come un gatto in tangenziale - ritorno a coccia di morto (2021)

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locandina del film COME UN GATTO IN TANGENZIALE - RITORNO A COCCIA DI MORTO

Titolo Originale: COME UN GATTO IN TANGENZIALE - RITORNO A COCCIA DI MORTO

Regia: Riccardo Milani

Interpreti: Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Claudio Amendola, Luca Argentero, Sarah Felberbaum, Alice Maselli, Beatrice Schiros

Durata: h 1.49
Nazionalità: Italia 2021
Genere: commedia
Al cinema nell'Agosto 2021

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Trama del film Come un gatto in tangenziale - ritorno a coccia di morto

Tre anni dopo. Mentre Alessio e Agnese si rincontrano in un pub di Londra, a Roma Monica finisce in carcere per colpa delle gemelle che nascondevano merce rubata nei fusti dell’olio di “Pizza e Samosa”, e chiama Giovanni in cerca di aiuto. Il nostro “pensatore”, ora legato alla giovane e rampante Camilla, è impegnato in un progetto di recupero di uno spazio in periferia. Per far uscire Monica di prigione, Giovanni riesce a far commutare la detenzione con un lavoro nella parrocchia di San Basilio guidata da Don Davide, tanto bello quanto pio. È così che le vite di Monica e Giovanni si intrecciano nuovamente ma questa volta, pur con le solite differenze del caso e i mille guai in cui si cacceranno, tra i due sembra nascere una vera storia d’amore. Intenzionati a rivelare al mondo la loro relazione, organizzano un pranzo a Coccia di Morto con tutta la famiglia, compresi Sergio, Luce e ovviamente i due ragazzi. Ma è proprio qui che succede l’impensabile...

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Voto Visitatori:

6,06 / 10 (16 voti)

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Voti e commenti su Come un gatto in tangenziale - ritorno a coccia di morto, 16 opinioni inserite

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marcogiannelli @ 01/07/2022 09:12:41

5 / 10

Se il primo capitolo poteva essere interessante ed edilarante nel mettere in scena il confronto sociale tra i personaggi di Albanese e della Cortellesi, questo l'ho trovato più scialbo, con delle idee riprese e reiterate dal film precedente senza metterci grande inventiva.
Le gag non funzionano e quelle che permettono al film di galleggiare sono riprese interamente dal lungometraggio di 5 anni fa.
E poi vuole essere più moralista, più impegnato, meno basato sulla comicità pura e anche la parte, chiaramente artefatta, sulla bellezza e l'arte non fa che rallentare clamorosamente il ritmo.

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camifilm @ 06/01/2022 01:33:37

4½ / 10

Non può arrivare alla sufficienza.

Mancano scene memorabili. Una sola, la scena fontana trevi.

Non una battuta che resti in testa, non una scena simbolo.
Non può essere la scena del prete calcio, prete corrente,..
Non capisco nemmeno motivo di inserire tale figura che poteva essere intrigante... Ma lo è più Terence Hill in don Matteo.

Purtroppo un difetto di Albanese, bravissimo, parte a battute e poi diventa film morale...noioso per lo spettatore che era coinvolto in tipologia di film con battute. Questo cambio registro spesso si nota non supportato da attori che restano spiazzati.
La coppia si salva di poco.

SPOILER

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foxycleo @ 31/12/2021 15:01:02

5½ / 10

Sequel decisamente meno divertente del primo capitolo.
Cortellesi ed Albanese sempre credibili, meno efficace il resto del cast.
Nessuna risata.

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wicker @ 25/12/2021 09:05:31

5 / 10

Secondo capitolo che segue le orme del primo senza aggiungere ne togliere niente . Soprattutto la prima parte mi sembra un pò pasticciata e incoerente , nella seconda regna una retorica di facile presa per un pubblico di basse pretese fatta di luoghi comuni e comunque ampiamente intuibile .
La Cortellesi e soprattutto Albanese regalano qualche sorriso ma anche tante forzature volute a strapparli quasi a ogni costo

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topsecret @ 13/12/2021 22:13:55

5½ / 10

A mio avviso è un sequel di cui non se ne sentiva il bisogno: povero di idee funzionanti e carente sotto il profilo comico, nonostante il duo Albanese-Cortellesi si dimostri ben rodato e volenteroso.
Dinamiche poco vivaci, con personaggi di contorno che non offrono una partecipazione attiva accettabile, ma che vengono inglobati in una storia abbastanza ordinaria, quasi quanto il tentativo di riproporre la solita satira socio-politica già affrontata nel precedente film.
Vedibile ma non trascendentale, inferiore (di poco) al già non eccelso primo capitolo.

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Mauro@Lanari @ 09/12/2021 03:13:56

5 / 10

Se Milani ringrazia Scola ("Dramma della gelosia", 1970) è per averne emulato la causticità nello scambio di battute sul vero comunismo. Dopodiché, a differenza di Cortellesi, Albanese e Amendola, Mastroianni, Vitti e Giannini non venivano ridotti a macchiette per assicurarsi l'apprezzamento del pubblico nostrano, a tort'o a ragione giudicato incapace di comprendere e gradire il cinema d'impegno sociale, la commedia italiana come sferzante satira politica. Così Bergman, Pasolini e il discorso sul "vedere la bellezza" vanno a farsi fottere.

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