesce a rendersi appetibile grazie a una regia discreta e un cast volenteroso, nonostante qualche scena volutamente esagerata ed esasperata. L'atmosfera ricreata è valida: qualche jumpscares ben assestato, in corso d'opera, riesce ad appagare quella voglia sinistra di brivido e paura e così pure il finale riesce a rendersi meno banale di quanto potrebbe lasciare intendere.
Forse mi aspettavo qualche dettaglio in più ma, nel complesso, SMILE riesce a intrattenere discretamente, meritando un voto positivo.

Sicuramente un buon prodotto, scritto con cognizione e recitato bene. Finalmente un film horror americano senza buchi di trama e con personaggi dalle reazioni credibili: dovrebbe essere la normalita', ormai invece le rare volte che capita si deve gridare al miracolo. Bene anche la messa in scena e la costruzione della tensione - e' vero, si esagera un po' sui jump scares, che specie nella prima meta' del film diventano talvolta irritanti perche' spesso gratuiti e fuori contesto. Ma l'atmosfera di paura non si basa solamente sui jump scares.. c'e' un bel crescendo, l'attrice protagonista riesce a far immedesimare lo spettatore nelle sue sorti, e la storia coinvolge. Certo non ci sono grandissime novita', se non l'aspetto estetico della "maledizione", per un film che riprende in tal senso i tropi di "It follows", e in parte "The ring" per la parte investigativa e il senso di countdown del tempo a disposizione per risolvere l'enigma e salvare la pellaccia. Chiaramente il fatto di mantenere vago il termine temporale e non riproporre i 7-giorni alla "The ring", e' un espediente proprio per non venire accusati di copiare troppo quell'altra pellicola. Alcune scene rimangono impresse per l'ottima fattura, in particolare quella in carcere dove monta la tensione esponenzialmente, ben girata. Un altro difettuccio oltre il ricorso maniacale ai jump scares e' il ritmo un po' discontinuo, con una prima parte del film piuttosto farraginosa e ridondante, in cui si procede a rilento e si ribadiscono concetti che un medio spettatore ha gia' intuito da tempo. Nella seconda parte il ritmo si alza per farsi serrato, non si da' molta pace allo spettatore fino a giungere al buon finale, con una fotografia che si fa cupissima e effetti digitali niente male. Tutto aperto per un sequel. Un ultimo consiglio: cercate di guardarlo in lingua originale per apprezzare appieno la buona recitazione.

un buon film, non scontato e nemmeno fan service.. dosato nei jump molto bene e con una trama interessante. io l'ho trovato fatto bene anche nel finale

Davvero un bel horror come non se ne vedevano da tempo. Un po' lento all'inizio ma poi scorre via piacevolmente. Brava la protagonista. Il finale lascia presagire un sequel.

Lo dico con molta nonchalance: a me sto film ha fatto ca*are addosso. Non mi capitava da un po'... Peraltro ho fatto l'insana scelta di guardarlo in una sala cinematografica la cui età media era 16 anni e mezzo. Eppure, tra risatine e ragazzine che parlavano dei ***** loro, sto Smile ha ottenuto il suo porco risultato: farti saltare dalla sedia in più e più momenti. Promosso a pieno voti!